NEW HOLLAND
in versione Standard o M (Montagna), per utilizzo più generico e impiego montano – contraddistinta dalla presenza dell’assale più largo, pensato per il lavoro su forti pendenze – in variante sia ROPS sia con cabina originale. Per applicazioni dove l’ingombro e le dimensioni risultano fattori decisivi, come in frutticoltura e viti- coltura, i modelli speciali, disponibili con potenza di 80 cavalli, vengono declinati nelle configurazio- ni F (Frutteto), N (stretto) e V (Vigneto) in versio- ne ROPS, tutti studiati appositamente per le ne- cessità del lavoro nell’interfila di vigneti o frutteti e differenziati fra loro nelle larghezze che vanno da un minimo di 1150 fino ad un massimo di 1450 millimetri. I tre modelli da campo aperto, Standard e Monta- gna (TK 4.90, TK 4.100 e TK 4.110) mettono invece a disposizione potenze di 90, 100 e 110 cavalli, allesti- ti, come detto, con telaio di sicurezza o con cabina originale. MOTORE INVARIATO PER GLI SPECIALI E NUOVA UNITÀ FPT DA 3,6 LITRI PER I CINGOLATI DA CAMPO APERTO Passando al nuovo aspetto di punta, quello delle rimotorizzazioni, va detto che nei modelli specia-
li continuano ad alloggiare sotto i cofani i quattro cilindri FPT Industrial F34 Common Rail da 3,4 litri adeguati allo Stage V, mentre i cingolati da campo aperto sono ora equipaggiati di una nuova unità a quattro cilindri FPT Industrial F36 Common Rail da 3,6 litri di cilindrata, emissionata in Stage V. Nuova e più generosa cubatura, dunque, ma nessuna va- riazione dimensionale dell’unità F36 rispetto all’F34 montato sui TK4 di precedente generazione.
RINNOVATO DESIGN DEL COFANO PER UNA MIGLIORATA VISIBILITÀ
Tutto questo ha permesso agli ingegneri di casa New Holland di uniformare il moderno design del- le cofanature a quello recentemente adottato sui trattori speciali tradizionali della serie T4FNV Stage V, connotato da linee filanti e dimensioni contenu- te a tutto vantaggio di una ottimale visibilità. L’upgrade motoristico, inoltre, non ha avuto alcu- na ripercussione sull’altezza del cofano, che risulta anzi leggermente inferiore rispetto al passato, gra- zie alla presenza di un più compatto sistema pre- posto al post trattamento dei gas di scarico, e di sistemi egr a basso tasso di ricircolo, il che gioca a favore, oltre che di una migliore visibilità anteriore, di una maggiore stabilità del trattore.
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