Eliteness #04 – IT

― S A L U T E ―

Incontriamo Pierre Paganini a Losanna, di ritorno da un allenamento con Stan Wawrinka. L’uomo, 65 anni, è considerato uno dei migliori preparatori atletici nel mondo del tennis. Si percepiscono in lui energia e intensità, e un certo riserbo quando gli parliamo di sonno. PIERRE PAGANINI, UN BUON RECUPERO È IMPOSSIBILE SENZA UN BUON SONNO

Il recupero è tutto? C’è il recupero della muscolatura e dell’atleta, ma anche quello della persona, che vive e prova delle sensazioni. Quello che mi colpisce dei campioni è la loro capacità di presentarsi a casa tua come se nulla fosse anche dopo una pessima giornata. Il ritmo di recupero della persona è completamente diverso da quello puramente atletico. Il recupero è altrettanto importante dell’allenamento. Il sonno, naturalmente, è fondamentale, e un buon recupero è impossibile senza un buon sonno. Nel tennis bisogna tenere conto dell’irregolarità delle fasce orarie e dei fusi orari. Un giocatore non rimane mai nello stesso posto per più di tre settimane all’anno. Il giocatore sa come adattare il proprio recupero, e il modo in cui lo gestisce è molto personale.

Il dialogo, l’ascolto, sono essenziali... Più passano gli anni, più ci si rende conto che sono i dettagli a fare la differenza. Questo, peraltro, è uno dei punti di forza di Federer: quando ti spiega come si sente, è chiaro, netto, esauriente. «Rodger», ma anche Stan, hanno un modo diretto di dire le cose, e non hanno mai perso la loro spontaneità. Questo vale oro, in ottica di recupero. Alla fine, è sempre il dialogo a risolvere tutto. Spacchiamo il capello in quattro, cerchiamo i piccoli dettagli che possono fare la differenza, e ci arriviamo attraverso lo scambio. Se ho avuto il privilegio di allenare questi giocatori per così tanto tempo, è perché non abbiamo mai smesso di dialogare.

SPORT E RECUPERO, I CONSIGLI DELLO SWISS MEDICAL CENTER

Secondo gli esperti dello Swiss Olympic Medical Center presso l’Hôpital de La Tour di Ginevra, recuperare bene aiuta a ridurre il dolore e l’affaticamento muscolare, a prevenire il rischio di infortuni e infezioni e a evitare la sindrome da sovrallenamento. Un buon recupero significa anche prepararsi allo sforzo successivo.

ECCO QUINDI I LORO CONSIGLI

SONNO E FRESCO Sono necessarie dalle 8 alle 10 ore in un ambiente buio, tranquillo e fresco. L’immersione in acqua fredda migliora il ritorno venoso e riduce l’infiammazione e i dolori muscolari.

GESTIONE DELLO STRESS Lo stress e l’affaticamento mentale incidono negativamente sul recupero. Le tecniche di rilassamento e di gestione dello stress possono quindi essere utili in associazione allo sport.

ALIMENTAZIONE A TAPPE Uno spuntino 30 a 60 minuti dopo l’allenamento, seguito da un pasto completo 2 a 4 ore dopo, consentono di reidratarsi, di ricostituire le scorte di glicogeno e di sintetizzare meglio le proteine.

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