ECONOMIC YEARBOOK OF ITALY - Why Umbria | Approfondimenti e considerazioni conclusive
Una sintetica fotografia dello stato dell’arte e delle prospettive delle imprese umbre
A cura di Andrea Bellucci - Università degli studi di Perugia
1. Inquadramento e direttrici di sviluppo Le imprese del territorio umbro hanno colto la fase di sviluppo successiva al periodo pandemico ma risentono dei limiti e delle penalizzazioni che facevano già parte del tessuto produttivo legate anche alla collocazione geografica e alle insufficienti vie di collegamento, oltre che da un “mercato interno regionale” contenuto. Questi sono i segnali che emergono dai principali dati del trend degli ultimi tre anni e che appaiono ancora non consolidati con riferimento al 2022. Quest’ultimo periodo, a fronte dell’uscita dagli effetti della pandemia, è stato caratterizzato dalla Guerra tra Russia ed Ucraina e dalle conseguenti problematiche legate alle spinte inflative che, dal settore energetico, si sono poi trasferite sulle altre materie prime e fattori produttivi, fino ai beni e servizi finali, e ai tassi di interesse. Questo quadro, complesso e variegato nei suoi effetti, incide ed è destinato ad incidere in maniera differente sui comparti produttivi ed erogativi della Regione. Tra le direttrici di maggiore sviluppo appaiono sicuramente quella del turismo, che richiede investimenti crescenti nelle infrastrutture di comunicazione e nell’intermodalità, quelle dei settori agricolo ed industriale, soprattutto negli ambiti che generano sostenibilità e circolarità, quelle industriali e dei servizi focalizzate su ricerca ed innovazione. La sfida appare quella di migliorare le prospettive per il 2023, che appaiono molto caute per i fattori già menzionati ma, soprattutto, quella di rafforzare e consolidare imprese e filiere che, anche attraverso il potenziamento di sinergie,
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