ECONOMIC YEARBOOK OF ITALY - Why Umbria | Approfondimenti e considerazioni conclusive
dai prodotti alimentari, bevande e tabacco (+20,3%). Sono stati registrati, invece decrementi, che, seppur contenuti, riguardano i comparti della chimica (sostanze e prodotti chimici che segnano un -1,1%) e della fabbricazione di articoli in gomma e di materie plastiche (-1,9%). In particolare, il Monitor Intesa Sanpaolo, per il primo semestre 2022, rileva un miglioramento delle esportazioni rispetto all’anno precedente diffuso a tutte e tre le specializzazioni distrettuali monitorate, con una variazione più importante in termini percentuali per il distretto dell’Olio umbro (+35,9%) seguito dal Mobile dell’Alta Valle del Tevere (+24,7%) e dalla Maglieria e abbigliamento di Perugia (+20,2%). 5. Internazionalizzazione Le multinazionali e le grandi imprese sono viste come un potenziale driver strategico per l’economia Umbria in termini di produttività, innovazione e valorizzazione dei talenti. L’apporto delle imprese a capitale estero è ritenuto importante per l’innovazione tecnologica, per la sostenibilità ambientale e per il coinvolgimento di fornitori italiani, che vengono coinvolti in iniziative di riduzione dell’impatto ambientale. Le multinazionali favoriscono l’integrazione tra il territorio, le università, i centri ricerca, le istituzioni e le imprese locali. 6. Andamento delle principali grandezze macroeconomiche Il Centro Studi Sintesi ha elaborato, per il quinquennio 2020-2025 dati di consuntivo e di scenario sulle tre grandezze fondamentali del PIL, degli investimenti e dei consumi da cui emergono delle previsioni per 2023 piuttosto caute.
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