ECONOMIC YEARBOOK OF ITALY - Why Umbria | Sezione 1 - Pensieri Istituzionali
La dimensione del “territorio” in un modello di sviluppo sostenibile
Giorgio Mencaroni - Presidente CCIAA Umbria
Per l’Umbria la dimensione del territorio è spesso considerata un fattore di debolezza, ma in realtà può essere vista proprio come uno dei suoi punti di forza, tale da permetterle di porsi come partner sperimentale di una strategia di sviluppo in settori innovativi. Quindi, non solo una terra ideale da visitare, ma ideale per vivere, investire, fare impresa, collegata, speriamo sempre meglio, con il resto d’Italia e del mondo. Una “teoria di attrattività” che può contare su alcuni asset fondamentali da salvaguardare e valorizzare, in una chiave più “software” che “hardware”. Prima di tutto il suo posizionamento molto positivo, collegato alla percezione ancora molto solida di regione verde, poco popolata e con un alto livello di qualità della vita; l’attrattività del patrimonio ambientale e paesaggistico, culturale, storico e architettonico; le potenzialità in termini di sviluppo delle competenze, assicurate dall’ottimo grado di istruzione medio, soprattutto femminile; la possibilità di rigenerazione di immobili, anche di pregio storico, a prezzi ragionevoli, alle quali vanno affiancate politiche di recupero e valorizzazione dei borghi; la qualità elevata di alcune produzioni manifatturiere e agroalimentari, con punte di eccellenza che fanno da traino anche per il settore turistico; una base imprenditoriale che sta investendo in tecnologie e prodotti “green”, in sensibile crescita. L’Umbria ha insomma caratteristiche e potenzialità per essere terra-cantiere di innovazione tecnologica, sociale e culturale, in cui non solo le imprese ma anche le persone siano poste al centro di un modello di sviluppo sostenibile.
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