LUGLIO 2025
3 a Ed. LUGLIO 2025
TURISMO & TERRITORI
FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI
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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI
Giovanni Giorgetti Presidente ESG89 Group
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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Il turismo che non ti aspetti, quello autentico dei territori
Con l’arrivo dell’estate, il turismo diventa protagonista mettendo in luce il ruolo dei territori italiani come motore di attrattività e identità. Oltre il turismo di massa, il focus invita a ripensare i nuovi modelli, affrontando questioni come la sostenibilità, l’accoglienza e lo spopolamento dei borghi e delle aree interne. Il turismo ridisegna le città d’arte aprendo opportunità per una valorizzazione equilibrata. Al contempo, fenomeni come Airbnb e i flussi globalizzati impongono una riflessione su come tutelare le comunità locali e il loro patrimonio. Con questo primo E-Book dedicato al turismo abbiamo la finalità di riscoprire l’autenticità dei territori, la loro offerta enogastronomica, i cammini, le visite guidate nei tanti piccoli musei: l’Italia delle aree interne e spesso lontana dai ‘circuiti’ internazionali.
Di Giovanni Giorgetti, Presidente ESG89 Group
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Leonardo Marras Assessore all’Economia e al Turismo della Regione Toscana
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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Toscana Vibrante: Relax e Inclusione tra Città d’Arte e Natura
Toscana è sinonimo di natura, bellezza, autenticità, di vacanze su misura che ciascuno si può ritagliare sulla base di interessi ed esigenze diverse. È una Destinazione forte che continua a crescere. Il nostro obiettivo è far conoscere e scoprire tutto il territorio regionale nel suo complesso: paesaggi, tradizioni, maestranze, sapori, valorizzando anche i luoghi più lontani dalle città che hanno tantissime cose da mostrare e raccontare. Nei prossimi dieci anni le persone che si sposteranno nel mondo per vacanza aumenteranno significativamente e dovremo farci trovare pronti a rispondere ad esigenze sempre più varie mostrando il nostro territorio in ogni sua peculiarità; abbiamo iniziato a farlo approvando due leggi che affrontano il problema dell’overtourisme: la legge sulla cosiddetta ‘Toscana diffusa’ ed il nuovo ‘Testo unico sul turismo’, con cui diamo nuovi strumenti ai comuni e nuove opportunità alle imprese.
Di Leonardo Marras, Assessore all’Economia e al Turismo della Regione Toscana
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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI | PROTAGONISTI
PROTAGONISTI in ordine alfabetico
FEDERICO BALOCCHI COMUNE SANTA FIORA
SIMONE BARBI COMUNE MARCIANA
SERGIO EMIDIO BINI REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
PAOLA BONCI COMUNE CAVRIGLIA
MICHELE CALLIGARIS COMUNE ROMAS D’ISONZO
FEDERICO CANER REGIONE VENETO
AGOSTINO CICALÒ CCIAA NUORO
MASSIMILIANO CIPOLLETTA CCIAA TORINO
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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI | PROTAGONISTI
PROTAGONISTI in ordine alfabetico
GIAN PAOLO COSCIA CCIAA ALESSANDRIA-ASTI
FRANCO CUCCUREDDU REGIONE SARDEGNA
CARLOTTA LETTIERI COMUNE COLLE DI VAL D’ELSA
MASSIMILIANO GHIMENTI COMUNE CALCI
BARBARA MAZZALI REGIONE LOMBARDIA
SIMONA MELONI REGIONE UMBRIA
CLARISSA PASQUALI COMUNE DI VINCI
JESSICA PASQUINI COMUNE SUVERETO
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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI | PROTAGONISTI
PROTAGONISTI in ordine alfabetico
ENRICO SARCINELLI COMUNE DI SPILIMBERGO
FABIO RAVANELLI CCIAA MONTE ROSA LAGHI ALTO PIEMONTE
JACOPO SUSINI COMUNE DI COLLESALVETTI
VALTER TAMBURINI CCIAA TOSCANA NORD OVEST
ELISA TAMMARO COMUNE MORTEGLIANO
GRAZIA TORELLI COMUNE CHIANCIANO TERME
GIORGIO XOCCATO CCIAA VICENZA
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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Comune di Santa Fiora, Sindaco Balocchi: “Santa Fiora Smart Village: il turismo sostenibile che valorizza il territorio e rafforza la comunità” Il Sindaco Federico Balocchi, spiega come il comune di Santa Fiora punti a una crescita turistica equilibrata, che non sacrifichi la vivibilità e che rafforzi il legame tra chi vive il Paese e chi lo visita
Federico Balocchi Sindaco Comune Santa Fiora
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L’obbiettivo principale del Comune di Santa Fiora è, in questo momento, quello di garantire un luogo dove i residenti possano, prima di tutto, vivere bene, senza perdere di vista la gestione dei flussi turistici, attraverso l’organizzazione e la promozione di esperienze autentiche basate sulla tradizione locale. Quali strategie state realizzando per promuovere un turismo che valorizzi i territori senza compromettere la qualità della vita delle comunità e l’identità dei luoghi? “Santa Fiora offre un modello sostenibile di turismo esperienziale e di comunità. Al centro di questo percorso c’è il progetto Santa Fiora Smart Village con il quale abbiamo incentivato soggiorni prolungati,
attraendo i lavoratori smart, che si sono trasferiti nel nostro comune per lunghi periodi, trovando la condizione ideale per lavorare da remoto e al tempo stesso trascorrere una vacanza in un luogo a misura d’uomo, dove i servizi sono di qualità, accessibili e dove non mancano momenti di svago e divertimento per tutta la famiglia. Gli eventi che organizziamo durante tutto l’anno si basano su esperienze autentiche, come la scoperta delle tradizioni locali, la fruizione consapevole del patrimonio storico e naturale, la promozione della
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filiera agroalimentare locale. La digitalizzazione dei servizi, unita al potenziamento della connettività, permettono una migliore gestione dei flussi turistici”. In che modo il turismo può diventare un’opportunità concreta per contrastare lo spopolamento, in particolare nei borghi e nelle aree interne, e favorire il ritorno o la permanenza dei giovani? “Noi non vogliamo un paese a misura di turisti, per così dire “artificiale”. Crediamo che la ricetta sia garantire un luogo dove si può vivere bene e dove sia presente una comunità coesa
e felice di viverci. In questo senso il nostro obiettivo è essere attrattivi prima di tutto nei confronti di vecchi e nuovi residenti. Stiamo creando un ambiente dove i giovani possono restare o tornare con prospettive reali di futuro. Il turismo, in questo contesto, è parte di un ecosistema che genera lavoro, valorizza competenze locali e stimola la nascita di nuove attività nel settore dell’ospitalità, dei servizi e della cultura”.
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Come state affrontando la sfida della sostenibilità dei flussi turistici, sia in termini di capacità infrastrutturale che di tutela del patrimonio culturale e ambientale, soprattutto in vista dell’estate 2025? “Promuoviamo eventi diffusi, distribuiti nel tempo e nello spazio. Allo stesso tempo, investiamo nella manutenzione e valorizzazione del patrimonio culturale e naturale, collaborando con associazioni e cittadini per una cura condivisa del borgo. Il nostro modello punta a una crescita turistica equilibrata, che non sacrifichi la vivibilità e che rafforzi il legame tra chi vive Santa Fiora e chi la visita”.
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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Comune di Marciana, Sindaco Barbi: “Turismo come risorsa strategica” In un contesto di crescente attenzione alla sostenibilità e alla valorizzazione dei territori, il Comune di Marciana, sull’Isola d’Elba, si distingue per un approccio innovativo al turismo. Il Sindaco Simone Barbi illustra le strategie adottate per promuovere un’offerta turistica che rispetti l’identità del borgo e migliori la qualità della vita dei residenti, affrontando al contempo le sfide dello spopolamento e della sostenibilità
Simone Barbi Sindaco Comune di Marciana
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“Il Comune di Marciana ha realizzato azioni mirate alla valorizzazione turistica sostenibile, tra cui il recupero e la manutenzione della rete sentieristica, la promozione di itinerari tematici legati a natura e cultura, ed il rilancio del sistema museale diffuso. Abbiamo inoltre sostenuto manifestazioni locali e iniziative identitarie, favorendo un modello di fruizione compatibile con la vita delle comunità residenti,” dichiara Barbi. Queste iniziative puntano a valorizzare il patrimonio naturale e culturale dell’area, proponendo un turismo lento e
consapevole che coinvolga i visitatori senza stravolgere il tessuto sociale del borgo. Per contrastare lo spopolamento, problema comune a molte aree interne, Marciana scommette sul turismo come volano economico. “Per un borgo storico come Marciana, inserito in un contesto paesaggistico e ambientale di pregio, il turismo rappresenta una risorsa strategica. Promuovendo un’offerta basata
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su natura, cultura e autenticità, valorizziamo il territorio e creiamo nuove opportunità economiche. Il Comune ha introdotto agevolazioni economiche per i giovani che scelgono di stabilire la propria residenza a Marciana, favorendo nuova vitalità e contrastando il declino demografico,” sottolinea il Sindaco. Questo approccio mira a incentivare i giovani a rimanere o tornare, creando opportunità lavorative legate al turismo sostenibile. In vista dell’estate 2025, Marciana affronta la sfida dei flussi turistici con misure concrete: dalla promozione della mobilità sostenibile alla
creazione di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) per ridurre i consumi energetici, fino all’installazione di fontane ad alta qualità per limitare l’uso della plastica. Inoltre, è stato istituito un tavolo di confronto con gli enti competenti per ottimizzare l’offerta di voli dall’aeroporto elbano, migliorando l’accessibilità senza sovraccaricare il territorio.
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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Friuli Venezia Giulia, presenze record e investimenti per il futuro. Bini: “Vogliamo esplorare nuovi mercati” Una regione da record per numero di presenze turistiche, con importanti risorse impiegate per la promozione e per il sostegno alle imprese del settore, ma anche investimenti, sostenibilità e strategie per il comparto industriale. Con un obiettivo ben preciso: consolidare il brand unico e identitario “Io sono Friuli Venezia Giulia”
Sergio Emidio Bini Assessore alle Attività produttive e Turismo Regione Friuli Venezia Giulia
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La Regione guidata dal Governatore Massimiliano Fedriga si conferma ancora una volta come una delle regioni italiane più innovative, puntando ad una crescita sostenibile grazie ad una visione a lungo termine che sta portando grandi risultati. Sergio Emidio Bini , Assessore alle Attività produttive e Turismo della Regione Friuli Venezia Giulia, spiega come sta portando avanti la visione strategica della Regione sulle deleghe di sua competenza. Quali progetti sono stati realizzati, o saranno realizzati, sul fronte del turismo e della promozione enogastronomica? “Partiamo da un dato di fatto: nel 2024 il Friuli Venezia Giulia ha registrato il record di presenze turistiche annuali, superando quota 10,3 milioni in numeri interi.
Merito degli investimenti regionali per il settore e di una nuova promozione, incentrata sul brand unico e identitario ‘Io sono Friuli Venezia Giulia’. Un esempio evidente del cambio di passo nella comunicazione è il nuovo stand da 1.500 metri quadri con cui la Regione si presenterà con autorevolezza al Vinitaly”. “Proprio per dar seguito a questa crescita senza precedenti, con l’ultima manovra di stabilità
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abbiamo garantito risorse pari a 2,5 milioni di euro per il potenziamento degli alberghi diffusi e 2,4 milioni di euro per l’ammodernamento delle unità abitative ammobiliate ad uso turistico. Con un bando da 5 milioni di euro, invece, sosterremo la creazione di strutture alberghiere di alta qualità in determinate zone strategiche per il turismo regionale. Infine, con 1,8 milioni di euro abbiamo rifinanziato il voucher Turesta, per i residenti che scelgono di trascorrere le loro vacanze in Friuli Venezia Giulia”. “Inoltre, con un bando da 15 milioni di euro, aperto fino a fine marzo 2025, garantiamo finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese ricettive turistiche per progetti di efficientamento energetico, utilizzo di fonti rinnovabili, risparmio delle risorse
idriche, digitalizzazione dei servizi, sostenibilità sociale, oltre che per l’aumento del livello qualitativo delle strutture e della loro accessibilità”. “Sul fronte delle strategie di promozione, rispetto al passato sono cambiate le modalità e i paesi target. Puntiamo a promuovere il Friuli Venezia Giulia come località ideale per famiglie, giovani coppie e amanti della natura e dello sport outdoor, un territorio autentico e sostenibile, dove apprezzare prodotti genuini e rispettosi dell’ambiente. Vogliamo esplorare nuovi mercati, come gli Stati Uniti, affacciandoci anche sull’Estremo Oriente, sfruttando l’occasione data dall’Expo di Osaka 2025”.
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In particolare ci sono progetti per il rilancio delle aree interne? “Il rilancio delle aree montane passa per due linee guida: da un lato la crescita turistica, dall’altro il sostegno all’impresa. Sul fronte turistico, la montagna è il territorio che ha beneficiato maggiormente delle politiche di destagionalizzazione messe in campo dall’amministrazione regionale. Inoltre, si avvia a conclusione una stagione invernale record, con tassi di crescita a doppia cifra in tutti i sei poli sciistici del Friuli Venezia Giulia, dove gli impianti sono gestiti dalla Regione attraverso PromoTurismoFVG”. “La politica dei prezzi applicata sugli skipass, i più competitivi dell’intero arco alpino, e l’attenzione riservata alle famiglie, con diverse
promozioni e agevolazioni per chi porta a sciare bambini e ragazzi, si stanno dimostrando strategie vincenti, senza contare l’altissimo livello di qualità delle piste. Un dato, quest’ultimo, confermato anche dalle nazionali femminili italiana e svedese di sci alpino, che hanno scelto i poli dello Zoncolan e di Tarvisio per i loro allenamenti”. “Sul fronte degli aiuti alle imprese delle aree interne, invece, la Regione ha da poco varato il nuovo piano ‘Agenda FVG Manifattura 2030’, redatto in collaborazione con The European House – Ambrosetti”.
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La Regione FVG ha attivato, oppure ha previsto, dei sostegni alle imprese? “In un contesto geopolitico profondamente mutato, il Friuli Venezia Giulia è stata tra le prime Regioni in Italia a presentare un ambizioso piano di lungo periodo per lo sviluppo del comparto industriale. L’Agenda FVG Manifattura 2030 nasce dal confronto con tutte le associazioni di categoria e si avvale della consulenza tecnica di The European House - Ambrosetti. Il piano può contare su risorse iniziali pari a 107,5 milioni di euro e per il 2025 sono state programmate le uscite di 11 nuovi bandi a sostegno delle imprese”.
“Gli obiettivi dell’Agenda FVG Manifattura 2030 sono: favorire i processi di aggregazione e la crescita dimensionale delle imprese; sostenere la presenza delle aziende del Friuli Venezia Giulia sui mercati internazionali; incentivare la transizione digitale, energetica e sostenibile e l’applicazione di tecnologie di intelligenza artificiale; attrarre forza lavoro qualificata; favorire interventi mirati per la specializzazione dei territori in base a specifiche vocazioni produttive; potenziare la logistica e le infrastrutture a servizio dell’industria; attrarre investimenti privati sul
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territorio regionale”. “Un’altra grande sfida per l’anno in corso è rappresentata dal nuovo Testo di legge unico del turismo e del commercio, che sarà portato all’attenzione del Consiglio regionale entro l’autunno. Sarà una novità a livello nazionale e ci permetterà di riunire 14 leggi e 88 regolamenti per semplificare la normativa in materia. Inoltre, continuerà la spinta al commercio e ai piccoli negozi nei centri urbani nel solco del percorso virtuoso tracciato con l’istituzione dei Distretti del commercio”.
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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Comune di Cavriglia, Assessore Bonci: “Turismo come volano di crescita economica”
Favorire l’occupazione ed il rientro dei giovani è uno dei temi che il Comune di Cavriglia pone all’interno della strategia di promozione turistica del territorio
Paola Bonci Assessore al Turismo Comune Cavriglia
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L’Assessore Paola Bonci , sottolinea l’importanza di adottare delle linee guida che incentivino il turismo compatibilmente con le esigenze dei residenti. Quali strategie state realizzando per promuovere un turismo che valorizzi i territori senza compromettere la qualità della vita delle comunità e l’identità dei luoghi? “Il Comune di Cavriglia è, da sempre, attento alla promozione del territorio, tanto è che negli ultimi anni si è reso promotore di un iter di riqualificazione denominato ‘Trasformazione di una Terra’. Tanti sono, difatti, gli interventi per aumentare l’appeal del territorio sia in materia culturale, che ambientale, sportiva e naturalistica, con la finalità di attrarre anche
nuove attività nella filiera del turismo. Tutto ciò senza andare ad inficiare la qualità della vita degli abitanti, ma al contrario cercando di porre le basi per renderla migliore, salvaguardando e contribuendo ad implementare l’identità dei luoghi ed il senso di appartenenza della popolazione”. In che modo il turismo può diventare un’opportunità concreta per contrastare lo spopolamento, in particolare nei borghi e nelle aree interne e favorire il ritorno o la permanenza dei giovani? “Il turismo può rappresentare un ottimo volano di crescita economica, favorendo l’occupazione ed il rientro di giovani e meno giovani in alcune di quelle località
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che stavano rischiando l’abbandono. Creando, difatti, opportunità di lavoro si aumenta la probabilità che gli occupati tornino a popolare i luoghi scelti come sede dell’attività lavorativa”. Come state affrontando la sfida della sostenibilità dei flussi turistici, sia in termini di capacità infrastrutturale che di tutela del patrimonio culturale e ambientale, soprattutto in vista dell’estate 2025? “All’interno del territorio comunale stanno tornando a nuova vita attività turistiche che avevano cessato l’attività e se ne stanno anche creando di nuove. Non tutte saranno già disponibili per
l’estate 2025, ma l’obiettivo è quello di implementare l’offerta sia infrastrutturale che quella relativa alle nuove frontiere del turismo esperienziale. Del resto, Cavriglia si attesta come primo comune in Valdarno per presenze turistiche e, già da tempo, sta implementando la rete ciclabile e viaria al fine di facilitare gli accessi alle nuove infrastrutture e di favorire un incremento del turismo slow e legato all’uso della due ruote”.
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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Comune di Romans d’Isonzo, Sindaco Calligaris: “Il nostro territorio sta vivendo un importante rilancio in chiave turistica” Secondo il Sindaco del Comune di Romas d’Isonzo, Michele Calligaris, l’attrattività turistica di un territorio, soprattutto se fondata sulla novità e sulla modernità dell’offerta, diventa volano anche per l’economia del territorio stesso
Michele Calligaris Sindaco Comune di Romas d’Isonzo
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In questa intervista il Sindaco del Comune di Romans d’Isonzo, Michele Calligaris , racconta come la storia del territorio e l’innovazione interattiva e multimediale, siano, assieme allo sviluppo dell’attività ricettiva e dei servizi commerciali, poli importanti per il turismo nel suo paese. Quali strategie state realizzando per promuovere un turismo che valorizzi i territori senza compromettere la qualità della vita delle comunità e l’identità dei luoghi? “Il territorio del Comune di Romans d’Isonzo sta vivendo un importante rilancio in chiave turistica grazie agli interventi che l’Amministrazione comunale e l’Associazionismo culturale stanno attuando per la valorizzazione del patrimonio storico e archeologico,
rappresentato dalla presenza di una importante necropoli longobarda. A quasi quaranta anni dalla scoperta (avvenuta nel giugno del 1986) il Comune è in procinto di aprire la nuova sede del Civico Museo Archeologico di Romans, che, oltre all’esposizione dei reperti (oggi già visibili in uno spazio espositivo comunale), proporrà anche un allestimento multimediale, interattivo ed accessibile. Accanto a ciò l’Associazione Invicti Lupi, in occasione della tredicesima edizione della rievocazione storica “Romans Langobardorum”, ha inaugurato, su un’area concessa dal Comune, un parco storico che propone la ricostruzione di un villaggio longobardo”.
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In che modo il turismo può diventare un’opportunità concreta per contrastare lo spopolamento, in particolare nei borghi e nelle aree interne e favorire il ritorno o la permanenza dei giovani? “L’attrattività turistica di un territorio, soprattutto se fondata sulla novità e sulla modernità dell’offerta (come le esperienze dirette ed attive in un museo interattivo o in un villaggio dove si respira l’aria della storia), è senza dubbio volano anche per l’economia del territorio stesso. L’obiettivo è che gli investimenti pubblici possano tradursi anche
in prospettive di sviluppo sul piano della ricettività e dei servizi commerciali e generici, la cui presenza contribuisce a rendere una comunità viva sul piano economico, delle opportunità di nuovo lavoro (anche giovanile) e su quello sociale”.
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Come state affrontando la sfida della sostenibilità dei flussi turistici, sia in termini di capacità infrastrutturale che di tutela del patrimonio culturale e ambientale, soprattutto in vista dell’estate 2025? “Il programma di sviluppo turistico parte da un percorso studiato e ben meditato negli anni, attraverso investimenti progressivi e programmazioni che hanno coinvolto l’edilizia pubblica, la creazione di un polo culturale e museale, attraverso il restauro e la ristrutturazione funzionale di un complesso storico, l’urbanistica (un piano attuativo che prevede
la riconversione una ex polveriera militare in un complesso a parchi di carattere naturalistico-ambientale, storico, culturale e sociale) e le attività culturali in senso stretto, in un insieme di strategie e di azioni preordinate ad un unico obiettivo di valorizzazione storica, culturale, archeologica, ovviamente turistica ed economica, ed in definitiva territoriale”.
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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Caner (Veneto): “Il turismo come leva concreta per contrastare lo spopolamento delle aree interne” Sostenere la nascita di reti d’impresa per creare nuovi prodotti turistici orientati al turismo slow e incentivare la creazione di itinerari esperienziali come cicloturismo, cammini e turismo fluviale
Federico Caner Assessore Fondi UE, Turismo, Agricoltura, Commercio estero Regione Veneto
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Federico Caner , Assessore ai Fondi UE, Turismo, Agricoltura e Commercio estero della Regione Veneto spiega il Piano Strategico regionale del Turismo mirato alla costruzione di un’offerta turistica locale organizzata e sostenibile, con il coinvolgimento attivo delle comunità. Quali strategie state realizzando per promuovere un turismo che valorizzi i territori senza compromettere la qualità della vita delle comunità locali e l’identità dei luoghi? “Come Regione, con il Piano Strategico del Turismo Veneto ‘Protagonisti del cambiamento’, frutto di un ampio processo partecipativo, puntiamo su un modello di turismo che rispetta l’identità dei luoghi e favorisce la qualità della vita, promuovendo lo sviluppo di prodotti integrati e sostenibili.
Incentiviamo la creazione di itinerari esperienziali come cicloturismo, cammini e turismo fluviale, per valorizzare le destinazioni meno note e distribuire i flussi in modo più equilibrato. Un’azione chiave è rappresentata dal sostegno alla rigenerazione delle strutture ricettive tramite i fondi FESR, per favorire la transizione green e digitale e garantire la loro piena accessibilità, rendendo l’offerta più sostenibile e inclusiva”.
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In che modo il turismo può diventare un’opportunità concreta per contrastare lo spopolamento, in particolare nei piccoli borghi e nelle aree interne, e favorire il ritorno o la permanenza dei giovani? “Il turismo può essere una leva concreta per contrastare lo spopolamento delle aree interne, creando nuove opportunità economiche e sociali. Con l’azione 5.2 del PR FESR, rivolta alle Aree Interne, sosteniamo la costruzione di un’offerta turistica locale organizzata e sostenibile, con il coinvolgimento attivo delle comunità ospitanti. Mettiamo a disposizione strumenti ed attività di affiancamento per rafforzare la governance, promuovere nuovi prodotti e
valorizzare il patrimonio diffuso. Sosteniamo inoltre la nascita di reti d’impresa per la creazione di nuovi prodotti turistici orientati al turismo slow, la formazione del capitale umano e l’uso delle tecnologie. In questo modo si favorisce il protagonismo delle comunità e si aprono prospettive reali anche per i giovani, incentivando il ritorno o la permanenza nei propri territori. I dati a disposizione ci confermano che, negli ultimi anni, i borghi e le aree rurali del Veneto stanno
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Come state affrontando la sfida della sostenibilità dei flussi turistici, sia in termini di capacità infrastrutturale che di tutela del patrimonio culturale e ambientale, soprattutto in vista dell’estate 2025? “L’Osservatorio del Turismo Regionale Federato non si limita a rilevare dati su arrivi e presenze, ma analizza anche la reputazione online delle destinazioni, il sentiment dei visitatori, la qualità percepita delle strutture e degli attrattori. In particolare, con il Piano Turistico Annuale 2025, si punta a rafforzare e a rendere sempre più stabile il ruolo dell’OTRF come strumento di governance
attirando sempre più visitatori, affascinati da esperienze di qualità come degustazioni, passeggiate tra i vigneti e contatto diretto con le tradizioni locali. Si è rilevato che anche chi sceglie le terme o il turismo enogastronomico inserisce sempre più spesso queste tappe nel proprio viaggio”.
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regionale. L’integrazione dei diversi data set è al centro di questa attività, con l’obiettivo di potenziare le capacità analitiche dell’Osservatorio e migliorare l’accessibilità delle informazioni per imprese e destinazioni, attraverso una dashboard che si prefigge di essere sempre più userfriendly. Si procederà inoltre con una mappatura delle fonti di dati regionali e di soggetti terzi, includendo sistemi quali Veneto.eu, il DMS regionale, e applicazioni come Veneto Outdoor e Veneto Around Me. Questi strumenti permettono alla Regione di leggere con maggiore precisione le dinamiche della domanda turistica e intervenire
con strategie mirate. Digitalizzazione dell’offerta attraverso l’evoluzione delle destinazioni venete in Smart Tourism Destination, promozione di mete alternative, l’attenzione a un turismo responsabile e gestione più consapevole delle destinazioni sono al centro delle nostre azioni, con l’obiettivo di tutelare il patrimonio ambientale e culturale del Veneto e migliorare l’esperienza del visitatore”.
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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Cicalò (CCIAA Nuoro): “Promuoviamo la transizione digitale del turismo con strumenti innovativi” Un turismo diffuso, che coinvolge attivamente le comunità e valorizza cultura, artigianato e produzioni locali, con uno sguardo verso la transizione digitale. Il Presidente della Camera di Commercio di Nuoro Agostino Cicalò spiega il modello di turismo che sta promuovendo con una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale
Agostino Cicalò Presidente della Camera di Commercio di Nuoro
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Quali strategie state realizzando per promuovere un turismo che valorizzi i territori senza compromettere la qualità della vita delle comunità locali e l’identità dei luoghi? “La Camera di Commercio di Nuoro è impegnata nella costruzione di un modello turistico sostenibile, capace di generare valore senza snaturare i luoghi né comprometterne l’equilibrio sociale. Iniziative come “Primavera nel cuore della Sardegna” e “Autunno in Barbagia” promuovono un turismo diffuso, che coinvolge attivamente le comunità e
valorizza cultura, artigianato e produzioni locali. In quest’ottica siamo partner di META-DEST, progetto europeo che favorisce la transizione digitale del turismo attraverso strumenti innovativi (metaverso, realtà aumentata, IA), con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale. Sosteniamo inoltre il Distretto Culturale del Nuorese, convinti che il ricco patrimonio culturale dell’area sia un volano strategico per un turismo di qualità”.
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DEST, che promuovono l’innovazione nelle industrie culturali e turistiche, e il Distretto Culturale del Nuorese, favoriscono l’inclusione delle nuove generazioni nei processi di sviluppo locale, contribuendo a creare condizioni attrattive per restare o rientrare nei territori interni”. Come state affrontando la sfida della sostenibilità dei flussi turistici, sia in termini di capacità infrastrutturale che di tutela del patrimonio culturale e ambientale, soprattutto in vista dell’estate 2025? La sostenibilità dei flussi turistici è una priorità per la Camera di Commercio di Nuoro. Con eventi come “Primavera nel cuore della
In che modo il turismo può diventare un’opportunità concreta per contrastare lo spopolamento, in particolare nei piccoli borghi e nelle aree interne, e favorire il ritorno o la permanenza dei giovani? “Il turismo, se orientato alla qualità e alla sostenibilità, può rappresentare una leva concreta contro lo spopolamento. La Camera di Commercio di Nuoro sostiene eventi che generano occasioni di lavoro nei borghi, stimolano reti tra operatori e valorizzano le competenze dei giovani, anche in ambito digitale. Progetti come META-
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Sardegna” e “Autunno in Barbagia” promuoviamo un turismo distribuito su più luoghi e periodi, evitando sovraccarichi infrastrutturali e valorizzando l’intero territorio. L’approccio è orientato a una fruizione autentica e rispettosa, che rafforza il legame con le comunità locali. Con il progetto europeo META-DEST sperimentiamo soluzioni digitali innovative e a basso impatto, in sinergia con il Distretto Culturale del Nuorese, per un turismo sostenibile, culturale e inclusivo.
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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Cipolletta (CCIAA Torino): “Promuovere l’economia dell’accoglienza, con interventi per tutte le imprese dell’ospitalità” È alla guida della Camera di Commercio soltanto da una settimana. Ma ha già le idee chiare e una visione a lungo termine su come valorizzare il turismo e l’enogastronomia delle aree montane, con il supporto delle aziende condotte da giovani
Massimiliano Cipolletta Presidente Camera di Commercio di Torino
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Massimiliano Cipolletta , Presidente della Camera di Commercio di Torino spiega il programma del suo mandato sul tema del turismo. Quali strategie state realizzando per promuovere un turismo che valorizzi i territori senza compromettere la qualità della vita delle comunità locali e l’identità dei luoghi? “Come Presidente della Camera di Commercio di Torino mi piace utilizzare il termine ‘economia dell’accoglienza’, una strategia che prevede interventi per tutte le imprese dell’ospitalità: quelle turistiche, ma anche il commercio di prossimità, i servizi (trasporti, taxi), le realtà culturali e di intrattenimento. Se queste imprese sono radicate sul territorio e lavorano in sinergia con le istituzioni, le comunità
locali non possono che beneficiarne. Per questo nelle nostre iniziative siamo soliti far sedere intorno al tavolo tutte queste realtà per una progettazione condivisa. In che modo il turismo può diventare un’opportunità concreta per contrastare lo spopolamento, in particolare nei piccoli borghi e nelle aree interne, e favorire il ritorno o la permanenza dei giovani? “Come Camera di Commercio promuoviamo ad esempio piccole realtà imprenditoriali dell’enogastronomia localizzate in aree montane e molto
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Come state affrontando la sfida della sostenibilità dei flussi turistici, sia in termini di capacità infrastrutturale che di tutela del patrimonio culturale e ambientale, soprattutto in vista dell’estate 2025? “Torino non ha ancora problemi di sostenibilità e il turismo convive per ora positivamente con i ritmi della città, portando ricchezza economica e culturale. È vero però che in questi anni i numeri stanno crescendo esponenzialmente e stiamo vedendo già i primi effetti, ad esempio nel mercato immobiliare. La nostra strategia, condivisa innanzitutto con l’amministrazione comunale, è proprio quella di calendarizzare eventi tutto l’anno, per evitare picchi di presenze e gestire l’accoglienza al meglio”.
spesso condotte da giovani: sono i nostri Maestri del Gusto, dall’apicoltore all’azienda agricola, che aprono le porte a visitatori o organizzano eventi. Abbiamo anche finanziato il progetto ‘I mestieri della montagna’ per la formazione professionale dei giovani in questi contesti. Lavoriamo però insieme a tutte le istituzioni, dai Comuni ai GAL, dai consorzi alle associazioni di categoria, perché il turismo di qualità si costruisce insieme e col tempo”.
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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Coscia (CCIAA Alessandria-Asti): “Dialogo costante con gli enti locali per pianificare uno sviluppo che rispetti l’anima dei nostri territori”
Nel cuore del Piemonte, la sfida è chiara: costruire un turismo sostenibile per promuovere i territori senza comprometterne l’identità
Gian Paolo Coscia Presidente Camera di Commercio di Alessandria-Asti
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Nel cuore del Piemonte, la sfida è chiara: costruire un turismo sostenibile per promuovere i territori senza comprometterne l’identità. Il Presidente Camera di Commercio di Alessandria- Asti Gian Paolo Coscia, racconta il ruolo strategico della CCIAA nel promuovere un modello di sviluppo che unisce innovazione, tutela ambientale e sostegno alle imprese giovanili, trasformando borghi e aree interne in motori di realizzando per promuovere un turismo che valorizzi i territori senza compromettere la qualità della vita delle comunità locali e l’identità dei luoghi? “Il sistema camerale piemontese crescita e opportunità. Quali strategie state agisce come cabina di regia per un turismo equilibrato e autentico. Attraverso bandi
e progetti specifici, supportiamo le imprese turistiche nella digitalizzazione, per gestire meglio i flussi e promuovere itinerari alternativi che decongestionino le mete più note. Il nostro ruolo proattivo si concretizza nel dialogo costante con gli enti locali per pianificare uno sviluppo che rispetti l’anima dei nostri territori. Iniziative come la certificazione di sostenibilità e la promozione di esperienze immersive sono la chiave per un’offerta che valorizza l’identità locale, trasformandola in un vantaggio competitivo senza snaturarla”.
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Il nostro impegno è creare un ecosistema favorevole in cui i giovani non siano solo lavoratori, ma protagonisti e innovatori dell’offerta turistica, trovando nelle proprie radici l’opportunità per costruire un futuro professionale e di vita”. Come state affrontando la sfida della sostenibilità dei flussi turistici, sia in termini di capacità infrastrutturale che di tutela del patrimonio culturale e ambientale, soprattutto in vista dell’estate 2025? “In vista dell’estate 2025, la nostra priorità è governare la crescita, non subirla. Le Camere di Commercio, attraverso i propri osservatori, monitorano i dati per anticipare le criticità e collaborare
In che modo il turismo può diventare un’opportunità concreta per contrastare lo spopolamento, in particolare nei piccoli borghi e nelle aree interne, e favorire il ritorno o la permanenza dei giovani? “Il turismo è il volano per la vitalità delle nostre aree interne. Le Camere di Commercio sono in prima linea per trasformare questa visione in realtà, sostenendo attivamente la nascita di nuove imprese giovanili nei borghi. Lo facciamo con sportelli di orientamento e percorsi di formazione su misura per le nuove professioni del turismo esperienziale e digitale.
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con i Comuni a soluzioni mirate. Sosteniamo le imprese che investono in pratiche a basso impatto ambientale e promuoviamo un modello di accoglienza diffusa che alleggerisca la pressione sui singoli centri. Il nostro ruolo è quello di facilitatori: incentiviamo la creazione di reti di operatori per migliorare i servizi, tutelando così il nostro inestimabile patrimonio come risorsa primaria per un turismo durevole”.
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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Cuccureddu: “Azioni di marketing per promuovere i borghi certificati e le produzioni locali” Una Sardegna da vivere tutto l’anno, con un’offerta culturale ricca e varia, fruibile da tanti, ma soprattutto esperienziale. Non più una meravigliosa isola da godersi solo nei mesi estivi, ma una terra dove anche le giovani generazione possono vivere e lavorare grazie a innovativi progetti di marketing
Franco Cuccureddu Assessore al Turismo, Artigianato e Commercio Regione Sardegna
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A spiegare le strategie e le azioni concrete per promuovere l’isola dei quattro mori è l’assessore al Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna Franco Cuccureddu . Quali strategie state realizzando per promuovere un turismo che valorizzi i territori senza compromettere la qualità della vita delle comunità locali e l’identità dei luoghi? “Ad un notevolissimo incremento delle presenze nel 2024 rispetto al 2023 (+15%) è corrisposto, ed è una piacevole novità, un incremento molto più marcato nei mesi di ottobre (+45%), novembre (+24%) e dicembre (+25%). Non siamo interessati ad un semplice aumento delle presenze ma a realizzare una strategia che si basi su diversi pilastri: a) destagionalizzare le presenze,
grazie ad un ricco cartellone di eventi attrattivi, quali le feste di Natale/Capodanno, che già a fine 2024 hanno conseguito numeri assai importanti in tutta la Sardegna, con proposte di spettacoli e feste che hanno attirato un pubblico eterogeneo (giovanissimi, famiglie, gruppi), candidando la Sardegna a meta del turismo per le festività di fine anno; b) aumentare considerevolmente le fiere a cui partecipa la Regione e molti operatori (strutture alberghiere ed extra, DMC, incoming tour operator e servizi per gli ospiti), portandole da
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In che modo il turismo può diventare un’opportunità concreta per contrastare lo spopolamento, in particolare nei piccoli borghi e nelle aree interne, e favorire il ritorno o la permanenza dei giovani? L’assoluta prevalenza del prodotto balneare ha portato ad una eccessiva concentrazione dei flussi turistici, essenzialmente nei tre mesi estivi. Questo non invoglia i giovani ad intraprendere la strada della formazione nel settore turistico. Per questo stiamo lavorando per promuovere e commercializzare tanti altri prodotti turistici, complementari od alternativi al balneare, capaci di far percepire la Sardegna come un’isola accogliente ed interessante in tutte le stagioni. La valorizzazione
8 a 29 nel 2025, con riguardo a quelle internazionali (es. USA, tutta Europa, EAU, Argentina e America Latina e altri paesi) poiché gli italiani scelgono la Sardegna soprattutto d’estate; c) promuovere bandi ed accordi strategici per l’aumento di nuovi collegamenti aerei; d) mettere in connessione la promozione turistica con le identità e le produzioni tradizionali sarde, dall’unicità dell’artigianato artistico alle eccellenze eno- gastronomiche, tutelando i paesaggi e l’ambiente, con una forte collaborazione con i Comuni”.
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dei borghi certificati è un obiettivo strategico, che stiamo perseguendo, con l’istituzione del registro dei Borghi caratteristici della Sardegna, cui sono legate azioni infrastrutturali e di marketing. Cogliendo l’occasione del 700° anniversario della fondazione del Regno di Sardegna, abbiamo messo in campo un’azione, anche stavolta sia infrastrutturale che di marketing, rivolto al target del turismo culturale, dedicato alla 7 Città Regie. Vi sono poi un’altra sere di azioni mirate al turismo slow, che passa per la promozione della rete escursionistica regionale, gli 8 cammini religiosi riconosciuti, le 7 destinazioni di pellegrinaggio, che coinvolgono moltissimi comuni sardi e non più soltanto quelli costieri. Inoltre nei vari bandi (es. albergo diffuso) stiamo prevedendo
premialità ed incentivi alle infrastrutture di massima accessibilità e sostenibilità ambientale, per migliorare le condizioni di sicurezza, qualità e limitazione degli impatti, secondo i parametri ESG con un dialogo aperto di tutti gli stakeholder e la creazione di una DMO regionale, che poi si articoli sui livelli territoriali. Una ulteriore linea di azione è costituita dagli incentivi per il miglioramento delle strutture ricettive e di accoglienza, per digitalizzare i processi di promo-commercializzazione e per assicurare la massima connettività nei piccoli borghi per favorire sia i “nomadi digitali” che gli ospiti di lunga durata, interessati alla buona longevità ed alla qualità della vita in Sardegna, grazie al loro coinvolgimento attivo in attività per entrare in contatto più
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prodotti enogastronomici, partecipazione alla vita negli agriturismi. Questa differenziazione promuove un alleggerimento della pressione di arrivi in stagioni più affollate e più care per gli ospiti, a vantaggio di un’offerta ricca e varia, fruibile da tanti per godere di esperienze uniche e favorevoli. Il dialogo continuo con gli operatori culturali e del turismo naturalistico e attivo, insieme alla collaborazione con i Comuni per limitare gli accessi alle aree più fragili e sensibili (sono 10 le spiagge a numero chiuso in Sardegna) vanno in combinazione con la valorizzazione degli oltre 20.000 beni culturali presenti in Sardegna, basata sull’elaborazione geolocalizzata degli arrivi e delle situazioni di overcrowding turistico”.
profondo con il luogo, la sua cultura e le sue tradizioni”. Come state affrontando la sfida della sostenibilità dei flussi turistici, sia in termini di capacità infrastrutturale che di tutela del patrimonio culturale e ambientale, soprattutto in vista dell’estate 2025? “Sfruttiamo la lunga buona pratica della regionale sui grandi eventi per finanziare, con premialità nella bassa stagione, manifestazioni e cartelloni di eventi identitari, di spettacolo e sport, di cultura e folklore, tanto da avere un calendario mai vuoto e dalla forte caratterizzazione “esperienziale”, con la partecipazione diretta e congiunta del pubblico in attività come: escursioni in natura, viaggi culturali ed immersivi, lavorazione di prodotti dell’artigianato artistico locale, lavorazione di
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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Comune di Calci, Sindaco Ghimenti: “Puntiamo sulla qualità della vita e dei servizi, affinché siano a disposizione di residenti e turisti” Puntare sulla qualità della vita dei residenti, avere cura del territorio ed investire in eventi culturali. È la strada che l’amministrazione comunale di Calci ha percorso negli ultimi anni per promuovere un turismo sostenibile e rispettoso, della comunità e dei luoghi
Massimiliano Ghimenti Sindaco Comune Calci
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Puntare sulla qualità della vita dei residenti, avere cura del territorio ed investire in eventi culturali. È la strada che l’amministrazione comunale di Calci ha percorso negli ultimi anni per promuovere un turismo sostenibile e rispettoso, della realizzando per promuovere un turismo che valorizzi i territori senza compromettere la qualità della vita delle comunità e l’identità dei luoghi? “Innanzitutto investendo nella qualità della vita e nei servizi, affinché siano a disposizione di residenti e turisti. Il Monte Pisano e la Certosa di Calci, con il Museo nazionale della Certosa comunità e dei luoghi. Quali strategie state monumentale e il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, sono senza dubbio le principali attrattive turistiche
del nostro territorio, per chi ama la natura, lo sport, la cultura e l’arte, in più, Calci può contare anche su una comunità vitale, con numerose associazioni. Come Comune, da anni abbiamo scelto di far leva su queste caratteristiche, senza snaturare il territorio, per attrarre un turismo già focalizzato su ciò che la Valgraziosa sa e può offrire, dunque un turismo lento e rispettoso”.
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In che modo il turismo può diventare un’opportunità concreta per contrastare lo spopolamento, in particolare nei borghi e nelle aree interne e favorire il ritorno o la permanenza dei giovani? “Puntare sulla qualità della vita dei residenti, avere cura del territorio, dei parchi e dei giochi per i bambini, così come investire in eventi culturali che siano sì di richiamo ma anche di interesse per chi vive a Calci. È la strada che questa amministrazione comunale ha percorso negli ultimi anni per promuovere un turismo sostenibile e rispettoso, della comunità e dei luoghi. Una strada che le ultime rilevazioni statistiche ci dicono di
successo, con il numero di pernottamenti medi a Calci che è superiore del 50 per cento rispetto a quello registrato per la città di Pisa. Crediamo che con questo modello, che coniuga qualità della vita e iniziative per tutti, i giovani possano essere invogliati a vivere e a investire nei territori a rischio spopolamento”.
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Come state affrontando la sfida della sostenibilità dei flussi turistici, sia in termini di capacità infrastrutturale che di tutela del patrimonio culturale e ambientale, soprattutto in vista dell’estate 2025? “Pur essendo un piccolo Comune, per l’Estate 2025 possiamo contare su un calendario di oltre 40 eventi, rivolti a cittadini e turisti, anche grazie alle associazioni del territorio e alle varie sinergie attivate. Sul fronte infrastrutturale, negli ultimi anni è stato potenziato il trasporto pubblico locale ed oggi è molto più facile raggiungere Calci in autobus. Il prossimo step sarà la realizzazione di una postazione
di bike-sharing, infatti stiamo lavorando con i territori limitrofi per implementare ulteriormente la rete di piste ciclabili. Insomma, lavoriamo con costanza per continuare ad intercettare un turismo slow ed a misura di visitatore e cittadino”.
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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Comune di Colle di Val d’Elsa, Lettieri: “Qui promuoviamo un turismo lento e consapevole” In un’epoca in cui il turismo di massa rischia di snaturare i territori, Colle di Val d’Elsa si distingue per un approccio innovativo e sostenibile. L’Assessore al Turismo Carlotta Lettieri, in un’intervista esclusiva, delinea le strategie per valorizzare il territorio senza comprometterne l’identità
Carlotta Lettieri Assessore al Turismo Comune Colle di Val d’Elsa
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“A Colle di Val d’Elsa promuoviamo un turismo lento e consapevole, valorizzando le peculiarità storiche, artistiche e paesaggistiche del territorio, come il SentierElsa o la Via Francigena”, dichiara Lettieri. Questo modello si fonda su esperienze autentiche che coinvolgono la comunità, come eventi legati alla tradizione del vetro, simbolo della città. “Sosteniamo eventi legati alla cultura del vetro e alla tradizione locale, favorendo esperienze autentiche che coinvolgano la comunità”, aggiunge l’assessora sottolineando l’importanza di integrare l’offerta turistica con il
tessuto sociale per evitare l’overtourism. Un altro obiettivo strategico è contrastare lo spopolamento, fenomeno che affligge molti borghi italiani. Colle punta sul turismo come leva per creare opportunità, soprattutto per i giovani. “Il turismo è leva per contrastare lo spopolamento se porta opportunità concrete”, spiega. La candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2028 è un tassello fondamentale: “Puntiamo su progetti che rilanciano il centro storico
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