BSA2023

il vantaggio dell’allacciamento alla rete di teleriscaldamento: l’Istituto aveva rilevato rispetto all’anno precedente una drastica riduzione pari al 77,46%. Nel 2023 l’utilizzo di olio combustibile ha segnato una diminuzione del 32,0%, spiegabile dalle temperature particolarmente miti registrate nei mesi freddi: secondo MeteoSvizzera l’inverno 2023/2024 è stato infatti il più caldo dall’inizio delle misurazioni climatiche 64 . La diminuzione è sensibile anche prendendo in analisi la media decennale: l’utilizzo dell’olio combustibile ha conosciuto un taglio dell’84,0%. Grazie all’utilizzo dell’energia proveniente dal termovalorizzatore, nel 2023 BancaStato ha potuto risparmiare l’equivalente di 111’192 litri di olio combustibile, pari a 294,7 tonnellate di CO2. L’utilizzo di gas industriale denota una netta diminuzione del 72,8% rispetto al 2022 e del 78,7% rispetto alla media decennale; una simile evoluzione è figlia dei lavori di posa di termopompe nelle sedi di Lugano in piazza Riforma e in via Pioda. L’elettricità, dal canto suo, cala del 14,4%, probabilmente anche a seguito delle specifiche politiche di contenimento dell’uso energetico introdotte da BancaStato nel 2022. BancaStato ha deciso in tal senso di ridurre le ore di funzionamento degli impianti di ventilazione e riscaldamento; ha ridotto la temperatura dei locali, assicurando pur sempre condizioni di lavoro adeguate; ha spento di sera e di notte l’illuminazione di vetrine e insegne; ha sensibilizzato gli inquilini degli stabili di sua proprietà. A partire dall’edizione 2019 del presente documento, tra i consumi monitorati da BancaStato figurano anche l’acqua potabile e l’acqua industriale: nel 2023 entrambe hanno rispettivamente registrato un sostanziale parità (+1,5%) e un calo del 22,3%. Quest’ultimo è da ricercare principalmente in diversi fabbisogni di gestione della temperatura dei locali tra 2023 e 2022. Complessivamente, il consumo energetico di BancaStato (olio combustibile, gas industriale, elettricità e teleriscaldamento) è diminuito del 20,6% rispetto al 2022; il calo è del 28,9% rispetto alla media decennale e del 39,2% rispetto ai consumi del 2014.

Nel corso del 2023 l’acquisto di carta è calato (-2,2%) rispetto all’anno prima, attestandosi in netto ridimensionamento rispetto alla media decennale (-34,2% rispetto alla media decennale). I rifiuti cartacei risultano anch’essi in calo (-5,1% rispetto al 2022 e -29,5% rispetto alla media decennale). Nell’ambito delle attività consulenziali, BancaStato sensibilizza la clientela in merito alla possibilità di ricevere la documentazione relativa alle proprie relazioni unicamente in maniera elettronica, all’interno dell’ambiente protetto di InLinea, e non più sotto forma cartacea: una scelta che ha conseguenze positive non solo per l’ambiente ma anche per il portafoglio del cliente, al quale altrimenti la Banca dovrebbe addebitare le spese di porto. 5.2.2 Gestione del consumo energetico BancaStato ha ormai iniziato da anni a monitorare i consumi di energia e materiali: consumi che sono riassunti nella tabella 16. Vale la pena ricordare che dal 2014 la raccolta dei dati si è affinata e le rilevazioni hanno iniziato a rappresentare la quasi totalità dei consumi dell’intera Banca, salvo per gli stabili in affitto e delle proprietà per piani. Parlando di consumo energetico è importante ricordare come da diversi anni sono state applicate misure di risparmio alfine di controllare e ridurre il consumo totale di energia. La climatizzazione, l’illuminazione, le istallazioni informatiche e d’ufficio costituiscono per la Banca il fabbisogno più importante in energia. al punto di vista dei consumi energetici, il 2023 ha ulteriormente confermato la bontà dell’allacciamento della sede principale alla rete di teleriscaldamento legata all’impianto cantonale di termovalorizzazione dei rifiuti di Giubiasco 63 . Tale allacciamento – avvenuto a novembre 2017 – ha il pregio di consentire a BancaStato di limitare le proprie emissioni di CO2 legate all’utilizzo di energia: l’alimentazione della rete di teleriscaldamento deriva infatti dallo sfruttamento del calore residuo dell’impianto di termovalorizzazione, senza che quest’ultimo debba aumentare le sue emissioni a tal scopo. I consumi di olio combustibile del 2018 ben simboleggiano

63 http://www.teris.ch 64 https://www.meteosvizzera.admin.ch/chi-siamo/meteosvizzera-blog/it/2024/03/inverno202324asuddellealpi.html#:~:text=Nella%20Svizzera%20italiana%20la%2 stagione,verso%20le%20vallate%20grigionesi%20meridionali.

∙ Indicatori ambientali ∙

49

Made with FlippingBook - PDF hosting