ARVATEC
ARVATEC PADIGLIONE 37- STAND B21
SPECIALE EIMA INTERNATIONAL 2024
SPECIALE EIMA INTERNATIONAL 2024
PADIGLIONE 37 - STAND B21
SPOT APPLICATION SYSTEM (SAS)
SPOT APPLICATION SYSTEM (SAS)
SPOT APPLICATION SYSTEM (SAS)
SPOT APPLICATION SYSTEM (SAS)
(DFW) oltre alle due posteriori. Il che si traduce in alcuni vantaggi da rilevare. Le ruote anteriori sono infatti installate sulla stessa linea di quelle poste- riori, il che significa che i punti di calpestamento durante il passaggio del robot sui terreni agricoli sono ridotti del 33 per cento, con evidenti benefici in termini agronomici e di versatilità. «Non essendoci più una ruota posta centralmente sul robot – sottolinea il presidente – lo spazio di coltivazione è più ampio e la disposizione delle file durante le operazioni di semina diventa più versa- tile, aumentando la capacità di lavoro di almeno il 15 per cento». «Per esempio – argomenta Lando- nio – grazie al DFW è possibile aggiungere una fila in più nella posizione in cui la ruota anteriore del FarmDroid FD20 prima versione creava una corsia non coltivata nel campo».
Il sistema DFW è quindi più versatile per le confi- gurazioni di semina: può essere adattato per lavo- rare con distanze tra le file più piccole e consente anche la lavorazione con baule. La configurazione di FarmDroid con il sistema DFW inoltre distribuisce meglio il peso della macchina sulle ruote, riducendo così la compattazione del terreno di circa il 25 per cento rispetto a quanto faccia la versione con le tre ruote. CON SPOT APPLICATION SYSTEM RIDUZIONE DEI COSTI PER LE AZIENDE E TUTELA DELL’AMBIENTE Grazie al nuovo sistema applicativo SAS ora è an- che possibile applicare sulle piante un fertilizzante liquido di precisione, o spruzzare un erbicida e un insetticida.
«Dalla semina FarmDroid FD20 conosce con esat- tezza la posizione nel terreno di ciascun seme, il che gli consente di eseguire la sarchiatura di pre- cisione sia interfilare sia intrafilare – ricorda Savio Landonio –. Ma poiché l’area attorno alla posizione della pianta è difficile da pulire meccanicamente, l’idea alla base del sistema SAS è quella di spruz- zare il prodotto proprio dove serve, in modo da trattare le infestanti più vicine». Il sistema può essere utilizzato sia per l’irrorazio- ne localizzata sia per quella a banda. Inoltre, come anticipato, può essere impiegato anche per appli- care fertilizzanti liquidi. Il SAS quest’anno è stato certificato dall’Agenzia danese per la protezione ambientale. Garantendo che ogni trattamento sia mirato e col- pisca la pianta con elevata precisione, il sistema
applicativo SAS non solo migliora la resa, ma dimi- nuisce la spesa di coltivazione, dal momento che il robot diventa in grado non solo di seminare e sar- chiare tra le file e tra le piante, ma anche di appli- care un prodotto fertilizzante, erbicida o insetticida. «Con il sistema SAS – sintetizza Savio Landonio – l’agricoltura biologica e quella convenzionale si incontrano. Questo sistema, infatti, oltre all’appli- cazione precisa di prodotti fitosanitari e fertiliz- zanti, combina il controllo meccanico con quello convenzionale delle infestanti, il che significa che si possono ottenere risultati fino a una riduzione del 94 per cento degli input chimici». «Ciò non solo apporta benefici all’ambiente au- mentando significativamente la sostenibilità del lavoro agricolo – conclude – ma riduce anche si- gnificativamente i costi operativi».
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SPECIALE EIMA INTERNATIONAL - ROBOTICA
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