GrooveBack Magazine 001

Una chiacchierata con… Alberto N.A. Turra

Ci siamo incontrati un mercoledì pomeriggio nel suo studio e questo è più o meno quello che ci siamo detti. D: Buongiorno Alberto. Come ti avevo già preannunciato, in realtà io di domande non ne ho, ne ho una giusto per partire, per poi continuare la nostra chiacchierata. A: È importante che sia buona, così partiamo. D: È una domanda che voglio rivolgere a un musicista da un po’. Cos’è è la musica? A parte il fatto che è il tuo lavoro, la tua passione, ma cos’è questo “oggetto” che chiamiamo musica? A: Wow… domandona. Ho partecipato a un documentario leggendario, “The Origin of Music” di Daniel Arvizu e Sam Madrigal, due menti assolute. Daniel e Sam sono due persone eccellenti che si pongono domande eccellenti, domande complicate nella loro semplicità. Ponendosi questa domanda hanno sviluppato questo lavoro, “The Origin of Music” appunto, che tratta i tentativi di risposta dal punto di vista neurologico, scientifico, psicologico, culturale, linguistico. Soggettivamente, diciamo che la risposta non si è molto modificata negli anni. Fondamentalmente è qualcosa che colpisce fisicamente il corpo e che, a seconda di come siamo strutturati culturalmente, ci procura diverse emozioni, più o meno intense. Quindi naturalmente ognuno ti risponderà una cosa diversa. Per me la musica è un “urto” fisico che quotidianamente certo di produrre, un urto che, se organizzato in determinate strutture, mi colpisce anche dal punto di vista emotivo. Purtroppo si viene colpiti fisicamente anche dalla musica brutta, che provocherà un urto che chiameremo fastidio o disgusto. Quella che invece sarà più confacente ai nostri criteri di bellezza ci darà sensazioni più piacevoli. È la risposta più… democristiana (ride) che riesco a fornirti. D: Non mi aspettavo un’altra risposta, nel senso che va bene tutto. Quindi, semplificando all’estremo, come mi disse anche Enrico Merlin, la musica è rumore organizzato in una qualche maniera. La domanda che a questo punto mi sorge un po’ spontanea è: ci sono infinite maniere di organizzare questo rumore. Quali di queste ti si confanno di più? Tu sei uno dei musicisti più eclettici che conosco, quindi mi viene da pensare che tu non abbia una “zona di comfort”, proprio perché spazi moltissimo. A: In questi giorni ho suonato con dei ragazzi messicani e americani più o meno circoscrivibili e tangenziali al mondo di John Zorn. Questi ragazzi si sono effettivamente addestrati nel corso degli anni a questo eclettismo, ma ancora di più a tutta la questione dell’improvvisazione. Ho cominciato a improvvisare da ragazzino ascoltando i Living Colour, musicisti provenienti dal free radicale. Quindi se c’è una zona di comfort è quella lì. Il parametro che per primo c’è in queste situazioni non è più un parametro musicale ma di relazione, perché l’ascolto reciproco è alto. In virtù di questo per me non è mai stato difficile assumere diversi stili, e anche questa è diventata una zona di comfort. Altri musicisti, invece, hanno altri temperamenti e preferiscono solo alcuni linguaggi e a questi dedicano la loro intera vita. Questi musicisti posso capire che percepiscano la mia modalità come qualcosa di estremamente dispersivo, anticonfortevole. Io ho il massimo rispetto per chi, per esempio, sta sul repertorio di Bach tutta la vita, perché questa dedizione produce dei risultati artigianali superbi. Non so immaginare la difficoltà, lo sforzo, l’intensità che derivano da un viaggio del genere. Io non credo

di Davide Miele

Questa è la prima di una serie di dialoghi con musicisti che stimo molto. Non si tratterà di interviste vere e proprie, ma di scambi di opinioni e idee che scaturiranno spontaneamente mentre si chiacchiera.

Alberto N.A. Turra è chitarrista, compositore, arrangiatore, produttore.

Il multiforme Alberto N.A. Turra. Alberto N.A. Turra è chitarrista, compositore, arrangiatore, produttore. Si muove con estrema disinvoltura fra territori solo apparentemente molto distanti tra loro: jazz, metal, rock, avanguardia, musica balcanica, blues e in tutti i crossover che ne derivano. Musicista indomito, instancabile ed eclettico, vanta collaborazioni illustri italiane e internazionali (Roy Paci, Pierpaolo Capovilla, Brian Marsella, Shanir Blumenkranz solo per citarne alcune). Si è diplomato alla Civica Scuola di Jazz di Milano e da sempre insegna musica e chitarra.

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