und Grimm), anch’essa con un master digitale, in quanto nelle intenzioni della label di Detmond il progetto in questione era nato per essere riversato su CD, ma che almeno non ha partorito un aborto teratologico come quello dell’etichetta gialla. Così, quanto registrato dal direttore polacco Jerzy Maksymiuk e dalla Polish Chamber Orchestra, con brani tratti, tra gli altri, da capolavori consolidati quali Eine kleine Nachtmusik di Mozart e la Sinfonia da Queen of Sheba di Händel non ne sono usciti sonicamente atomizzati, ma restituiti con la possibilità di apprezzare quanto gli audiofili, oltre che
disposizione della catena impone cablaggi di una certa lunghezza, allora la scelta su cavi di segnale bilanciati diventa prioritaria. In uno scambio di impressioni che ho avuto con lo stesso Ernesto Villani durante il test di ascolto dei suoi due cavi top di segnale, il progettista piemontese ha confermato che gli RCA Reference vantano un impatto dinamico da togliere il respiro, anche se spostano un po’ avanti il palcoscenico sonoro, contrariamente agli XLR Reference che hanno una dinamica meno pronunciata, ma una maggiore correttezza (almeno rispetto a quanto offerto dalla presa del suono, non dimentichiamolo) nella ricostruzione spaziale dell’evento sonoro. Semmai, posso dissociarmi con il suo suggerimento per così dire di “genere”, ossia che Villani consiglia i cavi bilanciati per la classica e quelli sbilanciati per gli altri generi, a cominciare dal jazz. Da parte mia, “smanettando” con la manopola di selezione, non ho potuto confermare questa discrepanza così evidente, poiché, sempre a mio modestissimo parere, quando si entra nell’universo variegato dell’ascolto esoterico, ci troviamo di fronte a una molteplice mappatura di sfumature sonore che appartengono di fatto solo a quella determinata catena, che può reagire e lavorare meglio o con il bilanciato o con lo sbilanciato (senza poi contare l’aspetto, altrettanto determinante, dato da uno stato solido, come per ciò che riguarda il mio impianto, oppure da quello valvolare!). A conferma di quanto ho scritto finora, sempre basandomi sul mio impianto di ascolto, le stesse impressioni sono state fornite con un test condotto sul digitale, sia con CD e SACD, sia con la musica liquida, sempre giocando sull’intervento e sul coinvolgimento della coppia bilanciata e di quella sbilanciata. In linea generale, il cavo RCA mi ha offerto un quadro sonoro che è entrato pienamente in empatia con il resto della catena audio, risultando più aderente, rispetto ai parametri audiofili presi in oggetto, con una resa e con una reazione di ascolto maggiormente veritiera riguardo la registrazione presa in considerazione. Ciò, inevitabilmente, non ha fatto altro che evidenziare ciò che di buono e di cattivo si cela in una presa del suono; quindi, entrambi i cavi hanno mostrato un’eccelsa naturalezza, cosa che dovrebbe fare ogni componente che fa parte di una catena audio eccelsa, la quale ha la capacità di mettere semplicemente a nudo tutte le virtù e tutti i difetti che sono presenti nelle informazioni sonore conservate in una registrazione. Conclusioni La lezione che si può apprendere, dopo aver ascoltato i cavi bilanciati e sbilanciati di segnale top della Quality Audio, è che prodotti artigianali di tale qualità impongono prima di tutto un impianto decisamente all’altezza. Come dico sempre in questi casi, a che cosa potrebbe servire la scatola del cambio di una Ferrari montata su una Cinquecento, con tutto il rispetto che si può avere per quest’ultima automobile? Migliorerebbe tutte le caratteristiche e le peculiarità? La trasformerebbe in una vettura di categoria superiore? No, ebbene allo stesso modo, chi ha un impianto di ottima fattura e vuole possedere dei cavi di segnale che possano aumentare di uno o più gradini la
gli appassionati, richiedono da una presa del suono quantomeno decente e affidabile, ossia dinamica veloce e naturale, oltre che energica, un palcoscenico sonoro che dia l’illusione di una spazialità nella quale affiori una profondità e una ricostruzione tridimensionale dell’evento sonoro e una capacità di poter distinguere i vari registri orchestrali senza che risultino impastati in formato blend da whisky di bassa lega. Ora, l’apporto dei Reference RCA non ha fatto altro che aumentare, alzare il livello di tali parametri, a cominciare dalla dinamica, visto che simbolicamente questi cavi possono trasformarsi alla bisogna (ossia
Gli affidabili connettori Neutrik della versione bilanciata.
quando la registrazione lo permette) in una miccia collegata a una quintalata di TNT. Però, attenzione, non voglio affermare che il vinile in questione si sia semplicemente trasformato in una sorta di Hulk in versione incazzata, ma che la dinamica che ha espresso, ha potentemente allargato la scena sonora, con un debito avanzamento di tutta la compagine orchestrale, la quale, essendo da camera, non ha restituito di conseguenza un’immagine scorretta (certo fosse stata la mastodontica Concertgebouw impegnata nella Sinfonia dei mille di Mahler, nella mia stanza d’ascolto saremmo stati un po’ strettini… ). Avendo a disposizione, a livello di pre, il top di gamma della AM Audio disposto su due telai, ho potuto eseguire l’ascolto, alternando con la manopola del selettore determinati passaggi espressi dalla linea RCA e da quella XRL. Indubbiamente, anche quest’ultimo cavo ha dimostrato qualità e caratteristiche tali di assoluto rilievo ma, a mio modesto parere, se avete un impianto all’altezza e potete permettervi uno spazio inferiore al metro tra le apparecchiature collegate, la mia risposta è semplice: RCA per tutta la vita! Mi spiego meglio: nel corso degli anni ho perso il conto dei cavi di segnale che ho provato e testato sul mio impianto multiamplificato di ascolto di riferimento, il quale appartiene alla categoria Hi-End. Queste reiterate prove con cavi di diversa qualità e lunghezza, sia che fossero bilanciati o sbilanciati, mi hanno portato ad avere una convinzione, ossia che se si ha a disposizione una catena esoterica bisogna puntare su cavi RCA a patto di avere un gioco di lunghezza tra le apparecchiature coinvolte inferiori al metro, in modo che la perdita sonora sia praticamente quasi inesistente. Più la qualità della catena è alta, più i benefici del cavo sbilanciato vengono esaltati, mentre se l’impianto di ascolto non è di alto o altissimo livello e soprattutto se la
114 | GRooVEback002
115 | GRooVEback002
Made with FlippingBook flipbook maker