GrooveBack Magazine 003

che ci saranno tante cose che mi potrebbero essere concesse, ma non avrò il tempo di apprezzarle. Così la musica di questo grande compositore mi fornisce indicazioni agghiaccianti e folgoranti di quello che mi aspetta dopo, che non ho capito se sarà il paradiso, l’inferno, oppure il limbo. Ma se ascolto la musica di Schumann, vengo

sprofondato nella mia infanzia e ritorno bambino. Mi fa venire in mente il famoso Lied Der Lindenbaum dal ciclo Winterreise di Schubert… Ma è naturale! Questo e altri Lieder, per esempio quello bellissimo di Schumann su testi di Eichendorff che si chiama Mondnacht , “Notte illuminata dalla luna”, e inizia con questi versi: Era come se il cielo avesse baciato la terra affinché essa, nello splendore notturno, dovesse sognare soltanto di lui . Un atto magico. Che significato aveva “come se”? Il poeta non lo dice. A.P.: Esiste un considerevole nesso tra la produzione liederistica e quella sinfonica di Mahler, tanto che non è da considerare peregrina l’idea di due vasi comunicanti. Quanto è importante conoscere la prima, quella liederistica, per una limpida comprensione della seconda, la sinfonica? Q.P.: È immensamente importante! Risulta chiaro che questa connessione riguardava proprio una sua pulsione naturale. Gustav Mahler era un uomo fatto in un modo particolarissimo,

L’industriale e magnate Gilbert Kaplan, collezionista delle partiture manoscritte di Mahler, che volle improvvisarsi anche come direttore d’orchestra, dirigendo soprattutto, con scarsi risultati, la Sinfonia n. 2 del compositore boemo.

ogni sua vibrazione da una parte diventava canto allo stato puro e dall’altro costruzione. Diceva da un lato: «Via tutto, ci sono soltanto io» e dall’altro: «Datemi il mondo da ricostruire». Era inevitabile che queste due forme di evocazione suscitassero qualcosa che non appartiene a questo mondo. Tutto in lui non appartiene a questo mondo, ma è evocato. Ciò lega fortissimamente le due produzioni. Nel Lied, inteso come genere musicale, fa sempre capolino, anche prima di Mahler, questo nesso. Nelle sinfonie di Schubert, per esempio, s’incontrano temi di Lieder, nei quartetti, anzi taluni prendono il nome dal titolo del Lied, come La morte e la fanciulla . A.P.: Di Schubert ci sono anche quelle bellissime variazioni per pianoforte e flauto sul Lied Trockne Blumen. Q.P.: Sono d’indicibile bellezza, in esse a un dato momento c’è una variazione che assomiglia al singhiozzo di un pianto, un sospiro se vogliamo. Ma anche in altri compositori, come per esempio Schumann, anche se non se ne parla, sussiste questo rapporto. Lui utilizza sempre nei suoi pezzi pianistici frammenti melodici di Lieder o viceversa, anche nel Trio n. 2, che è fatto tutto di pezzi di Lieder uniti a pezzi delle Davidsbündlertänze . Dunque, esiste certamente quest’osmosi. In altre tradizioni musicali europee non c’è ma in quella tedesca sì, perciò la mia risposta alla sua domanda è

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