pagine di partitura, di essere dentro un quadro orribile, sfregiato da un vento ghiacciato e da lamenti inconoscibili. Poi l’architettura. Enorme, eretta su accordi imponenti, su un’agogica mutevole, che privilegia tuttavia la monumentalità tragica. In Muti, il colossale è sempre scosso da fremiti febbricitanti, da soprassalti luminosi: una notte universale che si incendia di fuochi arcani. Certe grandi scene, la chiusa del primo atto, o la scena terza del terzo atto, fanno addirittura paura: appartengono a quell’orrido meraviglioso che, a partire dagli scrittori inglesi di fine Settecento, attraverserà quasi tutto un secolo. Non si tratta però di espressioni muscolari fini a se stesse: il dramma è totale, articolato, repellente, e tracima dall’orchestra al canto e viceversa in modo tale che oggi lo si definirebbe in tempo reale. È lo stesso processo osmotico ottenuto da Karajan, laddove l’osmosi orchestra-canto non trasforma il melodramma italiano nel dramma musicale wagneriano, ma riconsegna il canto alla recitazione e la recitazione fonde con il disegno sinfonico, facendone una sola espressione drammatica. A distanza di quasi quarant’anni l’ascolto vergine di questa esecuzione può ancora stupire per l’originalità di tanti quadri della partitura che, anche oggi, vengono eseguiti con un’infilata di luoghi comuni. Dopo l’anno di grazia 1976, Macbeth si è stabilmente inserito nei decorsi discografici della multinazionali del disco, sia in termini audio che video. Negli anni Ottanta, sia Giuseppe Sinopoli, sia Riccardo Chailly sovrintenderanno a due nuove edizioni discografiche e video del capolavoro verdiano, facendo tesoro dell’esperienza e del magistero di due grandi baritoni fin de siècle : Renato Bruson e Leo Nucci, ed entrambe le edizioni (soprattutto Sinopoli) segneranno una nuova data nella riscoperta di questo capolavoro dimenticato colpevolmente per troppo tempo.
Il nuovo disco disponibile dal 21 marzo 2025
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ROBERTO MARES
NO PLACE ON EARTH
{ esodo part I & II }
Ti piace sentire ancora il profumo irresistibile della carta?
featuring: Merel Van Dijk, Flavio Ferri, Alessandro Sgarito, Antonio Tonietti, Igor De Paoli, Matteo Visigalli. Composed, arranged, mixed and produced: Roberto Mares “zero to power of 10 equals zero” composed by Flavio Ferri Igor De Paoli’s drums recorded at Audiogruppo Studio by Piero Bolzan Support on mixing Davide Miele – Mastering by Piero Bolzan Frames: Giuseppe Alonge (1972)
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Contact: sath@robertomares.com web: robertomares.bandcamp.com © 2025
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