GrooveBack Magazine 003

Colazione da Henry Mancini, a base di pop, jazz e sinfonica

direttore d’orchestra e arrangiatore statunitense di origine italiana in occasione del centesimo anniversario della nascita e del trentesimo anniversario della sua morte, ne è una dimostrazione tangibile. La figura di Mancini è considerata come una delle più autorevoli del Novecento, collocabile in quella zona di confine dove musica popolare, “eurodotta” e jazz s’incontrano. Famoso per le sue colonne sonore da film - molti dei suoi brani furono cantati da Frank Sinatra, Louis Armstrong, Pat Boone e tanti altri - la sequela di registrazioni di soundtrack di successo rimane, a tutt’oggi, ineguagliata e, forse, senza precedenti. L’influenza e l’attualità di Mancini è altrettanto importante, almeno per i tanti appassionati della musica sinfonica da film dell’età dell’oro. Henry era un melodista e un autore

di Francesco Cataldo Verrina

Il pianista Walter Gaeta coglie appieno lo spirito e l’essenza del costrutto manciniano con un lavoro sognante, evocativo e divertente, ma decisamente sottile e raffinato, in un disco pubblicato da Dodicilune, con la partecipazione straordinaria di Monica Mancini, figlia del grande compositore italo-americano.

Henry Mancini nella veste di direttore d’orchestra (© GettyImages).

talmente bravo da perfezionare l’arte della colonna sonora, in contrapposizione alle più tradizionali partiture orchestrali dell’epoca. Soprattutto, grazie al suo estro, ogni pellicola riusciva ad avere una canzone di successo come parte di una strategia di marketing . Tutto ciò ha agevolato non poco il pianista Walter Gaeta che ne ripropone un’attenta rilettura con un disco che contiene undici arrangiamenti di storici brani del compositore italo-americano (il padre era di Scanno, paesino in provincia dell’Aquila, mentre la madre della provincia di Isernia) e un brano originale firmato dallo stesso Gaeta, il quale è stato supportato nel progetto da un composito ensemble : Max Ionata (sassofoni), Daniele Fratini (chitarre), Pietro Ciancaglini (basso elettrico e contrabbasso), Nicola Angelucci (batteria), Remo Izzi (corno francese) Paola Filippi (flauti), Domenico Pestilli (vibrafono) e il quintetto di archi Piemme Project Quintet con Prisca Amori (primo violino, direttore), Daniel Myskiv (secondo violino), Nico Ciricugno (viola), Zsuzanne Krasznai (violoncello), Camilo Calarco (contrabbasso). Un territorio apparentemente facile quello bazzicato da Gaeta, poiché Mancini, nell’arco della sua carriera, si mostrò assai predisposto alla composizione di melodie efficaci e canzoni a presa rapida, pur aspirando ad essere un semplice compositore di musica drammatica per film. Col passare del tempo, i suoi componimenti divennero così acclamati che gli venne imposto dai discografici di produrre ripetutamente album che contenessero almeno una canzone popolare (come Moon River ) o uno strumentale (come il tema della Pantera Rosa ), più una serie di brani facili da ascoltare o da ballare. Colazione da Tiffany è l’esempio più classico di questa formula vincente.

Il pianista e arrangiatore Walter Gaeta.

Breakfast With Henry Mancini - Feat. Monica Mancini di Walter Gaeta, pubblicato da Dodicilune, è un lavoro che copre cum grano salis una gamma sorprendentemente ampia della produzione del compositore, dai suoi maggiori successi ad alcune partiture relativamente conosciute. Mancini è stato senza dubbio uno dei più popolari e influenti autori di musica da film, non contiguo al jazz, ma neppure troppo lontano, grazie al mood che si respirava durante il momento di sua massima penetrazione sul mercato. Il riuscito omaggio da parte di Gaeta alla mitica figura del compositore,

82 | GRooVEback002

83 | GRooVEback002

Made with FlippingBook flipbook maker