INTERVISTA POLITICA
"DOVREMMO CREARE UN MINISTERO DEL SONNO!" meriterebbe di uscire dalle nostre camere da letto per affermarsi nel dibattito pubblico. Ci spiega perché. Z Z Nel suo libro "Le sommeil malmené"*, Nicolas Goarant, specialista del sonno, afferma che questa tematica
Quando lavoravo per un membro dell'Assemblea nazionale, mi sono reso conto che c'erano commis- sioni che si occupavano di ogni tipo di problema, e nessuna del sonno. No, perché è collegato a molti altri aspetti solo appa- rentemente lontani tra loro. Nel 2016, mi sono imbattuto
Dormire bene è un proble- ma per molte persone ed anche un argomento ricor- rente nei media, mentre è del tutto assente tra i temi di cui si occupa la politica. Come mai secondo lei? Non è un argomento troppo intimo per essere oggetto di dibattito pubblico?
in una nota del think tank Terra Nova che riassume- va bene questo concetto: in pratica diceva che se la decisione di dormire è personale, la qualità del nostro sonno è in gran parte condizionata dal nostro ambiente fisico, culturale e sociale. Mi ha colpito. Ci si interessa al sonno del bambino, alle persone che russano, hanno l'apnea o hanno mal di schiena, degli insonni... ma forse bisognerebbe occuparsi del sonno, che è un bisogno vitale come l'alimentazione, in modo più organico. L'alimentazione ha un suo ministero, ma non il sonno. Dovremmo crearne uno!
Ho aperto un temporary store a tema a Parigi. Vendevo "bed in a box", materassi in gommapiuma che venivano consegnati a
Non ha approfittato della sua posizione in Assemblea nazionale per cercare di cambiare le cose?
Per Nicolas Goarant dormire è un'esigenza vitale, proprio come mangiare.
casa in una grande scatola. Così come altri acces- sori legati al riposo di qualità: dalle sveglie olfattive alle borse dell'acqua calda o alle tisane. Ciò mi ha permesso di verificare quanto questo tema sia di grande interesse per il pubblico nei suoi vari aspetti.
Certamente! Ciò impedi- rebbe che venga presa in considerazione solo la prospettiva urbanistica o sanitaria. Questo è
Ritiene che creare un minis- tero del sonno possa essere utile ad affrontare la ques- tione in tutti i suoi aspetti?
Sì, prendiamo, ad esempio, la questione del rumore, che sta diventando predomi- nante nella nostra società. In Francia investiamo nella
importante, perché i confini tra notte e giorno sono sfumati, perché negozi e servizi sono sempre accessibili. Osserviamo lo stesso feno- meno tra lavoro e tempo libero, poiché, con gli strumenti digitali, siamo tutti connessi in ogni momento. Tutto questo finisce per erodere il nostro sonno e i nostri periodi di riposo…
È vero che quando si tratta di dormire bene entrano in gioco una moltitudine di fattori...
pulizia delle strade, installiamo rivestimenti fonoassor- benti, ci assicuriamo che le due ruote non producano troppo rumore, installiamo barriere antirumore... ma costa milioni e richiede molto tempo per far si che vada a regime. Nel frattempo, sempre più persone si lamentano del fatto che il rumore impedisce loro di dormire bene. Durante il lockdown, specialmente nelle città e intorno alle principali vie di comunica- zione, molte persone si sono rese conto che stavano dormendo meglio perchè con la riduzione dell'attività e della circolazione, l'ambiente circostante era diventato più tranquillo.
Z
Il nostro capo di stato, il signor Macron, afferma di dormire solo quattro ore a notte! Arianna Huffington, fondatrice dell'Huffington
Se a questo si aggiunge il fatto che, nella nostra società, si è soliti lodare chi dorme poco...
Post, idem o almeno prima del suo esaurimento nervoso. Tendiamo a credere che chi dorme non piglia pesci. Ma non è vero: Jeff Bezos, CEO di Amazon, dor- me otto ore a notte. Quanto al maresciallo Joffre, non prese decisioni importanti senza aver dormito. In realtà guardiamo i momenti di pausa con sospetto, perché invece di rallentare potremmo produrre, consumare...
26
27
*« Le sommeil malmené » Edizione L'Aube. Uscita 03.09.2020
Made with FlippingBook Digital Publishing Software