GrooveBack Magazine 006

Paolo Carrer, una vita trascorsa all’insegna del “suono perfetto”

Ing. Paolo Carrer, quali sono state le motivazioni che l’hanno spinta a diventare un ingegnere del suono? Inoltre, che doti bisogna possedere per riuscire in questo ambito professionale? Dobbiamo andare molto indietro nel tempo. Premetto che sono stato un bambino molto fortunato perché sono nato in una famiglia dove la cultura era un fondamento imprescindibile. I miei genitori avevano la passione per l’ascolto della musica. Mio papà, già dalla fine degli anni Cinquanta, non solo aveva una radio (con tanto di antenna montata sul tetto di casa), con la quale si sintonizzava per ascoltare i concerti di musica classica che venivano trasmessi dalla BBC, ma si era fornito anche di un registratore a bobine con il quale amava registrarli e archiviarli. Poi nacqui io e la sua passione più grande divenne quella di registrarmi mentre abbozzavo le prime parole o quando poi, un po’ più cresciuto,

di Andrea Bedetti

L’ingegnere trevigiano, fondatore e proprietario della Infinity Studio, è uno dei maggiori esperti a livello internazionale nella registrazione discografica in chiave audiofila. Oltre ad aver affinato e migliorato il sistema 3D, il cosiddetto 2+2+2, ideato da Werner Dabringhaus, patron dell’etichetta tedesca MDG, il tecnico veneto ha anticipato di fatto il Dolby Atmos, portando le sue prese del suono, diverse delle quali per l’etichetta elvetica Divox, a un livello di realismo a dir poco impressionante. Ecco che cosa ci ha raccontato in questa intervista esclusiva a tutto tondo

gli raccontavo le fiabe che la mamma mi narrava la sera prima di addormentarmi. Quel congegno incredibile che peraltro non potevo assolutamente toccare, appoggiato sul tavolo della sala da pranzo con quelle bobine che giravano e che era in grado di riprodurre ciò che dicevo segnò l’inizio per me di un percorso che mi ha portato fin qui. La passione per l’ascolto della musica arrivò poi, grazie a mio zio (il fratello di mio padre). Era una persona incredibile. Viveva e lavorava come ingegnere chimico presso le industrie Pirelli in Brasile. Ogni estate, quando tornava in Italia per le vacanze, mi portava un cofanetto di dischi che poi

Un ricordo d’infanzia di Carrer: il “mitico” registratore a bobine degli anni Cinquanta appartenuto al padre, grazie al quale si è appassionato fin da bambino alla magia del suono registrato e riprodotto.

ascoltavamo insieme rigorosamente in silenzio e in penombra per non avere nulla che ci potesse distrarre. Poi ci si confrontava sulle sensazioni, su ciò che quel brano che avevamo appena sentito ci aveva trasmesso e mi guidava spiegandomi le caratteristiche di quella composizione musicale. Furono, insomma, degli ascolti guidati molto seri ed estremamente interessanti che mi insegnarono realmente ad apprezzare e ad amare la musica per la sua capacità intrinseca di trasmettere emozioni. Uno dei dischi più belli che ricordo di aver ricevuto e che ancora oggi, di tanto in tanto, torno ad ascoltare è la registrazione dei Concerti Brandeburghesi di Johann Sebastian Bach diretti da Karl Richter e prodotta dalla Archiv. A tutto ciò, nel periodo dell’adolescenza, si aggiunsero anche una passione smisurata per l’alta fedeltà perché per me era fondamentale la qualità dell’ascolto e l’elettronica (le mie “paghette” finivano sempre o nell’acquisto di dischi o nelle riviste specializzate). Insomma, era chiaro che non avrei mai potuto fare il farmacista nella mia vita. Ne consegue che, per riuscire in questo ambito professionale, oltre a una grande passione e a una buona preparazione tecnica, sono sicuramente fondamentali anche alcune doti naturali, come una buona percezione uditiva, una certa sensibilità artistica e una buona memoria. Non devono altresì mancare tantissima dedizione sia per musica ma, più in generale, per il lavoro in sé, perché questo tipo di professione tante volte si svolge in occasione di festività e molto spesso con orari ben lontani da quelli “canonici” di un lavoro tradizionale. Inoltre, bisogna avere spirito di intraprendenza e capacità nel saper risolvere problemi che in

Paolo Carrer alla consolle nel suo Infinity Studio a Treviso.

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