Editoriale Si è chiuso un cerchio, nel senso che siamo arrivati ormai al numero sei, ossia un anno di vita di Grooveback Magazine . E, tirando le somme, per ciò che riguarda il riscontro dell’interesse e della curiosità che ha saputo stimolare, non possiamo che essere soddisfatti, se non lusingati. Sì, perché con i primi cinque numeri abbiamo sfondato quota diecimila downloads complessivi. Un risultato che non solo ci conforta, ma che ci convince che il sentiero intrapreso, con la nascita di questo progetto editoriale, è quello che in fondo ci proponevamo, ossia quello di offrire qualcosa di completamente nuovo, sia in termini di contenuti, sia nel progetto grafico. Continuiamo, dunque, a guardare avanti, a cominciare dal numero in oggetto, la cui copertina è dedicata al “re delle tenebre”, ossia Ozzy Osbourne, che ci ha lasciati lo scorso 22 luglio. A lui e alla band di cui è stato il deus ex machina , i Black Sabbath, ci parlano Simone Bardazzi e Stefano Rossi, facendo chiarezza tra la realtà del personaggio e la leggenda che si è costruita nel corso del tempo, con quest’ultima che ha inevitabilmente sfuocato e fuorviato il suo messaggio artistico. Abbiamo anche voluto omaggiare i trent’anni di vita di una etichetta discografica che ha fatto della qualità artistica e di quella tecnica la sua ineludibile filosofia di registrazione, la Velut Luna di Marco Lincetto. A tale proposito, sempre della label veneta, uno spazio è stato dato a una sua recente produzione, la versione per pianoforte e quartetto per archi del Concerto n. 2 di Sergej Rachmaninov a opera della pianista Eliana Grasso. Restando sempre nel solco della musica classica, c’è il fondamentale contributo di Giovanni Acciai dedicato ai Contrafacta di Claudio Monteverdi, l’intervista fatta da Michele Benignetti al pianista Igor Roma e l’incursione suggerita da Noemi Manzoni, nel rapporto tra letteratura e musica, su come i compositori classici abbiano attinto dalla straordinaria opera di Luigi Pirandello. Tornando al rock, quello prog , ancora Stefano Rossi ha intervistato in esclusiva Steve Hackett, il leggendario chitarrista dei Genesis, oltre a parlarci del suo ultimo disco e del concerto che ha tenuto a Vicenza. Sul versante jazz, un importante contributo di Francesco Cataldo Verrina sull’opera di Chick Corea, al quale ha anche dedicato recentemente un libro. Altra novità: da questo numero avremo anche una rubrica fissa di recensioni discografiche consacrate alla classica, curata dal sottoscritto, al jazz con la penna di Cataldo Verrina e al rock con il contributo di Bardazzi. E poi altre due “chicche”: la presentazione di GRooVE back Radio , con la voce prestigiosa di Alvaro Gradella, attore e famoso conduttore radiofonico, e la nascita di una nostra nuova “creatura” editoriale, Audiophile Hi-Fi , il cui primo numero sboccerà tra qualche settimana. Infine, nella sezione Hi-Fi, la seconda e ultima parte di Dischi & giradischi di Andrea Bin, la recensione di un fonorivelatore cinese, dall’incredibile rapporto qualità/prezzo, curata da Riccardo Mozzi, e la mia intervista a Paolo Carrer, uno dei più visionari ingegneri del suono in circolazione. di Andrea Bedetti
Buona lettura a tutti!
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