VERSO L’INFINITO E OLTRE
L’infinito ha affascinato l’umanità fin dall’antichità, stimolando la curiosità di filosofi, matematici e scienziati. Ma cos’è realmente l’ infinito in fisica? È solo un’astrazione matematica o incide concretamente sulla realtà?
di Nicola Toschi*
rivoluzionarono la fisica. Nel XIX secolo, Cantor presentò una teoria sugli infiniti “più grandi” di altri, ampliando la comprensione matematica e sfidando le intuizioni sull’infinito. Tuttavia, l’infinito può essere problematico in fisica. Nelle equazioni,
spesso indica i limiti di una teoria o di un modello. La rinormalizzazione nella teoria quantistica dei campi mostra come le fisiche e i fisici gestiscano questi “infiniti problematici”, eliminando divergenze per allineare le teorie alle osservazioni sperimentali. Ad esempio, una delle domande più
Gli antichi Greci, come Zenone, affrontarono l’infinito attraverso
paradossi che mettevano in discussione spazio, tempo e movimento, come nel paradosso di Achille e la tartaruga. Aristotele distinse tra infinito potenziale e attuale, influenzando secoli di pensiero e aprendo alla visione dell’infinito come entità non solo reale ma potenzialmente infinita. Nel XVII secolo il calcolo infinitesimale di Newton e Leibniz trasformò l’infinito in uno strumento matematico cruciale per descrivere fenomeni fisici, introducendo concetti di grandezze infinitamente piccole o grandi, che
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*Professore ordinario di Fisica applicata - toschi@med.uniroma2.it
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