parla di infinito in fisica: al loro centro, le equazioni della relatività generale prevedono una singolarità con densità e curvatura infinite. Tuttavia, si pensa che queste singolarità siano artefatti di teorie incomplete, forse risolvibili da una teoria quantistica della gravità. L’infinito ha anche profonde implicazioni filosofiche, toccando temi come causalità, libero arbitrio e natura del tempo. Se il tempo è infinito, quando ha inizio l’universo? Se esistono infinite possibilità, cosa determina la realtà che sperimentiamo? Questi interrogativi sollevano
profonde è se l’universo stesso sia infinito. Secondo il modello cosmologico standard, l’universo potrebbe essere piatto, chiuso o aperto, ciascuno con diverse implicazioni sulla sua infinità. Se è piatto, potrebbe essere infinito nello spazio; tuttavia, poiché possiamo osservare solo una porzione finita dell’universo, la questione rimane aperta. La meccanica quantistica introduce scale di lunghezza e tempo così ridotte che le intuizioni classiche vacillano. Il principio di indeterminazione di Heisenberg implica una “sfocatura” intrinseca nella natura, e la sovrapposizione quantistica suggerisce che una particella possa esistere in
infiniti stati finché non osservata. L’ entaglement quantistico, poi, collega istantaneamente particelle a distanze potenzialmente infinite, sfidando le nozioni di spazio/tempo. Poi ci sono i buchi neri, forse la sfida più grande quando si
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