principale gas serra, sono alleate fondamentali nella lotta contro questi fenomeni. Tuttavia, proprio le piante sono tra gli organismi più vulnerabili ai cambiamenti, poiché, essendo radicate al suolo, non possono spostarsi e devono affrontare ogni forzante ambientale. Gli effetti di questa vulnerabilità sono sempre più evidenti, stravolgendo i cicli biologici che da sempre conosciamo. Un esempio tangibile di queste alterazioni è stato osservato quest’autunno presso l’Orto Botanico del nostro Ateneo: il biancospino ( Crataegus monogyna Jacq. ), che solitamente segue il naturale ciclo stagionale, quest’anno presenta una livrea inedita, combinazione di tre stagioni diverse. Nelle foto delle quattro stagioni potete vedere come dovrebbe apparire normalmente. In primavera con fiori e foglie, in estate con foglie e bacche verdi, in autunno con bacche rosse e in inverno quasi spoglio. La foto scattata all’inizio di ottobre 2024, mostra invece un biancospino che presenta simultaneamente fiori, foglie e bacche rosse, un fenomeno mai visto prima.
Quella che potrebbe sembrare una curiosa e affascinante anomalia botanica è in realtà un segnale preoccupante che ci invita ad agire con urgenza contro il degrado delle risorse naturali e il riscaldamento globale, rischiando altrimenti di compromettere gravemente il futuro della nostra civiltà, che, a ben vedere, non è così “INFINITA”.
35
Made with FlippingBook interactive PDF creator