Fino a questo momento abbiamo richiamato alcuni adempimenti di carattere formale che richiedono il coinvolgimento diretto del privato cittadino o di un soggetto da lui delegato, ma vi sono dei rapporti con il fisco che scandiscono la nostra vita quotidiana e che ci vedono coinvolti seppur quasi involontariamente. Sono adempimenti che incidono nella sfera giuridica privata non tanto dal punto di vista materiale, ma esclusivamente sotto il profilo economico. Non vi viene in mente nulla? Pensate a quando andate a prendere il caffè al bar o a fare la spesa al supermercato. Si tratta di ricorrenti azioni della vita quotidiana che ci vedono coinvolti come consumatori cui viene chiesto di pagare un prezzo per i beni e servizi che si acquistano, ma tale somma è comprensiva dell’imposta sul consumo, meglio nota come IVA.
Una quota parte di questa somma (rappresentata da una percentuale calcolata nella misura del 4, del 10 o del 22 per cento del corrispettivo contrattuale) sarà periodicamente versata dall’esercente al fisco senza alcun altro coinvolgimento da parte del consumatore finale. Di conseguenza, gli adempimenti fiscali scandiscono la nostra vita quotidiana molto più di quanto si possa comunemente credere, con un ritmo incessante e ripetuto. A questo punto andiamo per un attimo a guardare l’altra faccia della medaglia: ma da tutti questi adempimenti fiscali che scandiscono la nostra vita quotidiana otteniamo qualcosa? O meglio, dove finiscono le somme versate a titolo di imposte e/o tasse? Riflettiamo quindi su alcuni dati della spesa pubblica affinché ciascuno possa rendersi conto di far parte in qualche modo di un’orchestra. Delle somme che vengono incassate dall’erario il 21% serve per pagare pensioni e assistenza, il 19% (2,1 miliardi) serve a finanziare la sanità e l’11% serve per saldare gli interessi del debito pubblico. Alle forze armate, alla polizia e alle altre agenzie di sicurezza vengono riconosciuti complessivamente 975 milioni pari all’8,8%. Il ruolo di contribuente è dunque intimamente connesso all’appartenenza ad una collettività che ha delle esigenze di vita che devono essere finanziate. In conclusione, la vita di ogni individuo non è scandita solo da ritmi biologici, intrinseci alla natura umana, ma anche dal ritmo degli obblighi fiscali, forse dall’andamento poco piacevole, ma comunque necessario per coloro che appartengano per nascita o per scelta ad una collettività.
Fonti
13
Made with FlippingBook interactive PDF creator