di Bianca Sulpasso * In apertura
Ritmo. Misura, battito, tempo. Rocci ne ricorda l’affinità con il verbo ῥ έω, scorrere, fluire regolare. Nel fascicolo di questa Newsletter, il ritmo viene fotografato e analizzato in modo suggestivo nelle sue più varie declinazioni, dalla velocità dell’eloquio all’andamento del ritmo degli obblighi fiscali, dal suono (e ritmo) dei numeri a sonno e ritmi cerebrali, dall’urgenza di trovare il “ritmo giusto” nell’avviare una startup, sino alla possibilità di misurare, scomporre, filtrare ogni ritmo, attraverso la matematica. Anche degli Atenei ha un suo ritmo, mai univoco: intrinsecamente soggetta a ritmi alterni – tra espansioni, fluttuazioni e pause – si fonda sulla capacità di armonizzare tempi differenti, costruendo ponti transitabili tra culture, lingue, istituzioni, cercando equilibrio in un costante esercizio di integrazione, inclusione, dialogo, ascolto e rispetto della diversità. l’Internazionalizzazione Da delegata all’Internazionalizzazione, mi piace ricordare la figura di Renato Poggioli (1907-1963) straordinario mediatore culturale, infaticabile costruttore di ponti tra paesi, lingue e culture diverse che, sin da giovanissimo inizia a cimentarsi nell’arduo tentativo di tradurre il “ritmo altrui”.
È il 25 novembre 1928. Poggioli invia una missiva, ad oggi inedita, ad uno dei più importanti poeti russi del tempo, Vjačeslav Ivanov. Emigrato in Italia nel 1924, filosofo, pensatore, traduttore, catalizzatore culturale, Ivanov è un uomo che si muove tra dozzine di lingue e culture: «Illustre maestro, – scrive Poggioli – Le mando la mia traduzione del I° dei suoi “Sonetti Invernali” e le accludo anche la versione letterale ed il testo originale, copiato dall’Antologia che io possiedo. Le sarò grato se mi volesse scrivere le sue impressioni […]».
*Delegata del Rettore all'Internazionalizzazione bianca.sulpasso@uniroma2.it
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