Novità sui trattori e macchine agricole all'Agritechnica 2023.
MECCAGRI www.meccagri.it network SPECIALE
TRATTORI
VIGNETO
FRUTTETO 2020
network sommario
MECCAGRI www.meccagri.it
4 S PECIALE TRATTORI VIGNETO/FRUTTETO Specializzati per ogni esigenza 10 ANTONIO CARRARO Specializzati al quadrato 16 BCS GROUP Volcan Dualsteer® campioni in manovrabilità 20 C ARRARO TRACTORS A ogni vigneto il “suo” trattore 26 CLAAS Nexos, agilità e produttività “su misura” 30 FENDT 200 Vario VFP: evoluzione continua tra i filari 34 J OHN DEERE Serie 5G: l’offerta specialistica del Cervo per raccolti ad alto valore 38 KUBOTA M5001 Narrow: giapponesi superstar anche tra i filari 42 LAMBORGHINI TRATTORI Tecnologie di prima classe rivestite da un ricercato design 46 LANDINI Rex4: evoluzione continua e hi-tech vincente “made in Fabbrico” 52 MASSEY FERGUSON MF 3700: le performance di sempre con più comfort e sicurezza 56 NEW HOLLAND T4 FNV: una solida tradizione spinge a un miglioramento continuo 62 P IERRE TRATTORI P135.80 Xtra-Compact, l’innovativo “fuori dal coro” 64 SAME Frutteto CVT ActiveSteer: con quattro ruote sterzanti tra i filari 70 VALPADANA VP 7085: isodiametrico reversibile a vocazione iperspecialistica 72 VALTRA Serie F: l’esordio degli scandinavi all’insegna del “made in Italy”
Speciale Trattori Vigneto/Frutteto 2020
Supplemento a MECCAGRI NEWSLETTER del 19 giugno 2020
Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 361 del 5 dicembre 2011
Edito da ABM Studio SRL Via di Donna Olimpia 166 00152 Roma info@meccagri.it redazione@meccagri.it
Direttore Responsabile Barbara Mengozzi
Capo Redattore Stefania Capponi
Coordinamento Redazione Simona Pozzi
Connessi ad ogni esigenza
Redazione Andrea Castaldi Floriana Mazzitelli
Nel mondo globale compete solo chi offre soluzioni sempre più avanzate, chi investe quotidianamente nell’innovazione tecnologica, chi sa mettere in connessione
Emanuela Stìfano (Corrispondente da Milano e responsabile Iniziative speciali)
le esigenze del mondo agricolo con gli specialisti della ricerca. Con le nostre macchine scegli di aprire le porte al futuro.
Hanno collaborato Domenico Pessina e Davide Facchinetti DISAA Università di Milano
Grafica e Impaginazione Marina Proietti
©Tutti i diritti riservati: è vietata la riproduzione, anche parziale, dei contenuti degli articoli di questo Speciale.
SPECIALE TRATTORI VIGNETO/FRUTTETO
L’ISODIAMETRICO ANTONIO CARRARO TR 7600 INFINITY
IL CINGOLATO LANDINI TREKKER4-085 F
una distribuzione dei pesi all’incirca del 60 per cento sull’anteriore e del 40 per cento sul posteriore; proprio tale caratteristica rende queste macchine molto stabi- li nella marcia in salita, a rittochino. Peraltro, si tratta di trattori con un rapporto peso/potenza decisamente inferiore agli altri specializzati, quindi con una propen- sione al tiro e al sollevamento decisamente inferiore. All’opposto, grazie ad una stazza decisamente maggiore e ad un’impronta al suolo decisamente superiore degli organi di propulsione, i cingolati garantiscono un’eccel- lente capacità di trazione, una notevole stabilità (gra- zie anche al baricentro basso) e un compattamento del suolo limitato. Questi trattori però hanno un livello di comfort decisamente ridotto e (almeno per i modelli con cingoli in acciaio), velocità limitata a 15 chilometri orari. Inoltre, per la marcia su strada pubblica dovrebbe- ro montare delle soprassuole, la cui applicazione risul- ta essere piuttosto laboriosa, per cui si preferisce quasi sempre trasportarli su rimorchi dedicati o su autocarri. Gli elevati livelli di rumorosità e vibrazioni nei trasfe- rimenti su strada sono stati ridotti con il montaggio dei cingoli in gomma, che oltre a ciò ha permesso l’au- mento a 40 chilometri orari della velocità massima di trasferimento. Peraltro, pur prevedendo spesso l’alternativa dei cingoli in metallo o in gomma, i modelli specializzati manten- gono il cambio nella versione originale , e quindi la velo- cità massima rimane a soli 15 chilometri orari. Va anche sottolineato che il cingolo in gomma è più soggetto ad un rapido deterioramento rispetto a quello in acciaio. Nonostante la forte concorrenza e la particolare orogra- fia del territorio nazionale, la versione classica del trat - tore specializzato (con le ruote posteriori di diametro maggiore rispetto alle anteriori) risulta essere ancora il più venduto, e su di esso si riscontra quindi la maggiore attività di ricerca e sviluppo da parte dei costruttori. Scegliere tra le tre tipologie di modelli disponibili non
configurare, quasi con perfezione “sartoriale”, la mac - china ideale per la propria realtà operativa. ARCHITETTURA I modelli “classici”, simili nella configurazione a quelli da campo aperto, sono i più adatti per le lavorazioni in piano e su terreni leggermente declivi, mentre su pen- dii più accentuati è certamente opportuno lavorare con i cingolati. Di solito, a parità di potenza, i modelli clas- sici hanno una massa intermedia tra gli isodiametrici (più leggeri) e i cingolati (più pesanti). In generale, la disponibilità di maggiore spazio permette l’installazio- ne di un serbatoio del gasolio più capace, che consente quindi una maggiore autonomia operativa. I cosiddetti “isodiametrici”, hanno il motore colloca- to a sbalzo rispetto all’asse anteriore, il che comporta
SPECIALIZZATI PER OGNI ESIGENZA
Quello dei trattori specializzati (da vigneto e frutteto, ma anche per il comparto orto-floro-vivaistico) è un settore nel quale il “made in Italy” ha sempre ricoperto un ruolo da protagonista assoluto. Si tratta di un seg- mento della produzione trattoristica destinato ad im- pieghi molto particolari, che impongono ai progettisti di adottare caratteristiche uniche per gli ingombri, le linee esterne, la postazione di guida e gli impianti idraulici, tutte caratteristiche che fanno distinguere nettamente gli specializzati dai modelli da campo aperto. Per operare proficuamente tra i vigneti e dei frutteti (talvolta con sesti di impianto assai stretti), è evidente caratteristiche uniche in termini di ingombri e linee esterne, per la postazione di guida e l’impianto idraulico. È un segmento della produzione trattoristica destinato ad impieghi molto particolari, che impongono ai progettisti l’adozione di
che la macchine debbano avere un ingombro ridotto, os- sia carreggiate strette (a volte anche di un bel po’ sotto il metro …) e passo ridotto, per assicurare un’adeguata maneggevolezza nelle frequenti manovre a fine filare. Tra l’altro, le richieste in termini di potenza installata sono in costante incremento, mentre un ulteriore impor- tante problema (soprattutto italiano) deriva dalla giacitu - ra di molti frutteti ma soprattutto vigneti, che per motivi sostanzialmente storici (ma anche climatici) sono stati impiantati su terreni con pendenze alquanto elevate. Un’ulteriore peculiarità, unica dei trattori specializza- ti, è relativa alle grandi performance richieste all’im - pianto idraulico, perché sono sempre più numerose le attrezzature per le coltivazioni specializzate azionate idraulicamente in modo esclusivo. Pertanto, diventa importante non solo assicurare un’elevata portata di olio in pressione, ma anche un’ampia disponibilità di distributori (non solo posteriori, ma anche anteriori e ventrali), nonché un’adeguata capacità di raffredda - mento del fluido di servizio. In termini generali, quello dei trattori specializzati è certamente un settore ricco di soluzioni progettua- li molto differenziate tra loro; ciò permette ad ogni azienda viticola, frutticola, orticola o florovivaistica di
IL SUPERCOMPATTO CARRARO COMPACT V 75
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SPECIALE TRATTORI VIGNETO/FRUTTETO è facile, poiché ognuna evidenzia caratteristiche pecu - liari che la rendono più o meno adatta ad operare in determinati frangenti.
MOTORE Per le tre categorie citate, non si registrano particola- ri differenziazioni; in sostanza, nella fascia di potenza intermedia del segmento (orientativamente tra 40 e 90 cavalli) per tutte le architetture i costruttori prevedono propulsori sia a 3 sia a 4 cilindri. Il frazionamento infe- riore caratterizza i modelli a passo corto, a tutto van- taggio della manovrabilità, ma al contempo diminuisce la capacità di trazione per via del minor peso aderente, nonché la stabilità nella marcia in salita. TRASMISSIONE In questo caso, le variabili sono invece parecchie: si parte dalle soluzioni più semplici, di tipo esclusiva- mente meccanico (e talvolta nemmeno sincronizzato) adottate come unica opzione sui cingolati, per passare alle trasmissioni meccaniche completamente sincro- nizzate e poi a quelle che dispongono di due o tre rap- porti sotto carico, per arrivare infine alle trasmissioni a variazione continua, sia di tipo idrostatico classico, sia dotate del più moderno ed efficiente schema con split- power meccanico-idraulico. Sui modelli classici, nella medesima gamma è dispo - nibile la massima versatilità di configurazione, spa - ziando dalle trasmissioni sincronizzate, a quelle con due o tre rapporti in powershift, fino ad arrivare alle ormai comuni trasmissioni CVT. Sugli isodiametrici, le trasmissioni split-power sono apparse solo molto di recente grazie ad Antonio Carraro, mentre quelle
PIERRE TRATTORI P135.80 XTRA-COMPACT CON POSTAZIONE DI GUIDA REVERSIBILE
NEW HOLLAND TK4 CON CINGOLI IN GOMMA SMARTTRAX™
NEW HOLLAND T4.110N CON BLUE CAB™ 4
POSTO DI GUIDA L’abitabilità, il comfort e l’ergonomia del posto di gui- da sono aspetti da considerare attentamente sui trat- tori specializzati, unitamente alla presenza di funzioni automatizzate elettronicamente nella gestione della motrice e delle attrezzature. Tali ausili sono di comu- ne adozione sui modelli ad architettura convenzionale, mentre gli isodiametrici e ancor di più i cingolati sono caratterizzati da allestimenti meno accessoriati. In generale, per tutte le tipologie costruttive sono di- sponibili sia le più semplici versioni “aperte” con sedile di guida direttamente connesso al corpo macchina, sia modelli sui quali l’abitacolo è isolato dalla trasmissio - ne con il montaggio di una piattaforma sospesa su si- lent-block. Peraltro, solo sugli specializzati tradiziona-
li è possibile usufruire al momento di allestimenti con cabina a piattaforma piana. Se è presente un abitacolo chiuso, è ormai un “must” la garanzia di un adeguato livello di pressurizzazione, abbinato con la predispo- sizione al montaggio di filtri a carboni attivi. Peraltro, attualmente non tutti i modelli vengono offerti di serie con cabine già omologate in classe 4, e quindi consi- derati a tutti gli effetti DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) idonei per la protezione nei trattamenti fitosanitari. Per quanto riguarda il livello ergonomico, si rileva che sui trattori isodiametrici, nonché sui cingolati, la di- sposizione dei comandi risulta essere generalmente meno ergonomica rispetto a quella riscontrabile sulle macchine con architettura classica. Molti isodiametri- ci compensano questo svantaggio prevedendo spesso nell’allestimento di serie il posto di guida reversibile, molto utile per l’esecuzione di determinate lavorazio- ni. La guida retroversa sugli specializzati classici non è invece di solito offerta direttamente dai costruttori, può essere approntata su richiesta da alcuni allestitori specializzati, seppur con soluzioni spesso più artigia- nali rispetto a quelle degli isodiametrici. Non risultano ad oggi in commercio trattori cingolati che prevedono la guida retroversa. IMPIANTO IDRAULICO La progressiva diffusione di attrezzature per vigneto e frutteto azionate in modo integrale per via idrauli- ca (falciatrici, potatrici, cimatrici ecc.), talvolta anche fatte lavorare contemporaneamente, ha comportato la necessità di impianti idraulici sempre più sofisticati e performanti, a volte anche al livello dei modelli da pieno campo di alta gamma, completi di joystick per il controllo elettronico dei distributori (spesso temporiz-
idrostatiche sono parimenti offerte in alternativa da diversi costruttori, mentre al momento nessun isodia- metrico offre trasmissioni con rapporti in powershift. Per quanto riguarda l’inversore, la comune versione meccanica (che tutti prevedono) rappresenta di fat - to l’unica opzione possibile sui cingolati; l’inversore idraulico si trova più frequentemente su macchine ad architettura tradizionale, e solo su alcuni modelli iso- diametrici sono montati inversori che sfruttano di fat- to la classica frizione, i freni, e un normale inversore meccanico sincronizzato. I cosiddetti cambi “robotizzati”, hanno di fatto una funzionalità che sotto carico si avvicina a quella degli inversori idraulici, con il vantaggio di mostrare un’effi - cienza superiore.
VALTRA SERIE F CON STRUTTURA DI PROTEZIONE CONTRO IL RIBALTAMENTO (ROPS)
FENDT 200 V VARIO CON TRASMISSIONE A VARIAZIONE CONTINUA
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SPECIALE TRATTORI VIGNETO/FRUTTETO
MASSEY FERGUSON MF 3710 GE CON PORTATA IDRAULICA DI OLTRE 100 LITRI AL MINUTO
modalità, ottenendo raggi di volta ancora più ridotti. In- teressante inoltre la possibilità, offerta ad esempio da Pierre Trattori, di poter irrigidire lo snodo centrale, per migliorare la stabilità in pendenza. In ogni caso, anche alcuni trattori specializzati classici sono stati imple- mentati con soluzioni atte a ridurre il raggio di volta, come il Bi-Speed di Kubota, il SuperSteer di New Hol- land o conformazioni particolari a clessidra del corpo anteriore), o ancora il citato 4WS di Same Deutz-Fahr. ASSE ANTERIORE Per garantire una buona motricità, sui trattori a ruote è importante che l’asse anteriore sia caratterizzato da un’ampia escursione verticale. Le uniche eccezioni al classico schema con asse basculante riguardano l’ado- zione su alcuni isodiametrici di telai incernierati nel- la parte centrale, per permettere all’asse anteriore di oscillare nel piano verticale rispetto a quello posterio- re. Un’importante evoluzione su alcuni modelli classici sono le sospensioni attive, introdotte prima da Fendt e poi perfezionate con un’interessante e inedito schema a ruote indipendenti a quadrilatero articolato di deri-
KUBOTA M5101 NARROW CON BI-SPEED
QUADRICINGOLO ANTONIO CARRARO MACH 4 R
STERZO La massima agilità di manovra è un requisito fondamen - tale per un trattore specializzato. Da questo punto di vi- sta, il cingolato è tuttora imbattibile, dato che facendo girare un cingolo in un senso e l’altro in quello opposto il veicolo può letteralmente ruotare su se stesso. I trattori a ruote classici si avvalgono della collaudata soluzione a ruote anteriori sterzanti (ad eccezione del “4WS” recentemente introdotto da Same Deutz-Fahr, che comprende un asse posteriore anch’esso sterzante). Più complesse sono invece le soluzioni per gli isodiame-
Mach 4 prevede addirittura il montaggio integrale di 4 cingoli in gomma. LA NOVITA: IL PNEUTRAC Il nuovo PneuTrac di Trelleborg rappresenta tra gli organi di propulsione una soluzione alquanto innovativa, che ai vantaggi dello pneumatico radiale (in termini di efficien - za, comfort e manovrabilità) grazie al notevole aumento dell’area di impronta unisce un significativo migliora - mento della trazione, che si avvicina ai valori dei modelli dotati di 4 cingoli in gomma. Per questo il PneuTrac si ri-
zabili). Su alcuni specializzati classici è infatti possibile trovare impianti idraulici da oltre 100 litri al minuto di capacità, equipaggiati con pompe di tipo Load Sen- sing, cioè in grado di movimentare l’olio idraulico solo quando questo è effettivamente richiesto, con impor - tanti vantaggi per i consumi di gasolio. IMPIANTO DI FRENATURA Sul mercato sono ancora presenti, seppur raramen- te, modelli omologati per una velocità massima di 30 chilometri orari, che come tali sono dotati di freni a disco a bagno d’olio sul solo asse posteriore. La gran maggioranza ha però velocità massima di costruzione di 40 chilometri orari, per i quali la legislazione vigen- te impone che i freni agiscano su tutte le 4 ruote. Per soddisfare a tale obbligo, in fase di frenatura su molti modelli è previsto l’inserimento della trazione ante - riore, anche se su alcuni isodiametrici la trazione sul- le 4 ruote è permanente. Peraltro, sono ancora pochi i modelli (tutti di architettura tradizionale) dove sono montati freni su tutte le 4 ruote. Diversa è invece la questione sui trattori cingolati dove, per una velocità massima di 15 chilometri orari, una coppia di semplici freni a nastro (uno per cingolo) è quasi sempre più che sufficiente.
SAME FRUTTETO CVT 115 ACTIVESTEER CON QUATTRO RUOTE STERZANTI
BCS VOLCAN K105 DUALSTEER®
TRELLEBORG PNEUTRAC
vazione automobilistica adottato di recente da Same Deutz-Fahr sulla sua gamma Frutteto.
vela vantaggioso anche nelle applicazioni stradali, poiché rispetto ai 4 cingoli comporta livelli superiori di manovra- bilità, comfort ed economia nei consumi di gasolio. Nel dettaglio, i fianchi adottano la tecnologia “CupWhe - el”, con un esclusivo profilo a omega che permette la massima flessibilità, mentre la tecnologia Progressive - Traction, oltre ad incrementare la capacità la trazione, con i pianetti intercostali esalta la capacità di autopu- litura, ovvero lo scarico del fango che si accumula negli spazi tra una costola e quella adiacente.
trici, dove in alternativa alle ruote anteriori sterzanti è possibile avere un’articolazione centrale, oppure combi- nare entrambe le soluzioni. In quelli articolati, in parti- colare, è presente uno snodo centrale comandato idrau - licamente, che unisce i due corpi macchina che gravano sull’asse anteriore e su quello posteriore. I raggi di volta sono ridotti rispetto a quelli ottenibili con le ruote ster- zanti, ma il posto di guida risulta sacrificato durante le sterzate. Inoltre, in tal caso la stabilità della macchina diminuisce quando si deve curvare in pendenza. In alternativa a ciò, alcuni costruttori, come ad esem- pio BCS (anche per i marchi Pasquali e Ferrari) e Pierre Trattori costruiscono macchine dotate di entrambe le
CINGOLI IN GOMMA INVECE DEGLI PNEUMATICI
Diversi sono i costruttori di trattori a schema classico (già offerti dalla “casa madre”, oppure con speciali alle- stimenti curati da alcuni concessionari) che prevedono il montaggio di una cingolatura in gomma a sviluppo triangolare in sostituzione delle due ruote dell’asse posteriore. Il medesimo schema viene riproposto ad esempio dal gruppo BCS (con lo Sky Jump) e da Anto - nio Carraro (con il Mach 2), ma quest’ultima con il suo
© Domenico Pessina e Davide Facchinetti DISAA - Università di Milano
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ANTONIO CARRARO: SPECIALIZZATI AL QUADRATO ANTONIO CARRARO
SPECIALE TRATTORI VIGNETO/FRUTTETO 2020
TRX 5800
TGF 10900 R, L’AGILITÀ È IL SUO FORTE Nel novero dei sicuri cavalli di battaglia di Antonio Carraro, invece, figura senza dubbio, esponente di pun - ta della nuova serie R dell’impresa di Campodarsego, il compatto trattore sterzante monodirezionale a ruote differenziate TGF 10900 R, motorizzato Kubota da 98 cavalli di potenza. Uno specialista particolarmente stretto e basso – il più basso della categoria nella fascia di potenza dei 100 ca- valli, sottolinea il costruttore – che si distingue quindi per gli ingombri estremamente contenuti associati ad un raggio di sterzata molto stretto, consentito dalle ruote anteriori più piccole, che determina una rimar- chevole precisione di manovra.
16+16 con inversore sincronizzato, il TRX 5800, grazie al passo corto e ad un raggio di sterzata particolarmente stretto, vanta notevoli doti di agilità negli spazi limita- ti e opera senza problemi sulle pendenze, dove il telaio Actio e le quattro ruote motrici garantiscono stabilità e trazione costanti. E, connotato da notevole efficienza e spiccata polivalenza, può portare svariate tipologie di attrezzature, a tiro o a spinta, idonee per arature, tratta- menti, gestione del sottofila del vigneto o per la raccolta della frutta, con il valore aggiunto dell’elevata ergono- mia e della reversibilità di guida che semplificano il la - voro incrementando efficienza e rapidità di esecuzione, in favore di notevoli risparmi in tempo e consumi. DOTAZIONI DI ECCELLENZA Tra le dotazioni di spicco del nuovo TRX 5800, oltre al cruscotto di ultimissima generazione – che visualiz- za sul display, tra l’altro, i giri della PTO, la velocità di avanzamento e le ore di lavoro – va evidenziata la spa- ziosa piattaforma di guida, uniforme e robusta, che isola termicamente e acusticamente l’abitacolo dalla trasmis- sione, assorbendo le vibrazioni e conferendo un ottimo livello di comfort. Da menzionare, in particolare, la pe- daliera sospesa che non presenta nessuna fessura verso il suolo, a garanzia di una efficace protezione dell’opera - tore dall’ingresso della polvere. Il trattore è disponibile anche con cabina corredata di climatizzatore automatico e ricca di optional (sul po- steriore sono stati predisposti anche due pratici pas- saggi per i tubi delle attrezzature) e, sempre a richiesta, può essere fornito con joystick e con sollevamento a sforzo controllato meccanico.
TRX 5800
Pensati per soddisfare con sempre maggiore efficacia un ampio ventaglio di esigenze dell’agricoltura specia- listica e articolati quindi negli ultimi tempi in un cre- scente numero di gamme comprendenti un’ottantina di modelli con molteplici versioni, declinati a loro volta in una dozzina di potenze diverse. L’offerta in continua espansione di Antonio Carraro, sempre all’altezza del suo status di marchio di punta nel panorama dei trattori specializzati, testimonia in- somma l’impegno del costruttore padovano rivolto alla progettazione e alla messa a punto di macchine sempre più innovative, tecnologiche e al passo con i tempi, va- riamente configurate per riuscire ad operare al meglio nei contesti più specifici delle moderne aziende vitivi - nicole e frutticole, mettendo a loro disposizione solu- zioni davvero su misura idonee a fornire a tali realtà le risposte più attuali di cui hanno particolare bisogno.
Un’offerta composita formata da trattori, abituati ai vertici del mercato nel loro segmento, che spazia oggi dai compatti agli iper-specializzati, tanto basici quanto hi-tech, fino alle ultime avanzate novità sul fronte tec - nologico dedicate alle lavorazioni di precisione firmate Antonio Carraro. TRX 5800, IL NUOVO SUPER-COMPATTO DA 50 CAVALLI REVERSIBILE E, partendo dall’ambito dei trattori super-compat- ti della casa veneta, è qui che si segnala il nuovo TRX 5800 da 50 cavalli di potenza, isodiametrico sterzante dotato di guida reversibile e in genere di tutte le prero- gative finora riservate ai modelli di alta gamma di An - tonio Carraro, ideale per vigneti e frutteti, come pure per manutenzione del verde e urbana. Equipaggiato dell’affidabile e brillante trasmissione
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ANTONIO CARRARO
SPECIALE TRATTORI VIGNETO/FRUTTETO 2020
TGF 10900 R
TR 7600 INFINITY
Nato per lavorare nei vigneti e nei frutteti, si rivela sta- bile e maneggevole, in grado di garantire svolte stret- tissime, utili nel rientro tra un filare e l’altro, e perfet - tamente a proprio agio in frutteti “a ypsilon”, vigneti, coltivazioni ribassate, a tendone, serre e nei difficili spazi sotto le chiome, anche in presenza di filari stret - ti o vegetazione fitta, ma risulta altrettanto indicato a garantire trazione e aderenza anche sui terreni declivi. Equipaggiabile a richiesta di sollevatore elettronico, il TGF 10900 R è disponibile con una doppia configu - razione del telaio con due diversi tipi di riduttore per ruote posteriori, maggiorate, da 20 o 24 pollici in base alle esigenze operative e al terreno. DISPONIBILE CON LA CABINA PRESSURIZZATA SUPER-LOW-PROFILE PROTECTOR 100 Ma questo trattore costituisce anche un ottimo esem- pio di quanto un super-compatto possa garantire lo stesso spazio e comfort di guida di un trattore tradizio- nale (disponendo, tra l’altro, di un tunnel centrale to- talmente libero da leve per agevolare l’accesso a bordo e di inversore collocato sulla destra). Altra innovazione importante introdotta sul nuovo TGF 10900 R, poi, è rappresentata dall’ampia offerta idraulica: fino a 5 doppi effetti, una mandata continua regolata da 50 litri al minuto, 2 ritorni e una pompa maggiorata con radiatore dell’olio. Senza dimenticare, tra le prerogative di maggior ri- lievo, la disponibilità della cabina super-low-profile Protector 100 (altezza all’apice: soli 174 centimetri),
contraddistinta dal profilo affusolato funzionale al di - simpegno nella vegetazione, anche la più fitta, senza rischio di danneggiamenti. Due le versioni tra cui sce- gliere: quella basica, certificata in Categoria 1, e quel - la certificata in Categoria 4 per la totale protezione dell’operatore dall’entrata nell’abitacolo di polveri, gas e aerosol durante i trattamenti fitosanitari. Arriviamo così alle più innovative punte di diamante della scuderia Antonio Carraro, risultato di una proget- tazione particolarmente avanzata e dotate di contenuti tecnici esclusivi. Vedi l’ultima evoluzione dei compatti trattori idrostatici reversibili della casa veneta, al top per tecnologia e prestazioni: il TR 7600 Infinity, iso - diametrico a ruote sterzanti che vanta già un palmarès di tutto rispetto (eletto l’anno scorso tra le migliori in- novazioni tecnologiche presentate all’ultima edizione di Enovitis in campo con il premio “Technology Inno- vation Award” e in seguito fregiato anche del ricono- scimento di Novità Tecnica nell’ambito del concorso Novità Tecniche di Agrilevante 2019). TR 7600 INFINITY, IL TECNOLOGICO A RUOTE STERZANTI Mosso da un motore Kohler a quattro cilindri turbo da 75 cavalli di ultima generazione, questo specializzato si mette in luce, grazie al classico esclusivo telaio inte- grale oscillante Actio e ad una carreggiata medio-stret- ta, per le variegate possibilità di impiego – dalle col- tivazioni specialistiche fino alla cura del verde e alla manutenzione civile – risultando ideale anche per le lavorazioni in pendenza verticale o laterale e, per me-
rito del suo affusolato design, si rivela capace di disim- pegnarsi con agilità anche tra i filari più stretti senza pregiudicare la vegetazione. INFINITE GAMME DI VELOCITÀ DI LAVORO Al motore è abbinata la trasmissione ibrida meccani- co-idrostatica con cambio automatico che offre infini - te gamme di velocità di lavoro (da 0,1 a 40 chilometri orari) e consente di lavorare con le stesse velocità nei
due fronti di marcia, disponendo di due gamme mec- caniche (0-15 e 0-40 chilometri orari), ognuna con tre gamme di velocità idrostatiche. Un notevole comfort di lavoro, poi, deriva dal fatto che l’operatore non deve utilizzare la frizione: caratteristica, questa, particolar- mente vantaggiosa nelle attività che richiedono mano- vre e andirivieni in sequenza rapida (utili, ad esempio, nella movimentazione di materiali, o di frutta, tra i fi - lari) o nei movimenti lenti e di precisione e in caso di
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ANTONIO CARRARO
SPECIALE TRATTORI VIGNETO/FRUTTETO 2020
necessità di accelerazioni improvvise. Tutte le funzioni della trasmissione dialogano tra loro tramite tecnolo- gia CAN-BUS. Il quadro è completato dalla possibilità per il TR 7600 Infinity di essere equipaggiato con la cabina Starlight, climatizzabile, luminosa e in grado di offrire una vi- sibilità totale grazie all’ampia finestratura e agli oblò con vista su ruote e attrezzature. Il tutto associato a dimensioni estremamente contenute adeguate all’o- peratività nei più diversificati settori dell’agricoltura specializzata. TONY 10900 TR/SR, CONCEPITI PER LA PRECISION FARMING Pluridecorati per i corposi contenuti tecnici e la loro portata di innovazione anche gli isodiametrici reversi- bili Tony 10900, proposti in versione TR a telaio ster- zante e SR a telaio articolato, azionati da diesel Kubota a quattro cilindri turbo da 98 cavalli ed equipaggiati di trasmissione ibrida meccanico-idrostatica, frutto di un nuovo concept di cambio a variazione continua adot- tato dal marchio, con quattro gamme di velocità robo- tizzate a controllo elettronico, inseribili da fermo o in movimento. Si tratta di isodiametrici particolarmente dinamici e versatili, concepiti in vista dell’agricoltura di preci- sione e dotati di un passo corto e di un raggio di vol- ta decisamente contenuto. La versione articolata SR (carreggiata minima: 1.060 millimetri), in particolare, è caratterizzata da una sterzata molto stretta, tale da consentire un disimpegno agile tra i filari e grande pre - cisione negli andirivieni, con semplificazione degli in -
TONY 10900 SR
MACH 4 R
terventi anche negli spazi più angusti, nei fondi scon- nessi e in pendenza.
prio lavoro in ogni sua fase, ottimizzando il risultato e semplificando le procedure, anche grazie all’assenza di necessità di utilizzo della frizione. Particolarmente adatti ad una serie di operazioni – come semine, concimazioni, diserbi, trattamenti con fitosanitari nei frutteti, cimatura, sfogliatura e spollo - natura della vite – in cui la velocità costante assicura un risultato omogeneo, evitando sprechi di prodotti chimici o di tempo ed esaltando il lavoro finito, i com - patti Tony 10900 sono disponibili su richiesta con cabi- na pressurizzata AIR, omologata Fops e Rops e provvi- sta anche di certificazione di categoria 4 che garantisce l’isolamento dell’operatore da inalazioni nocive di pol- veri, aerosol e vapori. MACH 4 R, PERFETTAMENTE A SUO AGIO IN CONDIZIONI ESTREME Sempre sugli allori, infine, ai vertici della gamma An - tonio Carraro per livello di prestazioni, design e sin- golarità di concept, Mach 4 R, quadricingolo articolato reversibile dotato di propulsore Kubota a quattro cilin- dri e sedici valvole raffreddato ad acqua da 98 cavalli e munito di omologazione stradale fino a 40 chilometri orari. “Muscoloso” nella struttura ma contraddistinto da grande agilità e maneggevolezza, questo trattore con- sente l’esecuzione semplice e sicura di manovre com- plesse tra gli interfilari, assicurando trazione ed ade - renza costanti anche in condizioni estreme e situazioni inaccessibili per un mezzo gommato (terreni fangosi
TRASMISSIONE IDROSTATICA GESTITA DA SOFTWARE
Quanto alla prerogativa clou di questi modelli, la loro sofisticata trasmissione a tecnologia SIM (Shift in mo - tion), a gestirla è il software ITAC (Intelligent tractor AC) che permette all’operatore di personalizzare il pro-
TONY 10900 TR
MACH 4 R
o scivolosi, pendenze o contropendenze accentuate). Il sistema di cingoli in gomma, per di più, minimizza davvero il compattamento del suolo. Oltre a garantire un livello di comfort decisamente su- periore a quanto di norma offerto dai cingolati tradi- zionali ed una ampia scelta di optional, il Mach 4 R è disponibile su richiesta con la cabina AIR, pressurizza- ta e certificata in categoria 1 o 4 per la massima tutela dell’operatore.
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SPECIALE TRATTORI VIGNETO/FRUTTETO 2020
er® si rivela molto semplice: il conducente deve solo azionare il volante, dal momento che il controllo della proporzionalità di inserimento dei due dispositivi (che agiscono come detto in contemporanea) è garan- tito dal circuito idraulico – che interviene sui cilindri di sterzo dell’articolazione centrale e su quelli delle ruote anteriori – e da uno specifico sistema di collega - mento meccanico di sincronizzazione, deputato ad assicurare la sincronia e la progressività dello sterzo. I due cilindri idraulici nell’articolazione centrale, inoltre, ne aumentano sia la potenza di sterzata con elevata precisione alle ridottissime velocità (anche in presenza di elevati carichi sugli assi) sia la direziona- lità e la stabilità durante i trasferimenti su strada ad alte velocità.
a ruote sterzanti con tutta la maneggevolezza e le otti- me prestazioni in curva elargite dai modelli con artico- lazione centrale, e ottenendo raggi di volta particolar- mente ridotti rispetto alla norma degli isodiametrici. Dal punto di vista operativo, poi, il sistema Dualste-
VOLCAN DUALSTEER® CAMPIONI IN MANOVRABILITÀ
Innovativi contenuti esclusivi abbinati a soluzioni tec- niche premium, che si traducono in indubbi attributi di versatilità, funzionalità e comfort operativo. Ed in più design elegante e dimensioni estremamente contenu- te, che ben si conciliano però con elevate prestazioni e dotazioni di livello superiore capaci di soddisfare al meglio le richieste espresse da un mercato esigente e in continua evoluzione. Tutto questo, in sintesi, identi- fica i trattori specializzati di punta di casa BCS, i Volcan K105 e Volcan L80, espressione ottimale dei tre cardini della filosofia costruttiva del gruppo lombardo, vale a dire avanzata tecnologia “made in BCS”, alta efficienza produttiva e rispetto per l’ambiente. Derivati da una progredita progettazione e in grado di offrire molto anche in termini di elettronica estrema- mente avanzata e di sicurezza per l’operatore, i versa- tili Volcan – ideali tanto per l’impiego in vigneti e frut - teti quanto nelle operazioni in serra e in aziende
agricole montane, come pure nella manutenzione degli spazi adibiti a verde e delle municipalità – vengono proposti dalla holding di Abbiategrasso in molteplici versioni (sia tradizionale sia isodiametrica, con o senza guida reversibile e così via). DOPPIO SISTEMA DI STERZO BREVETTATO Tra queste spicca, per unicità sul mercato e superiori requisiti di agilità di manovra, la versione Dualsteer®, munita dell’esclusivo doppio sistema di sterzo Dual- steer® (brevetto BCS), che unisce lo snodo centrale del telaio allo sterzo delle ruote anteriori: viene così con- sentito un angolo di sterzata complessivo reale di 70 gradi – con la percentuale di sterzo più alta alle ruote dell’asse anteriore, onde garantire maggiore direziona- lità – fornendo il vantaggio, grazie alla gestione auto- matica e contemporanea di articolazione centrale e avantreno, di coniugare la stabilità tipica delle versioni
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UNA SOLA MANOVRA PER ENTRARE E USCIRE DAI FILARI Il risultato è il fatto che, va ribadito, i modelli Volcan Dualsteer® possono vantare un raggio di sterzata minimo (con ruote 280/70R18) estremamente contenuto rispetto alla norma degli isodiametrici, pari a soli 2.200 millimetri – contro i 3.240 millimetri delle varianti a ruote sterzanti e i 2.700 millimetri di quelle ad articolazione centrale – che determina una maneggevolezza assolutamente ri- marchevole. Un simile raggio di volta, infatti, permette di entrare ed uscire dai filari con una sola manovra, ottenen - do evidenti risparmi di tempo ed incrementi della produt- tività, oltre che maggiore comfort operativo e minore danneggiamento del terreno. Il tutto rende i Volcan Dual - steer® specialisti capaci di esprimersi al meglio non sol- tanto in vigneti e frutteti con interfila stretto, ma anche all’interno di serre e vivai, nonché negli impieghi di ma- nutenzione invernale e degli spazi adibiti a verde nell’am- bito delle municipalità e comunque laddove è fondamen- tale disporre di un trattore che sappia muoversi agilmente anche in spazi angusti. Senza dimenticare che le spiccate doti di sterzata pro- prie di questi trattori specializzati mostrano tutta la loro efficacia ed utilità anche sulle forti pendenze o sui fondi sconnessi grazie soprattutto all’esclusivo te- laio oscillante OS-Frame – uno dei classici punti di forza dei trattori del gruppo BCS – con uno snodo po- sto nella parte centrale del trattore che consente all’avantreno una oscillazione fino a 15 gradi rispetto al retrotreno, stabilizzando l’assetto sui terreni decli- vi o dissestati, garantendo la massima trazione delle quattro ruote sempre aderenti al suolo. Sui pendii più accentuati, quindi, questi isodiametrici, con la loro superiore stabilità correlata alla maggiore capacità di adattamento alla conformazione del terreno, risulta- no ancora più ricchi di vantaggi persino dei trattori cingolati, anche perché sono in grado di minimizzare il compattamento del suolo, normalmente “arato”
ELEVATI STANDARD DI COMFORT E SICUREZZA
Ma uno dei maggiori tratti distintivi dei Volcan Dual - steer® sta nel comfort operativo che questi specializ- zati riescono ad offrire per merito della loro piattafor- ma sospesa su silent-block, che attutisce vibrazioni e rumore a tutto vantaggio della comodità della posta- zione di guida, ai vertici della categoria in termini di attenzione riservata all’operatore, con comandi collo- cati in maniera ergonomica e facilmente azionabili, anche in configurazione retroversa. Pochi secondi sono infatti sufficienti per ruotare di 180 gradi il modulo di guida (sedile, volante, cruscotto e pedali), così da poter lavorare con l’attrezzatura posta frontalmente, con- trollando costantemente e con estrema precisione le operazioni, in favore del comfort e della sicurezza. Sono disponibili a richiesta, poi, cabine omologate, in- sonorizzate e dotate di aria condizionata e riscalda- mento, a garanzia di una piacevole vivibilità interna. Come la cabina in variante Comfort, proposta in opzio- ne rispetto all’arco di protezione abbattibile e realizza- ta con struttura conica a quattro montanti. Pensata per operare al meglio tra i filari stretti, ricchi di vegetazio - ne e in forte pendenza e progettata quindi con profili affusolati al fine di proteggere l’ambiente in cui il trat - tore si trova ad operare, è allestita con interni curati su piattaforma completamente indipendente dal telaio della macchina. Perfettamente climatizzata, la cabina Comfort dispone inoltre di ampi cristalli, portiere vetrate e tettuccio pa- noramico in modo da garantire al conducente una vi- suale ottimale su attrezzo e carreggiata anche con po- stazione di guida retroversa.
dalle lame e dai ramponi dei cingoli durante le mano- vre di fine capezzagna. UN CONCENTRATO DI TECNOLOGIE ESCLUSIVE Altra prerogativa vincente dei Volcan Dualsteer® la si ritrova sotto i cofani, dove il Volcan K105 alloggia il brillante propulsore common rail Kubota V3800
CR-TE4 a quattro cilindri da 3.769 centimetri cubi di cilindrata, a gestione elettronica, da 98 cavalli di po - tenza massima. A muovere il Volcan L80 è invece il prestante quattro cilindri Kohler KDI 2504 TCR a 16 valvole da 2.482 centimetri cubi di cilindrata, turbo intercooler e provvisto di iniezione diretta common rail, da 75 cavalli di potenza massima, anch’esso do- tato di moderno sistema di regolazione elettronica del regime, con una gamma di funzioni che prevede anche la memorizzazione e il richiamo della velocità impostata. Sempre in tema di esclusiva concezione costruttiva, inoltre, motore e frizione sono collegati da un solo al- bero di trasmissione che, attraverso un unico giunto cardanico, trasmette il moto sia al cambio sia alla presa di forza indipendente a due velocità, in modo da garan- tire il massimo rendimento meccanico abbinato ai maggiori angoli di sterzata. Ulteriore premiata esclusiva di casa BCS, poi, è rappre- sentata dall’inversore elettroidraulico a gestione elet- tronica EasyDrive® che può equipaggiare la trasmis- sione e che, grazie al suo controllo dinamico dei freni, garantisce un’inversione di marcia con una decelera- zione preimpostata, alla quale si associa il massimo comfort operativo, dal momento che la pratica leva dell’inversore, ergonomicamente posizionata alla sini- stra del volante, permette di invertire la direzione di marcia senza togliere le mani dal volante stesso e sen- za usare il pedale della frizione, mantenendo sempre il controllo totale della macchina.
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A OGNI VIGNETO IL “SUO”TRATTORE CARRARO TRACTORS
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le, abbinato al sensore angolare di sterzata, consente svolte di fine filare sempre più strette.
cube IIIB di casa Carraro Tractors, costantemente ampliata e aggiornata nel tempo alzando sempre più l’asticella delle performance, del comfort e della sem- plicità d’impiego. Una gamma, derivata da un proget - to altamente innovativo sia nel contenuto tecnologico sia nel design, che risulta particolarmente eclettica fin dalla attuale ricca disponibilità di configurazioni (ben 99) e di specifiche. Sei le versioni principali, – Frutteto, Frutteto Largo, Frutteto Basso, Vigneto, Vigneto Largo e Vigneto Largo Basso – con motorizzazioni comprese tra i 75 e i 105 cavalli e larghezze che vanno da un minimo fuori tutto di un metro sulla versione Vigneto fino a 2,40 metri sul Frutteto Largo indicato per colture collinari, fienagio - ne o altre applicazioni. Versioni declinate per giunta in una ampia serie di varianti che contempla diverse lun- ghezze degli assali, possibilità di scelta fra allestimen - to con cabina o con piattaforma con arco di protezione anteriore abbattibile, differenti trasmissioni e, come detto, sempre più ricco assortimento di optional che spazia dai distributori elettroidraulici all’innesto au- tomatico a frizione delle quattro ruote motrici, il qua-
TRASMISSIONI E ASSALI MADE BY CARRARO
Equipaggiata con assali e trasmissioni progettate e rea- lizzate dalla casa madre Carraro, l’ultima generazione degli Agricube è mossa da motori FPT F34 a quattro ci - lindri e otto valvole, da 3.400 centimetri cubi di cilin - drata, con turbocompressore, intercooler ed iniezione common-rail a gestione elettronica. Motori conformi allo Stage IIIB/Tier 4 interim mediante un sistema di trattamento – che vede la compresenza di ricircolo dei gas di scarico raffreddati (EGR), filtro catalizzatore (DOC) e filtro antiparticolato (DPF) – in grado di esalta - re brillantezza e performance del motore, posizionato fuori cofano e dal design completamente integrato nel veicolo, così da mantenere inalterate le caratteristiche di compattezza ed elevato comfort operativo che hanno decretato il successo di mercato della gamma Agricube, privilegiando in modo particolare la visibilità dal posto di guida, sia nelle versioni cabinate sia in quelle roll bar.
AGRICUBE VL 115
Sempre all’altezza della sua reputazione di casa co- struttrice di primo piano nel segmento dei trattori speciali divenuta un indiscutibile punto di riferimento per i professionisti delle colture specializzate, Carraro Tractors è da decenni in continua esplorazione di que- sto settore, arricchendo via via sempre più la sua offer- ta ad altissima vocazione specialistica di nuovi modelli e nuove opzioni. Una riprova, questa, dell’attenzione prestata dall’azien- da di Rovigo alle varie fasi di lavorazione e alle differenti tipologie di terreni e di impianti, allo scopo di garantire macchine davvero in sintonia con le specifiche esigen - ze operative all’interno di vigne e frutteti, in termini di dimensioni, geometrie, larghezze di lavoro tra i filari, al -
tezza del trattore per le lavorazioni sotto pergola o chio- ma, come pure di configurabilità degli allestimenti e af - fidabilità delle prestazioni. Macchine, insomma, capaci di garantire le migliori risposte a fronte delle diversifica - te condizioni in cui si sviluppa l’agricoltura specialisti- ca, dalla pianura alla collina, dagli impianti a spalliera e a tendone fino a quelli a pergola, insediati per giunta su terreni di variabile consistenza.
LA SERIE AGRICUBE: SEI VERSIONI E TANTE VARIANTI PER UNA CONFIGURABILITÀ MOLTO SPINTA
Ne fa fede, innanzitutto, superspecializzata ed espres- samente dedicata all’impiego tra i filari, la serie Agri -
AGRICUBE V 105
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CARRARO TRACTORS
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Da segnalare il controllo elettronico, con possibilità di settare due regimi di lavoro del motore, impostabili e richiamabili con la semplice pressione di un pulsan- te: una funzione molto utile in caso di operazioni ri- correnti. Il propulsore FPT, in grado di assicurare una migliore distribuzione e ottimizzazione delle curve di coppia e potenza con un incremento delle stesse, opera in sinergia con due versioni di trasmissione a marchio Carraro. Si parte da un cambio meccanico a quattro rapporti sincronizzati per le marce e tre gam- me (lento-medio-veloce) per un totale di 24 marce in avanti ed altrettante in retro con hi-lo meccanico e inversore meccanico, mentre la versione più per- formante consiste in un cambio meccanico a quattro rapporti sincronizzati per le marce e tre gamme per complessivi 24 rapporti in avanti e 12 in retro con hi- lo e inversore elettroidraulici (per le versioni Frutteto, Vigneto e Vigneto Largo è disponibile anche l’opzione 24 marce avanti e 24 in retro con hi-lo idraulico e in - versore meccanico). Prestazioni di alto livello, in termini di agevole impie - go e di ottimale rendimento delle attrezzature per i trattamenti e le lavorazioni tra i filari, vengono garan - tite poi dall’idraulica, che prevede diverse possibilità di personalizzazione ed è basata su due pompe indipen- denti con portata massima di 97 litri al minuto (67+30) o, in opzione, su una tripla pompa che eleva la portata fino a 127 litri al minuto complessivi. Proposti inoltre, nell’allestimento top, fino a quattro distributori elet - troidraulici configurabili, controllati tramite joystick proporzionale (disponibili ventralmente poi quattro o sei prese rapide con scarico libero) e la gestione elet- tronica del sollevatore posteriore. IMPIANTO IDRAULICO: ELEVATE PERFORMANCE CON DIVERSE POSSIBILITÀ DI PERSONALIZZAZIONE Un’ampia e articolata famiglia di specialisti dunque, l’Agricube IIIB, popolata da modelli che si sono rivelati realmente capaci di adattarsi alle specifiche esigenze di impiego in vigneti e frutteti, anche perché concepi- ti e sviluppati in collaborazione tra l’ingegneria Car- raro Tractors e la propria rete di vendita, molto attiva nell’ascolto e nella condivisione delle effettive neces- sità degli utilizzatori finali.
aziendale che mira ad offrire all’utilizzatore finale l’al - lestimento più adatto alle singole esigenze.
SPECIALIZZAZIONE ABBINATA A GRANDE POLIVALENZA
Altre macchina clou della famiglia di specialisti del brand “Carraro Tre Cavallini”, poi, il modello F (Frut - teto), proposto anche con cabina da 1.200 millimetri: un tradizionale trattore da frutteto altamente versatile che, in virtù della propria compattezza e stabilità, ben si presta ad essere utilizzato anche per lavori aziendali, di movimentazione e di trasporto. E il valente Frutteto Basso (FB), best seller di Carraro Tractors, destinato a soddisfare le richieste di chi ope- ra in vigneti a tendone, serre, pergole, noccioleti, oli- veti, aranceti e, in genere, nelle coltivazioni con alberi bassi (laddove le dimensioni sono determinanti ma vanno tenuti nel giusto conto anche peso e potenza della macchina). Il compatto Agricube Frutteto Basso risulta infatti partner ideale di una agricoltura sempre più specializzata grazie al peso (2.600 chilogrammi) e al suo assetto ribassato abbinato ad una larghezza fuori tutto perfetta per le esigenze specialistiche. Basti citare le dimensioni: un’altezza massima del cofano di soli 1.300 millimetri, 230 millimetri di luce libera dal suolo, una lunghezza fuori tutto di circa 3.800 mil - limetri ed una larghezza fuori tutto che va da 1.500 millimetri ad un massimo (con la ruota 440/65R24) di 2.000 millimetri.
AGRICUBE VLB 105 con cabina Pergola
gneto, per procedere con il potente, affidabile e com - patto modello a profilo ribassato Vigneto Largo Basso (VLB), dedicato alle lavorazioni sotto tendone o in per -
gola agevolate dalle performance di questo trattore a quattro ruote motrici: un modello che si caratterizza per l’assale anteriore a firma Carraro largo 1.155 mil - limetri, potendo così vantare un fuori tutto minimo di 1.350 millimetri (sia con le ruote da 20 pollici sia con quelle da 24 pollici), e proposto anche in allestimento con cabina “Pergola”, studiata per migliorare il comfort dell’operatore. Condizionata e riscaldata di serie, que- sta cabina garantisce infatti un’ampia visibilità grazie al vetro anteriore a doppia bombatura accoppiato ai montanti curvati, in favore di un facile e privo di danni passaggio tra la vegetazione. Destinato invece in particolare all’impiego nei frutteti e nei vigneti a spalliera ad alta densità, il modello Vi - gneto Largo (VL) si segnala, oltre che per la potenza, per una larghezza fuori tutto inferiore a 1.400 milli - metri e per la confortevole cabina riscaldata/condizio- nata, in grado di offrire ottima visibilità ed ergonomia interna, con una larghezza abitacolo pari a 1.010 mil- limetri (idonea a permetterne il passaggio entro i fi - lari senza danno per la vegetazione). Equipaggiato di sollevatore e distributori a comando elettroidraulico, ed anche facile da manovrare ed estremamente agile nella sterzata, questo modello, come vale per il resto della famiglia Agricube, può essere provvisto di tutti gli accessori opzionali della casa costruttrice, configu - rabili al momento dell’ordine, in linea con la filosofia
AGRICUBE FRUTTETO F115
VIGNETO LARGO BASSO, ANCHE IN ALLESTIMENTO CON CABINA “PERGOLA”: PIÙ COMPATTEZZA E COMFORT
Ad iniziare dalla versione più stretta dell’intera gam - ma particolarmente adatta ai vigneti collinari, la Vi-
AGRICUBE FRUTTETO BASSO FB115
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