SPECIALE TRATTORI VIGNETO/FRUTTETO
MASSEY FERGUSON MF 3710 GE CON PORTATA IDRAULICA DI OLTRE 100 LITRI AL MINUTO
modalità, ottenendo raggi di volta ancora più ridotti. In- teressante inoltre la possibilità, offerta ad esempio da Pierre Trattori, di poter irrigidire lo snodo centrale, per migliorare la stabilità in pendenza. In ogni caso, anche alcuni trattori specializzati classici sono stati imple- mentati con soluzioni atte a ridurre il raggio di volta, come il Bi-Speed di Kubota, il SuperSteer di New Hol- land o conformazioni particolari a clessidra del corpo anteriore), o ancora il citato 4WS di Same Deutz-Fahr. ASSE ANTERIORE Per garantire una buona motricità, sui trattori a ruote è importante che l’asse anteriore sia caratterizzato da un’ampia escursione verticale. Le uniche eccezioni al classico schema con asse basculante riguardano l’ado- zione su alcuni isodiametrici di telai incernierati nel- la parte centrale, per permettere all’asse anteriore di oscillare nel piano verticale rispetto a quello posterio- re. Un’importante evoluzione su alcuni modelli classici sono le sospensioni attive, introdotte prima da Fendt e poi perfezionate con un’interessante e inedito schema a ruote indipendenti a quadrilatero articolato di deri-
KUBOTA M5101 NARROW CON BI-SPEED
QUADRICINGOLO ANTONIO CARRARO MACH 4 R
STERZO La massima agilità di manovra è un requisito fondamen - tale per un trattore specializzato. Da questo punto di vi- sta, il cingolato è tuttora imbattibile, dato che facendo girare un cingolo in un senso e l’altro in quello opposto il veicolo può letteralmente ruotare su se stesso. I trattori a ruote classici si avvalgono della collaudata soluzione a ruote anteriori sterzanti (ad eccezione del “4WS” recentemente introdotto da Same Deutz-Fahr, che comprende un asse posteriore anch’esso sterzante). Più complesse sono invece le soluzioni per gli isodiame-
Mach 4 prevede addirittura il montaggio integrale di 4 cingoli in gomma. LA NOVITA: IL PNEUTRAC Il nuovo PneuTrac di Trelleborg rappresenta tra gli organi di propulsione una soluzione alquanto innovativa, che ai vantaggi dello pneumatico radiale (in termini di efficien - za, comfort e manovrabilità) grazie al notevole aumento dell’area di impronta unisce un significativo migliora - mento della trazione, che si avvicina ai valori dei modelli dotati di 4 cingoli in gomma. Per questo il PneuTrac si ri-
zabili). Su alcuni specializzati classici è infatti possibile trovare impianti idraulici da oltre 100 litri al minuto di capacità, equipaggiati con pompe di tipo Load Sen- sing, cioè in grado di movimentare l’olio idraulico solo quando questo è effettivamente richiesto, con impor - tanti vantaggi per i consumi di gasolio. IMPIANTO DI FRENATURA Sul mercato sono ancora presenti, seppur raramen- te, modelli omologati per una velocità massima di 30 chilometri orari, che come tali sono dotati di freni a disco a bagno d’olio sul solo asse posteriore. La gran maggioranza ha però velocità massima di costruzione di 40 chilometri orari, per i quali la legislazione vigen- te impone che i freni agiscano su tutte le 4 ruote. Per soddisfare a tale obbligo, in fase di frenatura su molti modelli è previsto l’inserimento della trazione ante - riore, anche se su alcuni isodiametrici la trazione sul- le 4 ruote è permanente. Peraltro, sono ancora pochi i modelli (tutti di architettura tradizionale) dove sono montati freni su tutte le 4 ruote. Diversa è invece la questione sui trattori cingolati dove, per una velocità massima di 15 chilometri orari, una coppia di semplici freni a nastro (uno per cingolo) è quasi sempre più che sufficiente.
SAME FRUTTETO CVT 115 ACTIVESTEER CON QUATTRO RUOTE STERZANTI
BCS VOLCAN K105 DUALSTEER®
TRELLEBORG PNEUTRAC
vazione automobilistica adottato di recente da Same Deutz-Fahr sulla sua gamma Frutteto.
vela vantaggioso anche nelle applicazioni stradali, poiché rispetto ai 4 cingoli comporta livelli superiori di manovra- bilità, comfort ed economia nei consumi di gasolio. Nel dettaglio, i fianchi adottano la tecnologia “CupWhe - el”, con un esclusivo profilo a omega che permette la massima flessibilità, mentre la tecnologia Progressive - Traction, oltre ad incrementare la capacità la trazione, con i pianetti intercostali esalta la capacità di autopu- litura, ovvero lo scarico del fango che si accumula negli spazi tra una costola e quella adiacente.
trici, dove in alternativa alle ruote anteriori sterzanti è possibile avere un’articolazione centrale, oppure combi- nare entrambe le soluzioni. In quelli articolati, in parti- colare, è presente uno snodo centrale comandato idrau - licamente, che unisce i due corpi macchina che gravano sull’asse anteriore e su quello posteriore. I raggi di volta sono ridotti rispetto a quelli ottenibili con le ruote ster- zanti, ma il posto di guida risulta sacrificato durante le sterzate. Inoltre, in tal caso la stabilità della macchina diminuisce quando si deve curvare in pendenza. In alternativa a ciò, alcuni costruttori, come ad esem- pio BCS (anche per i marchi Pasquali e Ferrari) e Pierre Trattori costruiscono macchine dotate di entrambe le
CINGOLI IN GOMMA INVECE DEGLI PNEUMATICI
Diversi sono i costruttori di trattori a schema classico (già offerti dalla “casa madre”, oppure con speciali alle- stimenti curati da alcuni concessionari) che prevedono il montaggio di una cingolatura in gomma a sviluppo triangolare in sostituzione delle due ruote dell’asse posteriore. Il medesimo schema viene riproposto ad esempio dal gruppo BCS (con lo Sky Jump) e da Anto - nio Carraro (con il Mach 2), ma quest’ultima con il suo
© Domenico Pessina e Davide Facchinetti DISAA - Università di Milano
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meccagri network
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