GrooveBack Magazine 004

Le dodici tracce del sampler offerto in questo numero ai nostri lettori permettono di fare la conoscenza con questa label indipendente e del suo studio di registrazione, il Nightingale Studios, situato nei pressi di Roma, nati grazie alla passione visionaria e alla competenza di Lorenzo Vella, il quale crede in un’unica missione, quella di restituire la musica all’ascolto grazie a una filosofia squisitamente analogica. Il nostro CD: alla scoperta di una casa discografica audiofila, la Birdbox Records di Andrea Bedetti Il sampler messo a disposizione dei nostri lettori in questo numero è anche l’occasione per scoprire e conoscere meglio un’etichetta indipendente italiana, la Birdbox Records, che è nata da un’idea (ma sarebbe meglio scrivere da un sogno… ) di Lorenzo Vella (del quale si può leggere, in questo stesso numero, la sua intervista), un imprenditore tenace e visionario che con la sua label ha una missione ben precisa, quella di riportare la musica al massimo godimento di ascolto attraverso la creazione e la stampa di dischi in vinile in nome della più pura audiofilia. Così, in un’epoca dominata dalla freddezza digitale, Birdbox Records ha deciso di andare risolutamente controcorrente esaltando esclusivamente la dimensione analogica che prende avvio già in fase di presa del suono con sofisticati registratori a nastro capaci di catturare l’anima della musica, perfino preservandone le imperfezioni che la rendono unica e autentica. In questo

parte di sei distinti album che appartengono al catalogo della casa discografica di Palombara Sabina, in provincia di Roma. Il primo gruppo di brani sono tratti dall’album 10/5 di Alessandro Bianchini, un vibrafonista e virtuoso della marimba, che vede la collaborazione di Simone Brilli alla batteria e di Marco Micheli al contrabbasso, con la presenza della voce di Beatrice Sberna per una traccia. Questo lavoro è un tipico crossover , il risultato di una contaminazione tra generi e stili diversi, che riflette la formazione musicale del trentino Alessandro Bianchini, un musicista che proviene dalla musica classica, che lo ha visto collaborare con alcune prestigiose compagini orchestrali per poi approdare a una visione squisitamente jazz. Da qui, una ricerca formale e contenutistica del suono che si riflette nella dinamica, a dir poco maniacale, con la quale sono impregnati tutti i brani del disco. Inoltre, come ricorda lo stesso Bianchini, di fondamentale importanza è stata la scelta timbrica delle bacchette che sono state scelte a seconda del brano, con l’idea di mettere insieme vibrafono e marimba, in modo da conferire un sound rigorosamente jazz. Così, i primi due brani della tracklist presentano proprio altrettanti pezzi di 10/5 , ossia Invitation e Bud Powell , due classici del jazz americano riarrangiati ad hoc da Bianchini, mentre gli altri cinque brani del suo disco sono farina del sacco dello stesso artista trentino. Invitation è una canzone di Bronisław Kaper, con testo di Paul Francis Webster, originariamente apparsa nel film L’indossatrice di George Cukor. La scelta di arrangiare questo celebre pezzo è nato dal desiderio di includere elementi ritmici e timbrici di un caposaldo del repertorio bop risalente all’inizio degli anni Cinquanta. Così, l’arrangiamento proposto da Bianchini incoraggia l’esplorazione musicale e conferisce spontaneità all’improvvisazione e all’interazione tra i musicisti del trio. Bud Powell è un classico di Chick Corea pubblicato in un album interamente dedicato al grande pianista scomparso prematuramente, intitolato Remember Bud Powell , e appartiene al tipico linguaggio bebop .

I due brani che seguono nel sampler sono quelli che appartengono all’album Anamorfosi di Umberto Fiorentino & Claudio Quartarone, esattamente Out of Nowhere e In a Sentimental Mood . Come si evince dalle note di presentazione, questo disco è stato “catturato nell’anima calda dell’analogico e preservato nella nitidezza del digitale. Questo album è un viaggio sensoriale unico, dove l’autenticità del suono analogico incontra la precisione della registrazione a 192 kHz/24 bit grazie al convertitore Metric Halo ULN8 3D. Il tocco finale, interamente analogico, con una suite

modo, ogni sfumatura, ogni respiro, ogni vibrazione vengono immortalati su nastro e restituiti mediante la magia del vinile, i cui solchi vengono riempiti con le preziose informazioni sonore, tutte dedicate a un raffinato e coinvolgente jazz. Per avere un’idea della qualità e della “filosofia” di questa etichetta discografica, il cui studio di registrazione, il Nightingale Studios, è anche a disposizione di altri artisti desiderosi di ottenere un suono riprodotto il più “puro” e “autentico” possibile, proponiamo dunque in questo numero questo sampler che contiene una tracklist con dodici tracce che fanno

di outboard a valvole d’eccellenza, dona a questo disco una profondità e un’emozione senza pari”. Per ciò che riguarda gli strumenti, il romano Umberto Fiorentino ha

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