Girolamo Frescobaldi, il “faro musicale” di Roberto Loreggian Frutto di lunghi anni di studio, di ricerca e di affinamento, il cofanetto della Brilliant Classics che racchiude in quindici CD tutta la produzione per clavicembalo e per organo del grande compositore ferrarese, trova nel tastierista veneto il suo interprete ideale. Ci sono interpreti che nel loro percorso artistico trovano dei compositori che divengono dei veri e propri “fari” dei quali non possono più fare a meno, compositori nei quali questi esecutori trovano una precisa identificazione estetica e musicale. Sicuramente, per Roberto Loreggian l’opera compositiva di Girolamo Frescobaldi rappresenta orami da diverso tempo un “faro” perennemente illuminato. Lo dimostra l’entusiasmante work in progress che il clavicembalista e organista veneto ha intrapreso nel 2007, quando ha deciso di registrare ogni opera pubblicata dal sommo compositore ferrarese, con un primo traguardo raggiunto quattro anni più tardi sotto forma di un primo cofanetto pubblicato dalla Brilliant Classics, contenente undici CD, con il titolo di Frescobaldi Edition , che ben presto ha ottenuto lo status di punto di riferimento irrinunciabile per tutti colori che si volevano avvicinare e conoscere l’universo musicale frescobaldiano. Dopo questa prima tappa, nel 2022 Loreggian, sempre per la medesima etichetta discografica olandese, ha registrato in prima assoluta mondiale tutte quelle pagine per clavicembalo e per organo di Frescobaldi, racchiuse in un cofanetto di sei CD dal titolo Complete Unpublished Works for Harpsichord & Organ che erano rimaste ancora inedite e recuperate dal fondamentale lavoro musicologico effettuato da Etienne Darbellay e Costanze Frey, che hanno curato magnificamente l’edizione completa delle partiture frescobaldiane per l’editore Suvini Zerboni. Ora, il cerchio si è chiuso quasi due anni fa con la pubblicazione da parte della Brilliant di un terzo cofanetto composto da ben quindici CD, il Complete Keyboard Works , che raccoglie quanto fatto dai due precedenti cofanetti, e che rappresenta la raccolta più completa mai pubblicata delle opere di Frescobaldi per clavicembalo e organo, sia sacre che profane. Questa ulteriore impresa discografica ha permesso, quindi, all’ascoltatore e a colui che vuole addentrarsi nell’universo sonoro frescobaldiano di cogliere benissimo la peculiarità interpretativa seguita da Roberto Loreggian, quella di scegliere un approccio eminentemente improvvisativo, restituendo quindi un’indubbia freschezza, così come una prodigiosa leggerezza nella lettura, perfino nelle pagine più austere e impegnative.
Ciò non vale solo per la galassia clavicembalistica, ma soprattutto per quella organistica, dove l’artista veneto mostra tutto il suo amore per la geniale inventiva del compositore ferrarese. Scendendo in profondità, è innegabile che l’interprete veneto esalti la melodiosità degli spunti forniti da quelli che possiamo già considerare dei prodromi dell’imminente irruzione dell’ Affektenlehre , così come nel levigare il senso ritmico, così tipico in Frescobaldi, restituendo così non solo la dimensione compositiva del genio ferrarese, ma facendo comprendere meglio anche l’ humus culturale e musicale della sua epoca. Questo significa mettere in risalto le connotazioni strumentali derivate dalla seconda prattica monteverdiana nell’ambito vocale, permettendo, grazie da quanto fatto da Frescobaldi, l’accelerazione di quel processo di distacco e di compiuta autonomia della stessa musica fatta unicamente da strumenti rispetto a quella vocale, fino a quel tempo dominante. A livello tecnico, la presa del suono è stata effettuata in diverse riprese da Matteo Costa, Gabriele Robotti e Fabio Framba, con risultati decisamente confortanti a livello di risultato finale. Anche le diverse location scelte per le registrazioni hanno permesso di esaltare il suono, e mi riferisco soprattutto a quelle che vedevano protagonista l’organo, senza soffrire di snaturanti riverberi. La dinamica è sempre più che buona, denotando una piacevole naturalezza supportata da un’adeguata velocità. Anche l’equilibrio tonale, e qui faccio leva sulle catture del suono effettuate sul clavicembalo, risponde bene alle sollecitazioni date dal registro medio-grave e da quello acuto, in quanto risultano messi a fuoco e non danno luogo a perniciosi impastamenti. Infine, il dettaglio mostra una più che sufficiente matericità di vari strumenti utilizzati, con la mancanza di una fatica di ascolto che permette quindi di effettuare lunghe sessioni di riproduzione.
di Andrea Bedetti
Girolamo Frescobaldi Complete Keyboard Works Roberto Loreggian (clavicembalo & organo) 15 CD Brilliant Classics 96895
Giudizio artistico: Giudizio tecnico:
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