La mia sfida è creare un ambiente in cui la loro visione possa fiorire, dove ogni elemento, dalla scelta dei microfoni alla cura del mastering analogico, sia al servizio della loro arte. Ogni strumento, ogni tecnica, ogni scelta è un tassello di un mosaico sonoro che deve riflettere l’autenticità dell’artista. Amo lavorare con chi non si accontenta, con chi cerca l’essenza della musica, con chi vuole lasciare un segno indelebile. Credo che la musica abbia il potere di trasformare, di elevare, di connettere le anime. Il mio compito è quello di far sì che questa magia arrivi intatta all’ascoltatore. In un’epoca dominata dalla fretta e dalla superficialità, credo che ci sia un bisogno crescente di bellezza, di profondità, di autenticità. La musica, quando è vera, quando è sentita, può essere una risposta a questo bisogno. Il mio lavoro è quello di far sì che questa risposta risuoni con la massima chiarezza e potenza. A.B.: Un’ulteriore attenzione, come ho avuto modo di constatare, è data anche al packaging , che sia indirizzato al vinile, al CD e al nastro. Una cura che va anch’essa decisamente
controcorrente, in un’epoca votata all’ascolto “mordi e fuggi” e a un prodotto finale squallidamente massificato. In che cosa si differenzia, per spiegarlo meglio ai nostri lettori, questa scelta di cura anche per ciò che c’è “intorno” al prodotto sonoro, a livello di confezione? L.V.: L’attenzione che dedico al packaging , lungi dall’essere un mero
Uno scorcio delle consolles di mixaggio.
esercizio di stile, rappresenta la quintessenza della mia filosofia artistica. In un’epoca dominata dalla fugacità digitale, dove l’esperienza d’ascolto è spesso ridotta a un algoritmo, il packaging diviene un atto di resistenza, una dichiarazione d’intenti. Il vinile, con la sua maestosità tattile e visiva, è un tempio sonoro. Ogni copertina è una tela, ogni solco un sentiero verso l’anima dell’opera. Il CD, pur nella sua apparente modestia, può trasformarsi in un écrin di tesori, un compendio di arte e informazione. E il nastro, con il suo fascino analogico e la sua purezza sonora, è un oggetto di culto, un simbolo di un’epoca in cui l’ascolto era un rito sacro. La mia imminente innovazione nel packaging , in particolare per il master tape , trascenderà ogni standard conosciuto. Non sarà un semplice contenitore, ma un’opera d’arte a sé stante, un oggetto che dialoga con la musica, che ne amplifica l’essenza. I materiali saranno scelti con cura maniacale, le finiture saranno un inno all’artigianalità, il design sarà un’ode all’eleganza. Al momento, perdonatemi, non posso anticipare altro. In un mondo dove il suono è compresso, l’immagine è pixellata e l’oggetto è usa e getta, la mia visione è un’oasi di bellezza e autenticità. Ogni dettaglio, dalla grana della carta alla lucentezza del nastro, sarà un invito all’ascolto consapevole, un’esperienza sinestetica che coinvolge tutti i sensi. Non si tratta di nostalgia, ma di una riappropriazione
records
LP AUDIOPHILE PRESSING
Miles Davis Quintet Complete Café Bohemia Bandstand U.S.A. 1956-58 Radio Broadcasts • Volume 2 (GBR00225) – È in uscita il secondo dei tre volumi dedicati alle registrazioni effet- tuate da Miles Davis, tra il 1956 e il 1958 al Café Bohemia, situato al 15 di Barrow Street, nel Greenwich Village, a New York. Miles Davis (tp); Sonny Rollins (ts); Red Garland (p); Paul Chambers (b); Art Taylor (d) Clicca o inquadra il QRcode qui a fianco per andare al negozio.
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