GrooveBack Magazine 004

del valore dell’arte. La musica non è un file, ma un’esperienza olistica, un viaggio che inizia ben prima del primo accordo. Il packaging è il prologo di questo viaggio, un preludio che ti prepara all’incontro con il suono. La mia è una ribellione silenziosa, un atto d’amore verso la musica e verso chi la ama. In un mondo che corre veloce, io rallento il tempo, offrendo un’esperienza d’ascolto che è un’opera d’arte a sé stante.

suono acustico alla complessità delle partiture classiche. Voglio offrire agli ascoltatori un’esperienza sonora che sia al contempo autentica e coinvolgente, capace di esaltare la bellezza e la potenza della musica. Sono fermamente convinto che la musica classica, con la sua ricchezza e la sua profondità, possa trovare in Birdbox Records un’etichetta capace di valorizzarla e di farla riscoprire al pubblico.

Il leggendario registratore a bobine Studer utilizzato da Lorenzo Vella.

A.B.: Un’ultima domanda, più che altro una curiosità. Perché ci sono nel catalogo della Birdbox Records solo registrazioni dedicate al jazz e non alla classica, più precisamente alla musica solistica e a quella cameristica? E, in un prossimo futuro, pensa di dedicare spazio anche a incisioni pensate a questa espressione di musica colta? L.V.: Con sommo piacere accolgo la sua curiosità, poiché tocca un punto nevralgico della mia visione artistica, un’indagine che va oltre i confini del jazz, pur essendo questo il fertile terreno in cui Birdbox Records ha germogliato. La musica, in ogni sua sfaccettatura, è un idioma universale, un’eloquenza che merita di essere sondata e celebrata con pari ardore e dedizione. L’assenza di incisioni di musica classica nel nostro catalogo, fino a questo momento, è stata una scelta dettata più da circostanze tecniche e logistiche che da una precisa volontà artistica. La registrazione della musica classica, specie quella solistica e cameristica, richiede un approccio radicalmente differente rispetto al jazz. Gli spazi di ripresa, le dinamiche sonore, la strumentazione, concorrono tutti a delineare un quadro assai più complesso e delicato. La mia devozione per la registrazione analogica su nastro da mezzo pollice, sebbene offra una qualità sonora insuperabile, ha finora rappresentato una sfida significativa per le registrazioni in esterna, spesso indispensabili per la musica classica. Tuttavia, sono entusiasta di annunciare che ho recentemente superato questo limite tecnico. Ho arricchito il mio arsenale con una console EMT-FRANZ MM40 A400 Multioutput Mixsystem a 16 tracce, un vero e proprio capolavoro dell’ingegneria analogica tedesca. Questo strumento mi permette di catturare e mixare in presa diretta, su nastro da mezzo pollice, anche le performances più complesse, garantendo una fedeltà sonora senza compromessi. Per le sessioni in studio, continuo ad affidarmi all’iconica console americana MCI JH636, un’eccellenza nel mondo dell’audio analogico. Proprio in questi giorni, sto lavorando al missaggio di alcune registrazioni di musica classica, in particolare trascrizioni di Scarlatti eseguite all’organo a canne. Il suono maestoso e avvolgente di questo strumento, unito alla purezza della registrazione analogica, ci sta regalando emozioni uniche. Nutriamo la speranza di poter presentare queste incisioni al prossimo evento audio di Milano e Padova, dove potremo finalmente condividere con il pubblico la nostra passione per la musica classica. Il mio intento è quello di creare un catalogo che abbracci la musica in ogni sua forma, dalla purezza del

Ancora Lorenzo Vella, al centro della foto, con alcuni artisti che hanno registrato nel suo studio.

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