in grado d’illuminare queste opere di una luce nuova. Tharaud non si limita a un freddo lavoro accademico, ma colora il messaggio con delicatezza ed eleganza, con la sua cifra stilistica, che da anni, ne contraddistingue il percorso artistico. Di conseguenza, siamo come attratti nella sua visione. Ciò che pensavamo di conoscere, suona in modo diverso, nuovo. Lo stile di Bach viene di fatto reinterpretato. Scrivendo per le sue mani, Tharaud ridisegna le linee immortali della Siciliana del Concerto per Organo BWV 596 e della Sonata per flauto BWV 1031, così come dell’ Aria della Suite per orchestra BWV 1068. Opere dal carattere meditativo, alle quali si aggiungono brani più variegati dello stile compositivo di Bach, dalle danze della Suite in la minore BWV 81a, alla Suite per liuto BWV996, ai Preludi BWV 924, BWV 926, BWV 999, passando per il virtuosismo e il cromatismo della Fantasia BWV 906, fino all’intensità spirituale e drammatica del coro d’apertura della Passione Secondo Giovanni . Inoltre, Tharaud si ispira alla leggendaria figura Jean Wiéner, pianista e compositore parigino che si occupò lungamente di promuovere alcuni musicisti del suo tempo, tra i quali Schönberg, Berg, Webern, Poulenc e Milhaud, e del quale ritroviamo, in questa raccolta, due trascrizioni di corali, inedite. Infine, il disco si conclude con la trascrizione del celebre Ave Maria di Charles Gounod, composto sul Primo Preludio BWV 846 del Clavicembalo Ben Temperato . Un album, questo, da interprete e compositore. Da mediatore. Alexander Tharaud esalta lo spirito vero e genuino dell’artista. La grandezza di Bach viene presentata attraverso la semplicità del pianoforte, in un messaggio universale, in grado di appassionare anche il grande pubblico
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