ITALIA DEI TERRITORI | 2a Ed.

MAGGIO 2025

2 a Ed.

MAGGIO 2025 INFRASTRUTTURE

FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI | REGIONI REGIONI in ordine alfabetico

ABRUZZO CALABRIA

BASILICATA

CAMPANIA EMILIA-ROMAGNA FRIULI VENEZIA GIULIA LAZIO LOMBARDIA MARCHE PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA SICILIA TOSCANA UMBRIA

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IL FUTURO NON SI ASPETTA, SI CREA

Creiamo valore economico e sociale producendo cemento e calcestruzzo in modo sostenibile .

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CREARE FUTURO

FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI | PROTAGONISTI

PROTAGONISTI in ordine alfabetico

CRISTINA AMIRANTE REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA

NICOLETTA ANTONIAS RETE FERROVIARIA ITALIANA

STEFANO BACCELLI REGIONE TOSCANA

VITO BARDI REGIONE BASILICATA

DAVIDE BARUFFI REGIONE EMILIA ROMAGNA

CHIARA BIONDI REGIONE MARCHE

GERARDO CANFORA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI SANNIO

CARMINE CICALA REGIONE BASILICATA

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI | PROTAGONISTI

PROTAGONISTI in ordine alfabetico

VINCENZO CAVALLO CISL BASILICATA

FRANCESCO CUPERTINO POLITECNICO BARI

ALDO CURSANO CONFCOMMERCIO TOSCANA

MASSIMO DEIANA ADSP MARE SARDEGNA

GIACINTO DELLA CANANEA UNIVERSITÀ BOCCONI

LUIGI DELLA GATTA ANCE CAMPANIA

MARCO GABUSI REGIONE PIEMONTE

VINCENZO GAROFALO ADSP MAR ADRIATICO CENTRALE

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI | PROTAGONISTI

PROTAGONISTI in ordine alfabetico

EDOARDO GIARDINO UNIVERSITÀ LUMSA

EMANUELE IMPRUDENTE REGIONE ABRUZZO

MARCO MARSILIO REGIONE ABRUZZO

ANGELO MANZOTTI CISL UMBRIA

GIACOMO MELONI CONFARTIGIANATO SARDEGNA

FRANCESCO MILZA CONFCOOPERATIVE EMILIA ROMAGNA

GIOVANNI MOLARI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI BOLOGNA

PASQUALINO MONTI ADSP MARE SICILIA OCCIDENTALE

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI | PROTAGONISTI

PROTAGONISTI in ordine alfabetico

MARIAELENA MOTZO REGIONE SARDEGNA

MATTEO PAROLI ADSP MAR TIRRENO SETTENTRIONALE

PASQUALE PEPE REGIONE BASILICATA

ANTONIO PIU REGIONE SARDEGNA

NICODEMO PODELLA CIA CALABRIA

IRENE PRIOLO REGIONE EMILIA-ROMAGNA

MARIA ELENA SENESE UIL CALABRIA

PAOLO SILENZI CNA MARCHE

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI | PROTAGONISTI

PROTAGONISTI in ordine alfabetico

FRANCESCO SOMMA CONFINDUSTRIA BASILICATA

VINCENZO SORELLA RICCINI SRL

NICO TORRISI AEROPORTO CATANIA E COMISO

LUIGI TOMASI CNA SARDEGNA

FILIPPO UBERTINI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI PERUGIA

ANTONIO MARIA VASILE AEROPORTI PUGLIA

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

ITALIA DEI TERRITORI. Infrastrutture materiali e immateriali: via al nuovo Focus di CUOREECONOMICO

Parte il nuovo Focus di CUOREECONOMICO, l’iniziativa editoriale di ESG89 GROUP che nasce con l’obiettivo di dar voce a istituzioni, associazioni di categoria, sindacati e imprenditori che operano nei diversi territori italiani, ponendo al centro del dibattito il grande tema delle infrastrutture: strategico e fondamentale motore di sviluppo e competitività per il Paese.

Giovanni Giorgetti Presidente ESG89 Group

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

Un viaggio nell’Italia che si trasforma, mettendo in luce i progetti, le sfide, le criticità e le opportunità legate alle infrastrutture materiali e immateriali: strade, cuore pulsante di ogni economia moderna, trasporti, logistica, ma anche digitalizzazione, intelligenza artificiale e formazione. Elementi che insieme disegneranno il futuro dell’Italia, in un equilibrio tra modernità e tradizione, innovazione e sostenibilità. L’obiettivo è creare una piattaforma di dialogo e confronto tra i diversi attori del sistema regionale. I maggior stakeholder avranno l’opportunità di condividere esperienze, proporre soluzioni e discutere delle priorità infrastrutturali dei territori. La mission è delineare una visione strategica che tenga conto delle specificità locali, ma che sia Le infrastrutture materiali e immateriali rappresentano il cuore pulsante di ogni economia moderna! Migliorare la connettività, favorire la transizione digitale e promuovere la sostenibilità sono sfide cruciali per garantire uno sviluppo inclusivo e duraturo. Attraverso questa edizione del Focus “Italia dei Territori”, Cuoreeconomico si pone come interlocutore privilegiato nel dibattito fra i protagonisti regionali, offrendo un punto di vista autorevole, utile ad approfondire i temi più rilevanti per il futuro dell’Italia e per costruire insieme un percorso di crescita condiviso. inserita in un contesto nazionale e internazionale. Perché questo secondo Focus è importante?

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Nuovi scenari per la crescita sostenibile e socio economica dei luoghi

RETE FERROVIARIA ITALIANA

Oggi RFI è una azienda pubblica che partecipa alla crescita del Paese con progetti non solo infrastrutturali, ma anche sociali in grado di valorizzare le identità dei territori. Nicoletta Antonias , responsabile Sostenibilità e Infrastrutture Sostenibili di Rete Ferroviaria Italiana, spiega il ruolo centrale di RFI per la crescita e lo sviluppo competitivo dei territori e per contrastare il fenomeno dell’isolamento geografico.

Nicoletta Antonias Responsabile Sostenibilità e Infrastrutture Sostenibili RFI

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Nella nuova visione dello sviluppo infrastrutturale, che pienamente risponde alle esigenze della strategia UE per la Sustainable and Smart Mobility e fa propri gli indirizzi

progetti e interventi integrati che contribuiscono alla crescita e allo sviluppo competitivo dei territori e diventano

un’occasione concreta per affrontare le disuguaglianze sociali e territoriali. Non si tratta solo del rapporto tra Nord e Sud, ma anche di quello tra centri e periferie, fra città e aree interne o rurali, attraverso nuove connessioni e

della Politica di Coesione Territoriale e dell’Agenda

RFI è impegnata per ridisegnare la mobilità del Paese attraverso progetti e interventi integrati che contribuiscono alla crescita e allo sviluppo competitivo dei territori

Territoriale 2030 - spiega Nicoletta Antonias - lo sviluppo di sistemi di trasporto pubblico più efficienti ed interconnessi è essenziale per la transizione

verso un modello di crescita sostenibile, equa ed inclusiva. Rete Ferroviaria Italiana è impegnata per ridisegnare la mobilità del Paese attraverso

scenari di mobilità sostenibile, nuovi modelli di vita sociale e dinamiche di sviluppo economico, culturale, turistico dei luoghi. Basti pensare –

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così nuove opportunità di sviluppo locale, incentivando il turismo, sostenendo le attività economiche delle comunità e migliorando la qualità della vita di chi risiede in quei territori. In linea con i principi della Just Transition, ciascun progetto infrastrutturale può diventare espressione di un progetto sociale capace di valorizzare l’identità, le vocazioni, i caratteri distintivi dei luoghi e delle comunità coinvolte, per rispondere ai bisogni della collettività attraverso un processo di integrazione e sinergia tra nuove modalità di trasporto, riqualificazione e rigenerazione di spazi urbani, rivalutazione del patrimonio paesaggistico e storico-culturale, in una visione prospettica con effetti a lungo termine. Le stazioni di RFI sono

prosegue Antonias - che la popolazione delle aree interne effettua meno spostamenti sul territorio per esigenze legate al lavoro o allo studio rispetto a quella dei centri urbani e che i cittadini che vivono nel Comune di un’area interna impiegano 45 minuti per raggiungere il polo più vicino, con divari crescenti tra Mezzogiorno, Centro e Nord. Accrescere la dotazione di infrastrutture dedicate al trasporto sostenibile di massa nei centri delle aree interne acquisisce, in quest’ottica, un ruolo chiave per contrastare il fenomeno dell’isolamento geografico e il conseguente fenomeno dello spopolamento, attraverso una maggiore coesione territoriale e accessibilità ai servizi essenziali come istruzione, sanità e lavoro. Si creano

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valore condiviso, prevedendo, ad esempio, la cessione di spazi in comodato gratuito a enti locali e organizzazioni no- profit per attività di valore sociale, con ricadute positive sia sulla vivibilità delle stesse stazioni che del

oggi al centro di un importante piano di sviluppo - afferma Antonias - non solo rispetto all’intermodalità, ma anche rispetto al ruolo delle stesse come poli di nuovi servizi al territorio e alle persone. Il Piano Integrato Stazioni prevede, infatti,

La riattivazione delle linee ferroviarie ad uso turistico rappresenta un driver importante per valorizzare l’identità dei luoghi

territorio che le ospita. RFI promuove inoltre interventi per la valorizzazione del patrimonio infrastrutturale dismesso, nell’ottica di offrire nuove opportunità di mobilità dolce e sostenibile per una fruizione turistica,

l’adozione di soluzioni progettuali finalizzate al miglioramento dell’accessibilità e al potenziamento dell’attrattività, in termini di comfort, sicurezza, intermodalità, digitalizzazione, nuove funzioni di aggregazione sociale

culturale, paesaggistica dei territori, oltre che per la rigenerazione di luoghi e spazi. Il percorso significativo

e servizi per la comunità. Per le stazioni più piccole e meno frequentate, RFI promuove iniziative volte alla creazione di

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intrapreso per il riuso delle linee dismesse ha portato, in sinergia con gli Enti interessati, alla trasformazione di circa 500 km in Greenways attraverso il recupero di tracciati e fabbricati in luoghi ricchi di storia e bellezze naturali. Anche la riattivazione delle linee ferroviarie ad uso turistico rappresenta un driver importante per valorizzare l’identità dei luoghi, preservandone la memoria storica e favorendo la scoperta del patrimonio territoriale, espressione della complessità di natura, cultura e storia, attraverso nuove forme di turismo esperienziale che permettono di far conoscere la bellezza anche di piccoli borghi. Le ferrovie turistiche raccontano la storia dell’Italia attraverso quei binari che custodiscono la memoria di una Nazione in movimento e

diventano vettori esclusivi di connessione dei paesaggi di pregio di cui il nostro Paese è ricco. La capillarità della rete infrastrutturale di RFI – conclude Antonias - consente dunque di connettere e valorizzare i territori attraversati, anche attraverso il potenziamento del trasporto su ferro nelle aree interne del Paese, abilitando un nuovo scenario di mobilità sostenibile e la costruzione di territori del futuro, più coesi, attrattivi, moderni e inclusivi.

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

ABRUZZO

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Abbiamo un incredibile potenziale da esprimere in termini economici, turistici e produttivi

REGIONE ABRUZZO

L’Abruzzo è una regione in continua crescita che sta acquisendo un ruolo importante nel panorama italiano. E lo sta facendo promuovendo le sue eccellenze con un modello di sviluppo, il “modello Abruzzo”, fondato sulla sostenibilità ambientale e sociale. Emanuele Imprudente , vicepresidente della Regione Abruzzo e assessore con delega ad agricoltura, caccia e pesca, parchi e riserve naturali, sistema idrico e ambiente racconta come si sta sviluppando il “Modello Abruzzo”.

Emanuele Imprudente Assessore Regione Abruzzo

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

Si parla del “Modello Abruzzo” che ha portato all’incremento record nelle esportazioni del comparto vitivinicolo. Che progetti state realizzando o realizzerete per potenziare le risorse agricole della regione e sostenere le imprese? “Il settore vitivinicolo continua a

sinergia con le Camere di Commercio abruzzesi, l’ARAP, i GAL e gli altri operatori del settore, i risultati sono evidenti. Nel terzo trimestre 2024, infatti, il distretto dei Vini del Montepulciano d’Abruzzo ha registrato un incremento record nelle esportazioni,

rappresentare un motore strategico per la crescita economica dell’Abruzzo, con un significativo incremento delle esportazioni che conferma la solidità delle

Il settore vitivinicolo continua a rappresentare un motore strategico per la crescita

con un aumento di 27 milioni di euro (+56% tendenziale), dimostrando ancora una volta la competitività internazionale

economica dell’Abruzzo

aziende locali e l’efficacia delle attività di promozione. Grazie all’impegno congiunto della Regione con il Consorzio di tutela dei vini d’Abruzzo, e alla

delle imprese abruzzesi e la qualità della produzione locale. Il nostro comparto vitivinicolo non è solo un’eccellenza produttiva, ma un vero e

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

Oltre al vitivinicolo, ci sono altri settori agricoli in espansione nella regione? “Nel 2023 l’Abruzzo è diventata la prima regione in Italia per produzione di patate, un risultato straordinario che testimonia l’ottimo lavoro svolto e la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, oltre a confermare l’efficacia dei fondi destinati alle aziende. L’ottenimento del riconoscimento IGP per la Patata del Fucino, noto come l’”Orto d’Italia”, ha rappresentato un passo ulteriore per valorizzare il prodotto, mettendo in risalto l’importanza dei prodotti tipici e tradizionali. Per quanto riguarda la produzione di

proprio modello di sviluppo: il ‘Modello Abruzzo’. Un sistema basato sulla sostenibilità ambientale e sociale, capace di tutelare il territorio e valorizzare il patrimonio agroalimentare regionale, per aprire l’Abruzzo ai mercati internazionali. Il successo del vino abruzzese dimostra la forza dell’economia agricola regionale e il suo ruolo chiave nella stabilità e nel rilancio del sistema economico. L’obiettivo che ci siamo dati come Assessorato è continuare a supportare le nostre imprese con politiche mirate per rafforzare la competitività sui mercati globali”.

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olio, l’Abruzzo si posiziona al settimo posto a livello nazionale, e si sta lavorando insieme ai produttori locali per ottenere il riconoscimento dell’Indicazione

produzione certificata in Abruzzo. Ritengo che questo sia il frutto anche

Per la produzione di olio, l’Abruzzo si posiziona al settimo posto a livello nazionale

del supporto della Regione alle aziende: in questi ultimi anni abbiamo finanziato oltre 50

Geografica Protetta (IGP) Olio d’Abruzzo, un marchio che rappresenterebbe un valore

mila interventi a sostegno delle aziende agricole locali a valere sul Programma di Sviluppo Rurale e sul Complemento di Programmazione dello Sviluppo Rurale (PSR e CSR), oltre ai fondi dell’Organizzazione Comune dei Mercati Agricoli (OCM) per i settori vitivinicolo, ortofrutticolo, pataticolo e oleario, nonché quelli per

aggiunto fondamentale per la comunicazione, la differenziazione e la valorizzazione delle produzioni olivicole regionali. L’IGP, affiancandosi alle tre DOP già esistenti (Aprutino-Pescarese, Colline Teatine e Pretuziani delle Colline Teramane), potrebbe in futuro contribuire in modo significativo all’aumento della

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

Sul versante della sostenibilità e dell’ambiente, che interventi ha realizzato o ha in programma la Regione? “Ho molto a cuore il progetto delle Green Communities. Nelle aree interne abbiamo dato vita ad un percorso virtuoso: siamo tra le prime tre realtà selezionate in Italia per avviare un progetto pilota dedicato allo sviluppo sostenibile e resiliente delle aree rurali e montane. Il progetto è coordinato dal Parco Regionale Sirente Velino, e coinvolge i 22 comuni del Parco. L’obiettivo è modernizzare le comunità delle aree interne e, soprattutto, avviare un processo innovativo di valorizzazione turistica, mai sperimentato prima, per

lo Sviluppo e la Coesione (FSC). Complessivamente, circa 570 milioni di euro, che hanno generato investimenti per oltre un miliardo di euro. Un’attenzione particolare è stata rivolta ai giovani imprenditori, con centinaia di imprese agricole finanziate tramite “Pacchetto Giovani” e “Primo insediamento”. Credo fortemente nel sostegno al ricambio generazionale perché favorire un ritorno alla terra, in un settore primario che sta evolve e cambia, significa favorire un patrimonio storico e culturale che è l’essenza del nostro Paese”.

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promuovere il territorio in modo strategico e sostenibile, a valere su 135 milioni del Pnrr. Sul fronte dell’agricoltura biologica e dello sviluppo sostenibile, come Regione abbiamo ufficialmente riconosciuto i primi due distretti biologici regionali: il Biodistretto “Valle Peligna – Sirente Velino” e il Biodistretto “Le Verdi Valli Teatine”. L’istituzione di questi distretti rappresenta un modello innovativo di gestione e sviluppo delle risorse locali, con l’obiettivo di promuovere la sicurezza alimentare, ridurre l’impatto ambientale dei processi produttivi e contrastare lo spreco alimentare. Inoltre, attraverso il rafforzamento dell’integrazione tra le imprese agricole e agroalimentari, i

distretti contribuiranno a migliorare la competitività delle produzioni biologiche e a rilanciare le economie locali, soprattutto nelle aree interne e montane. I Biodistretti si inseriranno perfettamente nella più ampia strategia che stiamo disegnando per incentivare la coesione territoriale, la sostenibilità ambientale e la valorizzazione delle produzioni agroalimentari di qualità. Un altro obiettivo strategico riguarda la qualità dei nostri fiumi, grazie ad un progetto di 28 milioni di euro nell’ambito del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) per finanziare sette Contratti di Fiume, con l’obiettivo di migliorare la

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interventi sul territorio: la realizzazione di un invaso di raccolta dell’acqua a beneficio del territorio del Parco regionale Sirente Velino, anche ad uso antincendio boschivo; il primo intervento regionale di riutilizzo delle acque depurate ad Avezzano nel Fucino, col duplice obiettivo di garantire l’irrigazione dei campi alle aziende agricole anche nei periodi di siccità e di migliorare le condizioni igienico-sanitarie e ambientali dei cittadini serviti dal depuratore; parallelamente, abbiamo approvato un protocollo per il recupero e il riutilizzo delle acque reflue depurate provenienti dall’impianto di Montesilvano, destinate sia all’irrigazione che all’uso industriale, con

qualità e la gestione sostenibile dei corsi d’acqua regionali. Gli interventi interesseranno i fiumi Aterno, Liri, Sagittario, Pescara, Sangro, Tavo, Fino e Saline, contribuendo al rilancio ambientale e socio-economico dei territori circostanti. In questo ambito, abbiamo destinato 670 mila euro per la progettazione di 16 proposte complessive, tra cui le sette già integrate nella programmazione del Fondo di Sviluppo e Coesione 2021-2027. Sul fronte della risorsa idrica, sempre più attuale e stringente a causa dei cambiamenti climatici, abbiamo importanti ed innovativi progetti per contenere la crisi idrica e promuovere un uso razionale delle risorse acqua, tra cui voglio citare tre simbolici

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

conseguente riduzione del consumo di acqua potabile attualmente impiegata per tali scopi, prevedendo anche la realizzazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica a supporto del sistema di smaltimento, rafforzando ulteriormente la sostenibilità dell’intervento. L’Abruzzo sta affrontando con determinazione le sfide della transizione ecologica, puntando sull’economia circolare e sull’uso efficiente delle risorse in una terra straordinaria che ha un incredibile potenziale da esprimere in termini economici, turistici e produttivi, salvaguardando al tempo stesso lo sconfinato patrimonio ambientale che ci rende unici al mondo”.

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Sarà il terzo scalo di Roma. Nel 2025 puntiamo a raggiungere il milione di passeggeri

REGIONE ABRUZZO

Dalla Bit di Milano, appena terminata, l’Abruzzo si conferma tra le regioni più apprezzate dai turisti nel 2024, con oltre 1,7 milioni di arrivi e 7 milioni di presenze negli esercizi ricettivi. Lo scalo abruzzese dovrà gestire anche un nuovo flusso turistico grazie alle 5 nuove rotte estive: Cagliari, Valencia (Spagna), Breslavia (Polonia), Kaunas (Lituania) e Milano Malpensa che arrivano in totale a 19. Ne parla il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio .

Marco Marsilio Presidente Regione Abruzzo

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

“Il nostro obiettivo è far diventare lo scalo abruzzese il terzo aeroporto di Roma – ha chiarito il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio – e raggiungere nel 2025 il milione di passeggeri. Il calo c’è stato perché la compagnia ITA ha eliminato il volo per Linate, dopo 12 mesi siamo comunque giunti a picchi di passeggeri più alti di sempre, che aumenteranno con la stagione summer”. Per incrementare lo scalo di Pescara, la Regione Abruzzo ha eliminato la tassa addizionale comunale, incentivando così anche la compagnia Ryanair ad investire nell’aeroporto abruzzese. In parallelo c’è la questione, ancora aperta, dell’allungamento della pista:

“Questo progetto consentirà di avviare un incoming di voli intercontinentali – spiega il presidente – Stiamo lavorando per superare i ritardi burocratici, ed entro la fine dell’anno dovremmo terminarla”. Oltre a seguire i lavori, la Regione sta lavorando con Saga, la società che gestisce

l’aeroporto, per trovare vettori e convenzioni con società di linee che gestiscono rotte internazionali disposte

Per incrementare lo scalo di Pescara, la Regione Abruzzo ha eliminato la tassa addizionale comunale

ad investire. “Pescara può diventare un aeroporto strategico nel centro Italia – conclude il presidente – In un’ora e 45 minuti di autobus si può raggiungere il centro di Roma”.

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

BASILICATA

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Aumentiamo la competitività. Stiamo scrivendo una pagina importante nel sostegno alle imprese

REGIONE BASILICATA

Dalle infrastrutture materiali e digitali alla lotta contro l’emigrazione giovanile, dal sostegno alle imprese alla tutela del territorio e del sistema idrico. La Basilicata del futuro sta mettendo in campo una serie di strategie e investimenti per rispondere alle esigenze del territorio e proseguire nella sua crescita. Il Presidente della Regione Vito Bardi spiega le principali iniziative avviate e i progetti futuri per rendere la Basilicata più connessa, attrattiva e sostenibile.

Vito Bardi Presidente Regione Basilicata

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

La Basilicata ha registrato negli ultimi anni una crescita rispetto ad altre regioni del Mezzogiorno, ma fatica ancora ad integrarsi dal punto di vista delle infrastrutture con il resto del Paese. Ci sono progetti sul piano delle infrastrutture materiali e immateriali?

al potenziamento tecnologico infrastrutturale, all’acquisto di nuovi e più moderni treni, agli interventi per la connessione di porti e aeroporti. Tutto è finalizzato ad aumentare la competitività e la connettività non solo del sistema logistico intermodale

La Regione Basilicata ha intrapreso una serie di

“La Regione Basilicata ha intrapreso una serie di azioni volte al potenziamento delle infrastrutture grazie soprattutto ai finanziamenti

e a migliorare l’accessibilità ferroviaria di diverse aree urbane del Mezzogiorno, ma a fornire quegli

azioni volte al potenziamento delle infrastrutture

del PNRR. Abbiamo previsto un investimento di 700 milioni di euro per le grandi opere ferroviarie e stradali e che vedono in prima linea RFI e ANAS. Dall’ammodernamento delle linee,

elementi indispensabili allo sviluppo dell’intera Basilicata. Cito un solo intervento, quello atteso da anni, la tratta Ferrandina-Matera che andrà finalmente a collegare la Città

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

La Basilicata è una terra straordinaria dal punto di vista paesaggistico, ricca di storia e di cultura, ma ancora oggi molti giovani scelgono di spostarsi in altre regioni. Che tipo di interventi ha in progetto la Regione evitare l’emigrazione giovanile? “L’emigrazione, anche quella giovanile, è sempre esistita. Le persone si spostano per varie ragioni, possono esserci motivi di studio, familiari, professionali, di opportunità e di scelta. È evidente che in questo momento storico si stia registrando un incremento del fenomeno non solo in Basilicata, ma in tutti quei territori poco attrattivi perché lontani o poco connessi con i centri più dinamici del Paese. Dal canto nostro abbiamo

dei Sassi alla rete ferroviaria nazionale la cui attivazione è prevista per il 2026. Per quanto riguarda le infrastrutture immateriali abbiamo avviato progetti sulla digitalizzazione, assicurando la connettività ad alta velocità in tutto il territorio, potenziando la competitività delle industrie e agevolando l’espansione internazionale delle aziende. A tal fine abbiamo assegnato 390 milioni di euro di fondi Pnrr per oltre mille progetti finalizzati a fornire internet veloce a cittadini e imprese e ad attivare 35 centri di facilitazione digitale. Sempre grazie al Pnrr abbiamo finanziato per 63,6 milioni di euro 144 progetti per la rigenerazione di piccoli siti culturali, per il patrimonio culturale, religioso e rurale e per l’industria culturale e creativa della Basilicata”.

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

programmato una serie di iniziative che dovrebbero fornire un incentivo ai giovani lucani. Con Sviluppo Basilicata, società in house della Regione Basilicata, abbiamo da poco avviato il progetto MT Accademy Smart nell’Hub San Rocco di Matera in collaborazione con Amazon Web Services e Sviluppo Basilicata, un’opportunità per diplomati e/o laureati che vogliono acquisire una competenza professionalizzante in “Cloud Architecting on AWS”. È in fase di avvio la seconda edizione di Innovery Academy, sempre di Sviluppo Basilicata, sulla cybersicurezza che prevede uno stage retribuito e contratto a tempo indeterminato per i più meritevoli. Abbiamo istituito nuovi corsi di laurea nella nostra Università, ampliando l’offerta formativa dell’Ateneo.

Tra i più recenti, il corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia, progettato per rispondere alle esigenze sanitarie della popolazione lucana. Con l’Ardsu, inoltre, abbiamo attivato una serie di iniziative a supporto della popolazione studentesca che vanno dalle borse di studio e altri contributi finanziari per sostenere gli studenti nel loro percorso accademico, agli alloggi residenziali, fino al servizio mensa a costi contenuti. Insomma, un’attenzione sempre alta per rispondere adeguatamente alle esigenze selle giovani generazioni“.

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

le aziende in un percorso di crescita duraturo, con particolare attenzione ai settori tradizionali della nostra economia, come l’agroalimentare e l’artigianato, che devono affrontare le sfide della competitività. Ma la vera novità è il protocollo siglato con Mediocredito Centrale, che ci permette di anticipare fino al 70% del fondo perduto ancora prima che la pratica sia liquidata dalla Regione. È un meccanismo rivoluzionario per la Basilicata: le imprese ricevono subito ossigeno, senza attendere i tempi della burocrazia. Grazie a questa intesa, già centinaia di aziende hanno avuto accesso a risorse vitali per pagare fornitori, investire in nuovi macchinari o assumere personale. Voglio

Dal punto di vista delle imprese, con quali strumenti la Regione andrà a sostenere e rafforzare il tessuto delle piccole e medie imprese? “La Basilicata sta scrivendo una pagina importante nella storia del sostegno alle imprese. Abbiamo costruito un sistema di aiuti che non si limita a erogare risorse, ma le rende immediatamente operative, perché sappiamo che per le nostre PMI il tempo è un fattore decisivo. Con una dotazione senza precedenti – oltre 291 milioni di euro di misure e strumenti regionali di incentivazione rivolti alle imprese – stiamo intervenendo su due livelli: il sostegno strutturale e la liquidità immediata. Sul primo fronte, non si tratta di semplici finanziamenti, ma di strumenti pensati per accompagnare

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

Ci sono progetti per la tutela e la salvaguardia del territorio e del sistema idrico, in ottica sostenibile? “La sicurezza del territorio e la gestione sostenibile delle risorse idriche sono priorità assolute per questa Regione, come dimostrano gli interventi strutturali e le strategie innovative che stiamo portando avanti. Parto da un dato concreto: solo negli ultimi anni abbiamo destinato oltre 30 milioni di euro alla lotta contro il dissesto idrogeologico, con un’accelerazione significativa nel 2023. Ma non ci fermiamo qui. Per quanto riguarda il sistema idrico, stiamo lavorando su due fronti: la tutela delle infrastrutture esistenti e la costruzione di nuove opere per garantire

essere chiaro: non stiamo solo distribuendo soldi. Stiamo costruendo un circuito virtuoso in cui la Regione fa da garante, le banche abbassano le barriere dell’accesso al credito e le imprese possono concentrarsi sul proprio lavoro. I risultati? Li vediamo nei numeri delle domande presentate e nelle storie di chi ha già usufruito di questi strumenti. La nostra ambizione è trasformare la Basilicata in un laboratorio di sostegno alle PMI, dove nessuna buona idea muore per mancanza di liquidità”.

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resilienza e sostenibilità. Un esempio emblematico è il Piano per la diga del Rendina, un’infrastruttura strategica per la Basilicata, che abbiamo inserito in un progetto più ampio da 113 milioni di euro finanziato dal PNRR. Questi fondi ci permetteranno non solo di potenziare l’invaso, ma anche di modernizzare la rete idrica regionale, riducendo perdite e sprechi. La crisi idrica del novembre 2024, legata a eventi climatici estremi, ci ha ricordato quanto sia urgente agire. Come Commissario all’emergenza ho risolto la crisi in meno di 40 giorni evitando che 140.000 lucani restassero senz’acqua. Ad oggi grazie ad un sollecito puntuale e costante siamo riusciti a far completare i lavori ad Acque del Sud SPA sulla Diga del Camastra

e così l’ufficio dighe nazionale ha permesso dio aumentare la capacità di invasamento da 9 a 11 milioni di mc. Per evitare che queste criticità si ripropongano in futuro, abbiamo avviato una serie di interventi mirati: monitoraggio avanzato, con sensori e tecnologie digitali per prevedere criticità nelle reti idriche e nei bacini; misure antispreco, campagne di sensibilizzazione e investimenti per ridurre le dispersioni (oggi al 45%, obiettivo: -20% entro il 2026); collaborazione con l’Università della Basilicata, per studiare soluzioni innovative, come il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura”.

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Serve un piano della mobilità. Le nostre infrastrutture necessitano di una visione a lungo termine

CISL BASILICATA

Tra ritardi cronici, opere incompiute e nuove opportunità come il PNRR, Vincenzo Cavallo Segretario Generale della Cisl Basilicata sottolinea l’urgenza di un piano regionale della mobilità che connetta le aree interne al resto del Paese, superando il deficit strutturale che penalizza cittadini e imprese. Con uno sguardo attento alle esigenze del territorio e alla collaborazione tra istituzioni, imprese e sindacati, il segretario evidenzia come il futuro della Basilicata dipenda da una strategia integrata.

Vincenzo Cavallo Segretario Generale Cisl Basilicata

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

Qual è la sua valutazione sull’attuale stato delle infrastrutture materiali in Basilicata? “La Basilicata soffre di un deficit strutturale di collegamenti stradali e ferroviari. Da anni le principali arterie che ci collegano alle altre regioni del Mezzogiorno sono interessate da lavori di ammodernamento che stanno determinando forti disagi ai cittadini autostradale Sicignano-Potenza, alla strada statale Basentana, per non parlare poi delle linee ferroviarie Metaponto- Potenza-Salerno e Potenza- Foggia. Ci sono poi le opere mai terminate come la storica e alle imprese. Si pensi al caso del raccordo

Ferrandina-Matera che rappresenta un monumento delle incompiute. Dal punto di vista infrastrutturale la nostra regione ha bisogno di una visione di lungo periodo, sapendo che la sfida si vince tenendo la Basilicata agganciata al piano regionale della mobilità che tenga conto anche delle specificità di un territorio complesso, fatto di tante aree interne, con l’obiettivo di tenere insieme le zone di valle con le terre alte”. resto del paese. Serve un grande

La Basilicata soffre di un deficit strutturale di collegamenti stradali e ferroviari

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miglio anche con modalità innovative, sia dal punto di vista tecnologico che organizzativo. Oggi sprechiamo tante risorse in servizi che si sovrappongono creando inefficienze. Per questo serve un piano regionale dei trasporti che ponga al centro il tema dello spopolamento delle aree interne. Serve una rete di trasporti, non per lasciare la Basilicata, ma per viverci”. In che modo il PNRR può rappresentare un’opportunità? “Oggettivamente il PNRR ha messo in campo per le infrastrutture risorse mai viste, per questo è fondamentale sfruttare a pieno questa opportunità per un grande piano di ammodernamento delle reti esistenti e per immaginare nuove infrastrutture. Penso

Ha espresso apprezzamento per l’attivazione del servizio navetta da Potenza all’aeroporto Salerno Costa d’Amalfi. Quali altre iniziative ritiene necessarie? “Tutto ciò che va nella direzione di una integrazione tra modalità di trasporto è positivo per una regione come la nostra che è un arcipelago di piccole comunità. Abbiamo bisogno di corridoi verso i principali nodi logistici del Sud, ovvero Salerno, Bari e Taranto, potenziando le infrastrutture, come si sta in parte già facendo, e con contratti di servizio che tengano conto delle reali esigenze di mobilità delle famiglie e delle imprese lucane. Allo stesso tempo dobbiamo raccordare meglio le aree montane alle grandi dorsali di trasporto interregionale coprendo il cosiddetto ultimo

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in particolare al progetto di retroporto in Valbasento che può fare della Basilicata una importante piattaforma logistica. In tal senso, anche la creazione di una struttura aeroportuale a Pisticci non deve essere vista come una rivendicazione campanilistica ma come una leva strategica che può contribuire a sostenere l’incoming turistico, in particolare verto Matera, e l’export delle nostre produzioni agroalimentari”. Possiamo definirla collaborazione quella tra istituzioni locali, imprese e sindacati nel pianificare e realizzare progetti infrastrutturali? “Dovrebbe esserci collaborazione, ma finora nella programmazione degli investimenti infrastrutturali il confronto tra istituzioni, imprese e sindacati è stato

parziale. La posizione della CISL a questo proposito è chiara: serve un patto sociale che abbia come obiettivo quello di costruire un nuovo e più avanzato compromesso, così come è stato fatto in altri importanti frangenti della storia italiana ed europea. Anche sulle infrastrutture dobbiamo imparare a ragionare intrecciando la dimensione locale con quella globale, ovvero l’ultimo miglio con le grandi dorsali, perché è lì che si vince la sfida della competitività, una sfida che è anche geopolitica e che impone al progetto europeo uno scatto in avanti”.

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Evitiamo lo spopolamento e valorizziamo le idee. Con azioni concrete possiamo invertire la rotta

REGIONE BASILICATA

La Regione Basilicata investe nell’agricoltura e offre concrete opportunità ai giovani di rimanere nella loro terra. Lo scorso 13 febbraio è stata approvata la determina dirigenziale con l’elenco definitivo dei beneficiari della misura SRE01 del CSR Basilicata 2023-2027, dedicata all’insediamento dei giovani agricoltori. Ne parla l’Assessore alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Carmine Cicala .

Carmine Cicala Assessore Regione Basilicata

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A beneficiarne più di 300 i giovani under 40 che hanno ottenuto il sostegno per avviare la loro impresa agricola, un dato significativo che conferma l’attrattività del settore e il supporto tangibile della Regione, grazie a una dotazione finanziaria complessiva di circa 20 milioni di euro. “Le aree interne della Basilicata vivono da anni la sfida dello spopolamento

I giovani portano nuove competenze, tecnologie e approcci sostenibili che migliorano la qualità delle produzioni e rafforzano l’intero settore”. Prosegue l’assessore Carmine Cicala: “Il nostro obiettivo è creare le condizioni affinché chi vuole rimanere possa farlo con un’opportunità concreta e affinché chi è partito

per formarsi o fare esperienza altrove possa tornare e costruire qui il proprio futuro. Questo intervento

- ha dichiarato l’assessore alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Carmine Cicala - ma con azioni concrete possiamo invertire la rotta.

Sostenere i giovani agricoltori significa favorire un’agricoltura più innovativa e competitiva

non è solo un investimento economico, ma una scelta strategica per dare futuro alle nostre comunità e rendere la Basilicata un modello di sviluppo agricolo moderno e dinamico”.

Sostenere i giovani agricoltori significa non solo contrastare l’abbandono dei nostri territori, ma anche favorire un’agricoltura più innovativa e competitiva.

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI Lo spopolamento è una questione che investe tutte le scelte di sviluppo operate dalla Regione

REGIONE BASILICATA

La Basilicata in prima linea con azioni sul territorio per evitare lo spopolamento delle aree interne, favorire lo sviluppo economico, turistico e culturale di una regione che punta ad avere un ruolo di centralità geo-economica e relazionale nel Mezzogiorno. Ne parla l’assessore regionale alle infrastrutture Pasquale Pepe .

Pasquale Pepe Assessore Regione Basilicata

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

“Il tema dello spopolamento - spiega l’assessore regionale alle infrastrutture Pasquale Pepe - è una questione che investe trasversalmente tutte le scelte di sviluppo operate dalla Regione, in quanto la necessità di arrestare i fenomeni di declino demografico si pone, più che come un obiettivo, come un presupposto allo sviluppo. Le analisi condotte per la redazione del Piano Strategico regionale 2021/2030 mostrano la stretta connessione fra declino demografico e situazione occupazionale, ed evidenziano il rischio nel lungo periodo di una crescita basata su attività a trazione esterna, senza il rilancio dell’economia endogena. Esse

hanno, inoltre, evidenziato l’effetto moltiplicatore degli investimenti in interventi infrastrutturali e di espansione della base produttiva, sostenuti da finanziamenti pubblici”. L’azione dell’Amministrazione è quindi rivolta a rinsaldare i rapporti con le grandi aziende collocate sul territorio prevedendo un attento

monitoraggio sugli impegni produttivi che esse assumono, ma anche operando un grande sforzo per sostenere

I fenomeni di declino demografico si pone, più che come un

obiettivo, come un presupposto allo sviluppo

i comparti produttivi e il tessuto

imprenditoriale locale. “Proprio per realizzare appieno questo ultimo punto, guidati da una visione di lungo periodo,

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

attività di sfruttamento del sottosuolo e delle risorse, anche rinnovabili, a scopo energetico. Le azioni portate avanti sono condensate nei programmi di investimento regionale, che stanno trovando dettaglio e definizione operativa in questi mesi, primi fra tutti il PR Basilicata FESR e FSE+ 2021/2027, sostenuto in gran parte da risorse europee, e l’Accordo per la Coesione della Regione Basilicata 2021/2027, che utilizza le risorse nazionali. Alla politica regionale si sommano gli investimenti previsti all’interno dai Contratti di programma che il Ministero ha sottoscritto con RFI ed ANAS per lo sviluppo delle reti infrastrutturali principali ferroviarie e stradali. Fra questi sono previsti

abbiamo fissato come priorità quelle di difendere dalle aggressioni selvagge il capitale di risorse naturali e storico culturali e di bellezza di paesaggio e tradizioni - prosegue l’assessore - che abbiamo ricevuto copiosamente in dono, e di attuarne una valorizzazione oculata a sostegno delle politiche di sviluppo e del recupero da parte della nostra regione di un ruolo di centralità geo-economica e relazionale nel Mezzogiorno”. Il Piano Strategico Regionale, portato in discussione nella scorsa seduta consigliare, pone la sua attenzione alla manutenzione del territorio e del paesaggio, spesso trascurata, alla gestione attenta delle risorse idriche, al ridisegno delle reti su cui avviene la mobilità regionale e al riequilibrio sul territorio delle

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

importanti investimenti nelle maggiori infrastrutture viarie, di connessione con i territori limitrofi, nonché sulla rete secondaria che consente di connettere tutto il territorio alle reti principali (152 M€ per progetti sulle infrastrutture viarie solo a valere sui due programmi regionali già citati), e quindi anche ai maggiori centri urbani regionali, in primo luogo le città di Potenza e Matera. Le infrastrutture materiali, in particolare quelle di trasporto e quelle idrauliche, di cui l’assessorato si occupa, sono di vitale importanza, è banale dirlo, soprattutto per il sistema territoriale della Basilicata. Fra le opere strategiche stradali, sono in avanzato stato di esecuzione: gli interventi sul raccordo autostradale Potenza - Sicignano, che riguardano lavori strutturali

sulle maggiori opere d’arte; il miglioramento della sicurezza della SS 407 Basentana di collegamento fra Potenza e la dorsale jonica (Taranto); la riqualificazione complessiva della SS 658 Potenza-Melfi di connessione con la dorsale adriatica (Foggia). Fra i nuovi interventi programmati, quelli maggiormente rilevanti a carattere strategico sono la connessione fra Potenza e Bari (quarta tratta dell’itinerario Salerno-Potenza-Bari) e quella fra la SS 407 e Matera, e quindi verso la città di Bari. Ulteriori cospicui investimenti riguarderanno le linee ferroviarie della rete nazionale, fra cui la tratta lucana della alta velocità-alta capacità Salerno Reggio Calabria, con lo snodo di Romagnano

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

La possibilità di accedere ai luoghi in tempi rapidi è fondamentale per il comparto turistico: in tale contesto si inserisce l’investimento di messa in sicurezza della strada di accesso a Maratea, con investimenti che superano i 65 M€, altro polo attrattivo di rilievo per la Basilicata, e quelli inseriti nella strategia regionale per le Aree Interne, per 40 M€ di investimento sulla programmazione europea, per l’incremento dell’accessibilità di questi territori, reali custodi del patrimonio di paesaggi incontaminati, tradizioni popolari e culture di grande e apprezzata originalità e meta del turismo degli amanti dell’avventura. “Da ultimo – prosegue l’assessore - il ruolo delle infrastrutture idriche: gli schemi attuali sono stati

in connessione con la linea per Potenza – Taranto, su cui si innesterà anche il nuovo collegamento ferroviario con la città di Matera. È inoltre in corso di esecuzione l’elettrificazione e la velocizzazione della Potenza- Foggia. Per quanto riguarda le ferrovie regionali, è in corso di potenziamento la connessione fra Matera e Bari, con una prima tratta, anche a carattere metropolitano, ammodernata per la percorrenza di treni elettrici a batteria. “L’attenzione riservata alla città di Matera - prosegue l’assessore - ha un valore strategico a sostegno del comparto turistico, che grazie alla risonanza internazionale di cui la città ha beneficiato in occasione dell’esperienza da Capitale europea della cultura, oggi può essere un volano di sviluppo per tutto il territorio regionale”.

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

pensati soprattutto per lo sviluppo del comparto agricolo e produttivo; la crisi di disponibilità di risorse che la Regione ha recentemente affrontato, ha reso palese anche l’importanza di un sistema di infrastrutture idrauliche adeguato, moderno, sicuro, affidabile, efficiente, per garantire il consumo potabile”. La strategia delineata dal Piano Strategico regionale pone fra le sue priorità il ripristino della centralità nella valorizzazione e gestione delle risorse idriche, mediante anche il completamento dei grandi schemi idrici e il ripensamento degli stessi alla luce delle trasformazioni negli usi e nei cicli climatici. A ciò si aggiunge una azione di semplificazione della governance della risorsa. Nel Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e

Sicurezza nel settore idrico sono ricompresi, in classe elevata e media di priorità, 3 interventi strategici regionali, rispettivamente sugli invasi di Abate Alonia, San Giuliano e Gannano, oltre a ulteriori 8 interventi a completamento degli schemi di adduzione e distribuzione regionali. Di stretta attualità è l’attenzione della Regione per migliorare l’interconnessione dello schema del Camastra e definire un programma di interventi per scongiurare fin da questo anno l’innescarsi di altre crisi nel settore potabile.

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI I lucani non sono cittadini di serie B. Serve una visione strategica che colmi il gap infrastrutturale

CONFINDUSTRIA BASILICATA

Francesco Somma , Presidente di Confindustria Basilicata, sottolinea l’urgenza di superare le carenze infrastrutturali che penalizzano la regione, proponendo interventi prioritari e una collaborazione tra istituzioni per trasformare la Basilicata in un polo strategico per il Mezzogiorno, tra doppia transizione ecologica e digitale.

Francesco Somma Presidente Confindustria Basilicata

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

Presidente Somma, ha spesso sottolineato l’importanza di una “visione strategica matura e lungimirante” per la Basilicata. In che modo le infrastrutture materiali e immateriali si inseriscono in questa visione? “Per una regione come la Basilicata, affrancarsi dalla situazione di forte penalizzazione che deriva dalla sottodotazione infrastrutturale è una precondizione

in virtù della sua posizione geografica, potrebbe esercitare un importante ruolo di “regione cerniera” rispetto alle principali direttrici di sviluppo che si articolano verso il bacino Mediterraneo e l’area Balcanica. Una visione strategica dovrebbe esaltarne questa naturale vocazione, all’interno del disegno per un più complessivo rilancio del Mezzogiorno. La funzione

Il deficit di reti materiali allontana le nostre imprese dai mercati di sbocco e fornitura

indispensabile di qualsiasi strategia

della Basilicata potrebbe essere ulteriormente valorizzata dalla realizzazione della piattaforma

di sviluppo. Il deficit di reti

materiali allontana le nostre imprese dai mercati di

sbocco e fornitura, aggrava i costi, limita la competitività e riduce la capacità del territorio di attrarre e trattenere capitale umano. Eppure, questa regione,

logistica della Valbasento e dalla istituzione della Zona Franca Doganale di Ferrandina. Al contempo, è fondamentale procedere speditamente

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FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI

maniera diretta. È dunque necessario potenziare ed ottimizzare le principali direttrici di collegamento da e verso l’esterno della regione, con l’obiettivo di agganciare i punti nodali della rete TEN-T ad essa adiacenti, nonché le dorsali ferroviarie e i nodi portuali e logistici di riferimento. Tra le opere su gomma considerate prioritarie, il corridoio stradale Potenza Tito Brienza A3 Lagonegrese con prolungamento alla Melfi Candela, l’itinerario Murgia Pollino che contempla anche il cosiddetto bypass di Matera, e soprattutto il corridoio Salerno Potenza Bari con estensione della direttrice Basentana. Per quanto riguarda la rete ferroviaria, contiamo su due importanti interventi

per una adeguata rete di infrastrutture immateriali, dal momento che alcune aree industriali non sono ancora servite adeguatamente. Carenze che vanno assolutamente colmate per contribuire ad accorciare le distanze, avvicinare i mercati e favorire i flussi di merci, persone e informazioni”. Ha evidenziato che la Basilicata sconta un grave gap di competitività a causa delle carenze infrastrutturali. Quali interventi ritiene prioritari per colmare questo divario? “Non abbiamo aeroporti lucani, le infrastrutture ferroviarie sono insufficienti, la rete transeuropea di trasporto TEN-T si sviluppa “tutta intorno” alla Basilicata, senza interessarla in

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