FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI
porto che fra i suoi orizzonti può immaginare anche le potenzialità derivate dalla trasversalità prima verso il mar Tirreno e da lì verso la Penisola iberica. Un ruolo da protagonista nella portualità italiana e internazionale, che ci riconosce l’Unione europea e che noi dobbiamo cogliere realizzando quelle infrastrutture portuali necessarie a portare il porto di Ancona nel futuro potenziando quelli che sono i comparti strategici del suo essere uno scalo multifunzionale. Mi riferisco al traffico traghetti e alle Autostrade del mare, per la cui crescita lavoriamo alla costruzione del nuovo terminal passeggeri e della penisola, con un’infrastruttura portuale che si sviluppa sul
milioni. Come Adsp stiamo inoltre lavorando per sviluppare l’intermodalità nell’area della darsena commerciale, con un progetto di prolungamento dei binari del raccordo ferroviario di 650 metri che sarà al servizio delle esigenze di questo traffico. L’intervento, con un investimento di 8 milioni, prevede anche la razionalizzazione della circolazione viaria della zona e lo spostamento del varco doganale”. Guardando al futuro, quali saranno le priorità? “Sono quelle di cogliere tutte le opportunità di un porto internazionale che è nodo di due Corridoi europei, Scandinavo- Mediterraneo e Baltico-Adriatico, con una posizione strategica sul mare Adriatico fra Ue, Penisola balcanica e Medio Oriente. Un
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