FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI
trasformare l’area in un punto di incontro, un luogo contemporaneo che mantiene la memoria storica ma cambia la narrazione che l’area aveva avuto negli anni per la città. Lo stesso stiamo facendo a Trapani, sempre con il progetto di waterfront”. Guardando al futuro, in che modo le infrastrutture portuali siciliane rimarranno competitive e resilienti di fronte alle sfide globali? “Puntiamo su tre pilastri: sostenibilità ambientale, con investimenti in energie rinnovabili e riduzione delle emissioni: un esempio è il cold ironing per il quale abbiamo investito 51 milioni nei nostri porti. A seguire l’innovazione tecnologica, con l’adozione di sistemi intelligenti
per la logistica e la sicurezza. Infine il miglioramento dell’attrattività per rendere i nostri porti più efficienti e accoglienti per crocieristi e operatori commerciali. Siamo una stazione appaltante molto veloce nel realizzare opere e questo ci consente di raggiungere con rapidità i nostri obiettivi. Oggi abbiamo margini di crescita, risorse finanziarie e progetti da ultimare. Per guardare ancora avanti”.
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