FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI
Recentemente ha parlato di una Toscana “a due velocità”. Cosa intendeva esattamente e quali territori sono maggiormente in difficoltà? “Alcune aree corrono, altre arrancano. Firenze, Pisa e Prato ad esempio sono ben collegate e attrattive, mentre province come Grosseto, Siena e le zone montane restano isolate. Sembra una staffetta in cui alcuni corridori hanno scarpe da corsa e altri sono scalzi. Il rischio? Aumentare il divario economico tra i territori, penalizzando chi lavora fuori dai grandi centri urbani e limitando lo sviluppo diffuso”.
Il PNRR non basta? “Il PNRR è una grande occasione, ma i fondi devono arrivare dove servono di più. Alcuni progetti sono bloccati dalla burocrazia, altri rischiano di essere dispersi in interventi poco strategici. Dobbiamo accelerare le opere davvero prioritarie: mobilità sostenibile, connessioni digitali e logistica avanzata. Se investiti bene, questi fondi possono trasformare la Toscana in un hub efficiente e moderno, rendendo più competitive le imprese locali”.
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