FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI
Per quanto riguarda le infrastrutture materiali invece, quali sono le principali criticità? “La crescita del traffico marittimo e l’evoluzione delle navi impongono adeguamenti strutturali. Due aspetti fondamentali riguardano l’adeguamento dei fondali e l’ampliamento del canale di accesso. Nel primo caso, l’attività di dragaggio richiede costi ingenti e lenti passaggi burocratici. In questo senso il porto di Livorno, con fondali attualmente inferiori agli standard richiesti (13 metri), vedrà nella nuova Darsena Europa una soluzione cruciale, con l’ipotesi di fondali fino a 20
metri. Nel caso del canale di accesso, l’attuale larghezza di 60 metri nel tratto più corto e di 90 nel tratto più lungo è insufficiente per le
navi di ultima generazione. I lavori di ampliamento
La crescita del traffico marittimo e
del canale, che prevedono un investimento di 24 milioni di euro, consentiranno di portarlo a
l’evoluzione delle navi impongono adeguamenti strutturali
una larghezza massima di 125 metri, migliorano la manovrabilità e riducendo i tempi di attesa”.
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