FOCUS | ITALIA DEI TERRITORI
di ponti, viadotti e fronti di frana. La grande potenzialità di questa tecnologia risiede nel fatto che i dati sono già disponibili da diversi anni, a seconda della costellazione satellitare considerata, consentendo quindi di osservare trend potenzialmente significativi. Tuttavia, esistono limiti in termini di minimi spostamenti rilevabili, che dipendono anche dall’orientamento del ponte rispetto al nord geografico. La nostra proposta è stata quella di combinare i dati SAR con simulazioni avanzate del collasso strutturale, al fine di interpretare ingegneristicamente i movimenti osservati dal satellite e fare previsioni sui comportamenti futuri.
decisioni più consapevoli. In questo contesto, gli sviluppi dell’Intelligenza Artificiale e del supercalcolo aprono a straordinarie opportunità per monitorare non solo singole opere, ma intere reti infrastrutturali, in cui le informazioni siano interconnesse e analizzabili in modo integrato”. Quali sono i risultati principali del suo studio sul monitoraggio dei ponti con dati SAR e simulazioni numeriche al collasso? “I dati SAR sono dati satellitari ottenuti tramite interferometria radar, che permettono di monitorare spostamenti lenti
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