ebook_io_sono_Francesco dav

trati in camera, dicendomi «No, Francesco: non man- giare nulla! Ti portiamo in sala operatoria!» Carmelo era ancora per strada e portava con sé la torta e, invece, alla fine gli è toccato essere presente per l’inter vento. Quel continuo «tira e molla» ha esasperato tutti noi, perché ci siamo chiesti a più riprese se fosse, o meno, giunto il momento della tracheostomia. Alla fine, poi, mi hanno davvero operato e, al termine dell’inter vento, avevo una cannula inserita nella trachea, la quale richie- deva una costante medicazione per scongiurare delle infezioni. Dopo l’operazione, mi hanno tenuto «cuffiato» – hanno cioè applicato dall’esterno un palloncino gon fiato – af- finché il cibo non potesse finire nei polmoni. In queste condizioni, naturalmente, mi era impossibile parlare: ma almeno, riuscivo a respirare meglio, con l’ausilio del re - spiratore, e potevo anche mangiare. I sanitari si sono raccomandati però che non ingerissi legumi, riso, mais, rucola, pane grattugiato e tutti quei cibi che, in un modo o nell’altro, avrebbero provocato delle difficoltà nella deglutizione. A causa dell’inter - vento, come detto, non mi è più stato possibile parlare e, vivere quella condizione, era terribile. Le difficoltà incontrate nel tentare di farmi capire, a volte, hanno provocato inme una grande rabbia: nonmi è stato facile, infatti, sopportare questa situazione.

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