tata. Del resto, sarebbe stato sicuramente controprodu- cente sottopormi ad un nuovo intervento inutile che, peraltro, mi avrebbe pure levato il piacere di mangiare senza quel tipo di ausilio. A questo proposito, mi sono spesso domandato cosa sarebbe successo se mia mo- glie non fosse stata così determinata nel difendere la mia posizione. Lei ha lottato con decisione per dimo- strare a tutti quanti che la soluzione da loro auspicata non era quella ideale. Se abitualmente nelle persone la capacità di digerire efficacemente il cibo si aggira attorno al 70 percento, nel m io caso, era un po’ di meno: circa il 60. Tuttavia, non ho mai smesso di mangiare e ho sempre vissuto quel mo- mento della giornata con molto piacere. Questo è stato il primo episodio di disaccordo con i sa- nitari, al quale ne sono poi seguiti altri. Ciò nonostante, voglio ringraziare tutti i terapeuti pre- senti nella struttura che hanno insegnato a Francesca come occuparsi di me, suggerendo inoltre come attrez- zare l’appartamento con tutti i mezzi ausiliari necessari. Si sono anche premurati di mostrarle come gestire la tracheostomia, procurandole pure tutte le medicazioni da usare allo scopo. Le hanno fornito inoltre tutti gli in- tegratori alimentari che dovevo assumere, perché a
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