Uninews TorVergata #Confini

il modo di ragionare del mondo occidentale e i pilastri delle future scienze: se un’affermazione fosse stata vera, non avrebbe potuto essere falsa. E viceversa. Eppure già in epoca coeva, i sofisti non esitavano a contestare questi principi, come Zenone con il dilemma del quando, togliendo granelli, un mucchio di sabbia diventa qualcosa che non possa più essere definito tale. Ma a ben prima risale anche il «paradosso del mentitore di Creta», cioè «tutti i cretesi sono bugiardi» attribuito al cretese Epimenide, che è un assurdo logico. Oltre ai paradossi legati a proposizioni del tipo «questa frase è falsa», c’è il problema che non tutti gli attributi sono rappresentabili dicotomicamente. L’attributo «alto», riferito a una persona, è da considerare vero se la persona è alta 1,90 metri, così come è falso se riferito ad una persona di 1,50 metri. Ma dov’è il confine per definire una persona alta? Si può definire alta una persona di 1,62 metri?

possibili valori è stata la pietra miliare di tutto quel mondo digitale che ormai pervade la nostra vita. Fu il matematico britannico George Boole a porre le basi di quella che prenderà il nome di «algebra di Boole», fondamentale nello sviluppo dell’elettronica digitale e dei moderni calcolatori elettronici. Il ragionare in maniera dicotomica ha influito tuttavia non poco anche nel ragionare quotidiano, classificando a volte in maniera binaria anche concetti che di loro natura non lo sono, stabilendo confini inesistenti nella realtà. Ogni cosa siamo molte volte portati a

incasellarla in un descrittore preconfezionato, sentendo la soddisfazione di aver «fatto ordine», di aver rispettato una gerarchia naturale prestabilita. Eppure la stessa fisica del XX secolo ci ha dimostrato, contro ogni logica, che «la realtà non è come ci appare» (parafrasando il titolo di un bellissimo saggio di Carlo Rovelli). La concezione dell’assoluto «determinismo» è stata teoricamente e sperimentalmente confutata da tempo. Così come è stato dimostrato che tutto debba essere considerato relativo, come lo stesso scorrere del tempo.

Eppure la logica a due

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