Il nesso tra archeologia e cambiamenti climatici
di Emiliano Tondi*
Per capire in quale ambito si muove questa scienza nel contesto dei cambiamenti climatici, dobbiamo fare allora un piccolo passo indietro e più precisamente alla audizione al Senato
Vi siete mai chiesti cosa possiamo fare nel nostro piccolo per contribuire ad abbassare le concentrazioni di diossido di carbonio (CO ) che attualmente risultano essere le più alte negli ultimi 650.000 anni? 2 Risulta generalmente arduo capire come le scienze umanistiche, ed in particolar modo nel mio caso, l’archeologia, possano fornire un aiuto in tal senso. É però necessario fare attenzione a porsi le domande giuste; se ci chiediamo: «quale può essere il contributo dell’archeologia per ridurre la CO ?», la risposta appare lapidaria e sconsolante: nessuno. 2
dell’ex Ministro della Transizione Ecologica
Cingolani del 17/12/2021 a seguito della Cop26 tenutasi a Glasgow, nella quale egli riassume 4 linee di intervento della politica nei confronti dei cambiamenti climatici: 1. Mitigazione 2. Adattamento 3. Finanziamento 4. Riparazione dei danni
Tali linee di intervento partono dalla consapevolezza che i
cambiamenti attualmente in atto non sono reversibili nel breve termine.
*Ricercatore di tipo A in Metodologie della ricerca archeologica - Programma Operativo Nazionale “Ricerca ed innovazione” - emiliano.tondi@uniroma2.it
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