Un setto di rinforzo è posto subito al di sotto del tweeter, solidale con i pannelli anteriore e posteriore. Il mobile è in MDF (Medium Density Fibreboard), materiale molto spesso usato nei diffusori per la sua sordità e anche per l’economicità. Il suo spessore (misurato in corrispondenza del pannello frontale) è pari a 1,5 cm. Di
Anche i connettori dimostrano la medesima solidità e affidabilità degli altri componenti.
adeguata sezione il cablaggio, avvolto in una sorta di guaina di materiale sintetico nero. Di qualità i contatti multifunzione, che accettano cavo spellato, banane e forcelle, come di buona fattura sono pure i Fast-On dei due altoparlanti, dorati in superficie e precisi nel loro sistema di bloccaggio. Non di rado ho dovuto battagliare con Fast-On di scarsa qualità, che non volevano saperne di scorrere liberando il conduttore. Non è assolutamente il caso di questi che equipaggiano i Morel. Notevole il crossover, che impiega un’ottima componentistica passiva: tre condensatori marchiati Morel, due induttori avvolti in aria e due resistori, uno ceramico e l’altro all’ossido di metallo con tolleranza ± 5%. Immediato arrivare ai rispettivi valori poiché indicati sui componenti stessi, tranne gli induttori, che ho misurato con il mio ponte LCR Goyerrnes GR-4070L. Avviando una ricerca sul sito ufficiale Morel non mi è stato possibile trovare alcun modello di midwoofer targato “6B”, la sigla visibile sulla targhetta dopo aver rimosso il componente dal mobile. Ad ogni modo questo altoparlante somiglia molto, almeno nell’aspetto, a diversi modelli della gamma Classic Advanced, Elite e Titanium Former. Si potrebbe quindi trattare di un modello appositamente pensato per la serie Avyra. Stesso discorso per il tweeter, l’MDT 30NF; anche qui, se togliamo l’NF troviamo due modelli della serie Classic Advanced, il CAT 304 e il CAT 308, che sono esteticamente identici. Ma cosa rende speciali questi trasduttori elettro-meccano-acustici, curati nei minimi particolari sin dall’estetica? La prima cosa che salta all’occhio di questo midwoofer è il bel cestello aperto, che risulta aerodinamicamente efficiente, atto a ottimizzare la ventilazione e la decompressione, da cui il termine che lo identifica, Uniflow , una tecnologia che consente alle onde sonore di fluire in modo uniforme e fluido. Data la sua particolare forma geometrica, elimina l’interferenza con i componenti mobili del woofer, così da permettere l’uso di uno spider a basso profilo per un maggior supporto e stabilità. Al centro della piastra posteriore è presente un filtro denominato Controlled Acoustic Resistance , ossia “resistenza acustica controllata”, in grado di migliorare il carico acustico controllando il flusso d’aria all’interno del driver. Tale filtro è assimilabile all’effetto di un cabinet e ottimizza la gestione della potenza del trenta per cento, fornendo un maggior controllo sul movimento del cono per un’incrementata dinamica dei bassi. Per inciso, diversi altoparlanti Morel (compreso il nostro B6) sono dotati della tecnologia EVC (tra un po’ vedremo cos’è) e sono schermati per oltre il novanta per cento. Il complesso motore è un altro dei punti di forza del marchio israeliano. Vengono utilizzati quattro sistemi motore: High Grade Ferrite , Neo Motor (NMM), Double Magnet (DMM) e Hybrid Motor (HMM), ognuno progettato
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