GrooveBack Magazine 002

e Lucio Dalla. Autori, per la maggior parte, della grande scuola brasiliana che sono stati convogliati nella voce e nel pianoforte di Tiziana Cappellino e nelle chitarre di Pietro Ballestrero nel loro disco Gira l’anima . È ovvio che, partendo dalla tipica musicalità e ritmicità date dalla musica brasileira , i due artisti abbiano voluto plasmare il loro disco esaltando queste componenti, che però sono smussate, levigate, edulcorate da un forte senso di intimità dato al suono, anche grazie alla voce calda e suadente di Tiziana Cappellino. In questo modo, è venuto fuori un prodotto che, al di là della

contaminazione degli stili e delle culture presenti, si pone l’obiettivo di valorizzare il concetto della bellezza che ogni creazione d’autore riesce a promuovere, anche quando ci troviamo di fronte a melodie che possono risultare, a un primo ascolto, semplici e perfino banali. E per fare ciò basta uno Steinway gran coda e delle chitarre acustiche, che sono presentati e preservati, nella loro essenza timbrica, dalla proverbiale fedeltà dell’incisione da parte di Marco Lincetto, come di consueto catturata rigorosamente live in studio. E il brano inserito nel sampler , un classico come Cara di Lucio Dalla, permette di apprezzare al meglio questo mix in cui la poesia dei testi, il suadente fascino della materia strumentale e la voce che canta o che vocalizza, portano a una vera e propria contemplazione musicale.

Non poteva, ovviamente, mancare in questo sampler un contributo al genere jazz, qui rappresentato da un pianista e compositore italiano, Osca Del Barba, che ha registrato per l’etichetta discografica di Marco Lincetto un CD, Double Time , del quale ho già parlato proprio per GRooVE back Magazine in un articolo apparso sulla versione web della rivista. L’artista bresciano, con questo lavoro, ha voluto fissare due diversi momenti della sua vita musicale, con le prime cinque tracce che sono state registrate nel 2018, mentre le ultime quattro risalgono al 2012. E se i

primi cinque tracks riguardano rivisitazioni personali di brani molto famosi, dei veri e propri “classici” del jazz, gli altri quattro sono creazioni e delle improvvisazioni dello stesso Del Barba. Questo è il significato del “duplice tempo” presente nel titolo e che, se vogliamo, è fissato anche nel pezzo presentato nel sampler della Velut Luna, Istante immenso , che fa parte del materiale creativo del compositore bresciano. Come ho già avuto modo di scrivere nella recensione, questo brano, insieme con quelli che fanno parte della sua vena creativa, «portano a capire il percorso attraverso il

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