GrooveBack Magazine 002

Ad ogni modo, entrando nello specifico della cosiddetta Wagnersymphonie , come fu poi soprannominata, non mancano momenti davvero memorabili, come quello offerto dall’ incipit , solenne e grandioso, con cui ha avvio il primo tempo, Mehr langsam, con il tema principale enunciato vigorosamente dalla tromba, il quale lascia poi spazio a un nuovo materiale tematico annunciato dalle trombe e dai tromboni e che si estende a tutta la compagine orchestrale coinvolta in un crescendo di grande effetto timbrico. L’Adagio che segue è suddiviso in tre temi: il primo delicatamente cantabile, il secondo più marcatamente sentimentale e il terzo più introspettivo e spirituale. Ma è, ancora una volta, nello Scherzo che si presenta il Bruckner più autentico e geniale, grazie a un’atmosfera di danza di spiccato gusto viennese che percorre l’intero tempo, che culmina in un nostalgico Ländler . Il Finale, al contrario, rappresenta il tempo meno convincente di tutta la sinfonia; se il tema principale è assai simile a quello iniziale del primo tempo, in modo da evidenziare la natura ciclica della sinfonia, prima che prenda avvio la maestosa coda affiora un ritmo di danza su un corale enunciato dagli ottoni, anche se il risultato appare alquanto magniloquente e poco efficace nella resa orchestrale. All’interno del corpus sinfonico di Anton Bruckner, solo la Sinfonia n. 4 in mi bemolle maggiore , oltre ad essere con la Sinfonia n. 7 la più conosciuta ed eseguita, vanta un titolo di carattere descrittivo voluto dall’autore, ossia quello di Romantica . Ed è proprio con questo celeberrimo lavoro sinfonico, creato nel corso di uno dei periodi più difficili e incerti della sua vita, che il compositore austriaco ottenne il primo, timido successo nel corso di un’esecuzione pubblica, permettendogli di dare avvio a quel lento ma progressivo consolidamento della propria professione e a rendere più accettabile la sua situazione economica. La Sinfonia Romantica venne ultimata alla fine del novembre 1874, ma subito dopo, ancora una volta, Bruckner decise di rimettere mano alla partitura, intervenendo pesantemente per rendere l’opera più fruibile, sia a livello esecutivo, sia sotto l’aspetto dell’ascolto. Questa prima revisione si protrasse fino alla fine del settembre 1878, senza dimenticare che nel novembre di quello stesso anno il compositore confezionò un nuovo Scherzo, quello che descrive l’azione della caccia, destinato a diventare uno dei più celebri tempi della storia del genere sinfonico. Neppure questa nuova versione, però, riuscì a soddisfare l’esigente compositore, che volle riscrivere buona parte del Finale. Finalmente, il 20 febbraio 1881, la Romantica fu eseguita in prima assoluta alla Musikvereinsaal viennese, diretta da Hans Richter. Ma le vicissitudini della partitura, nonostante il successo di quella prima esecuzione, non finirono, visto che a rimetterci mano, più o meno arbitrariamente, furono dapprima il direttore Felix Mottl (nel dicembre 1881 a Karlsruhe, con la prima esecuzione di un lavoro sinfonico di Bruckner in Germania) e il collega Anton Seidl. Inoltre, la prima edizione a stampa, curata dal musicologo Ferdinand Löwe, ritoccata nella strumentazione con il consenso dello stesso Bruckner, fu sostituita da quella stabilita nel 1936 da Robert Haas, sulla base del materiale relativo alla prima esecuzione, a sua volta soppiantata dalla nuova edizione critica e definitiva di Leopold Nowak uscita nel 1975. Ancora una volta, Eduard Hanslick ci mise lo zampino, cercando di boicottare Bruckner e la sua musica. Infatti, nel 1875, ossia pochi mesi dopo aver terminato la prima stesura della Sinfonia Romantica , il potente critico viennese fece in modo che fosse respinta la richiesta del compositore di ottenere un incarico all’Università di Vienna, cosa che lo

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