UN MONDO IN MAGAZINE - SPECIALE ARREDO UFFICIO Per noi arredare significa trasformare gli spazi in luoghi vitali in cui tutta la bellezza del lavoro riesce ad esprimersi
SPECIALE ARREDO UFFICIO N°02
UN MONDO IN MAGAZINE
Associato a:
Federazione italiana delle industrie del legno, del sughero, del mobile, dell’illuminazione e dell’arredamento.
Per noi arredare significa trasformare gli spazi in luoghi vitali in cui tutta la bellezza del lavoro riesce ad esprimersi
THE OFFICE SANCTUARY
UFFICIO DOLCE UFFICIO Quello che per noi è sempre stato un luogo ben distinto nella nostra quotidianità e che ha sempre evocato parole chiave come efficienza, produttivi- tà e, talvolta, stress, nel tempo ha acquisito nuove prospettive. Oggi, infatti, si parla di ispirazione, armonia, energia, punti cardini che partono sì da noi, ma anche dall’atmosfera nella quale siamo immersi. Il cambiamento degli ultimi anni, infat- ti, ha spostato l’ufficio, per molti di noi, dalla sede abituale a casa nostra. Un vero e proprio transfert emotivo, sensoriale, oltre che professionale, che ora, con il ritorno del lavoro in presenza, ha por- tato a riflessioni importanti sul nostro bisogno di stare bene con noi e con l’ambiente nel quale lavoriamo. Ecco perché, sempre di più, il design d’arredo sta
accompagnando questo percorso di consapevo- lezza attraverso un trend importante chiamato Office Sanctuary . Si tratta di una concezione che, per quanto possa risuonare della cultura Zen, affonda le radici nello studio del repentino cambiamento degli ultimi tempi. Al centro c’è il benessere della persona: l’ufficio diventa, infat- ti, un luogo dove l’ergonomia indica la direzione affinché elementi d’arredo come sedute, mobili e scrivanie siano confortevoli e aiutino a rendere il contesto salutare e positivo. Non solo: il nostro ufficio diventa il nostro tem- pio nel momento in cui noi ci sentiamo incorag- giati ad esprimere idee, aprirci alle emozioni, ge- stire le nostre preoccupazioni, e non, invece, una cupola sotto la quale ci sentiamo limitati e dove non ci rispecchiamo. Per questo un perfetto Of- fice Sanctuary è uno spazio dove l’arredamento va nella direzione di un “ammorbidimento” di toni , dove il rigore sul lavoro viene gentilmente accolto da colori e luci rilassanti, da forme meno spigolose e rigide e più familiari. Che sia in casa o fuori, l’ufficio porta con sé un
desiderio di sentirsi a proprio agio, dove la fret- ta e la corsa contro il tempo si fermano di fronte ad un design pulito, minimalista, mai ingom- brante , dove ogni punto richiama la calma nei materiali usati e nella capacità di accogliere la luce naturale. Un ambiente che guarda alla nostra anima è un ambiente che aiuta a far cultura del benessere stesso, guidandoci ad eleminare il di- sordine e a prediligere pochi strumenti essenziali e personali, in completa fusione con l’arredo. In questa ricerca dell’essenzialità (e della felicità sul lavoro) l’Office Sanctuary è come un giardino da coltivare, dove far crescere le idee e le ispira- zioni migliori.
UN MONDO PIÙ FLESSIBILE
NON SOLO IL LAVORO: ANCHE GLI SPAZI GUARDANO AL CAMBIAMENTO Il mondo ci insegna che recuperare lo sguardo dei bambini ci aiuterebbe ad essere più flessibili nelle nostre idee, posizioni, visioni. Basta pensare a come, con un gioco di costruzione, loro riesca- no a fare breccia nei muri del pensiero adulto e creare, di volta in volta, mondi alternativi. Fantasia, inventiva, spirito di cambiamento sono oggi doti necessarie per cambiare in me- glio anche l’esistenza di noi lavoratori. Se il pro-
cesso del cambiamento professionale è già in atto da tempo, rendendolo più liquido, anche gli ambienti di lavoro stanno venendo incontro ad una mobilità capace di ridisegnare i luoghi in funzione di una maggior aderenza alla varietà e meno alla stanzialità. Ecco allora che nascono open space ed uffici che si spogliano della loro ve- ste monocromatica e seriale, lasciando posto ad un arredo che va incontro, allo stesso tempo, allo
spettro umano dei professionisti e alla loro esigenza di vivere uno spazio che può cambiare linguaggi. L’idea di operosità non ha più necessità di costruire delle celle. Al contrario, gli open space oggi si stanno contraddi- stinguendo grazie ad elementi d’arre- do ibridi, capaci di adattarsi a diversi gruppi di lavoro e non solo a reparti e personalizzabili per esprimere al me- glio il talento e le opportunità di ogni persona. Gli elementi che caratterizza- no la flessibilità sono studiati guardan- do ai sensi. I pannelli fonoassorbenti, per esem- pio, si smarcano dal loro compito di isolare e separare e diventano colore, abbracciano il concetto di privacy re- stituendo, all’intero ambiente, vivacità e personalità. Componenti come le poltrone a sac- co o tavoli multifunzione ci invitano a modulare il tempo del nostro lavo- ro, con la possibilità di trasformare le riunioni in un incontro più informale e rilassante, di “aggiungere un posto al tavolo” quando arrivano consulenti esterni. L’importanza della flessibili- tà va a toccare importanti aree di la- voro, come il Customer Care, cuore delle aziende, che ha sempre rischiato di ritrovarsi in ambienti asettici e im- personali. Oggi lo sguardo è cambiato e gli spazi destinati a questa professio- ne mutano e recuperano il concetto di “care” attraverso un’attenzione più profonda alla parte design, oltre che ad un’adeguata e corretta gestione dello spazio. Perché esprimere le nostre potenzia- lità in un ambiente più flessibile ci permette di cogliere più opportunità, professionali ed umane.
PERCHÉ L’ARREDO SOSTENIBILE È SEMPRE PIÙ UNA SCELTA VINCENTE. Il nostro lavoro ci porta spesso a confrontarci con il tema della responsabilità. Ogni nostra scelta, ogni riflessione o azione ha un effetto su altre persone, sul mondo esterno. Ma avete mai pen- sato che la responsabilità possa iniziare, sempli- cemente, dall’accomodarci sulla sedia e infilare le gambe sotto la scrivania? FATTO A REGOLA DI NATURA
Il design sostenibile, conosciuto anche come ecodesign, ci sta insegnando proprio questo: che prima ancora delle nostre mete professionali, c’è un punto di partenza sempre più importante che è quello di connetterci con l’ambiente attorno. Un ambiente in cui ogni elemento d’arredo non risponde più solo alla funzionalità e produttività, ma alla valorizzazione del legame fra l’uomo e il pianeta. È il concetto di “ restituzione ”: io pro- muovo me stesso con il lavoro, ma rispettando la terra che mi permette di farmi crescere e matu- rare. La “restituzione” si sviluppa, per i designer contemporanei, attraverso altre tre “r” fonda- mentali: “ ridurre, riutilizzare, riciclare ”.
Lo scopo è quello di alimentare un ciclo continuo di utilizzo e riutilizzo senza produrre rifiuti, con un occhio sempre più improntato alla bellezza che ogni giorno la natura stessa ci trasmette. Grazie a questo approccio, i componenti per ufficio, sale riunioni, open space e altri ancora rispecchiano, più che un trend, un impegno costante per tra- sformare i rifiuti in oggetti di design resistenti nel tempo, a impatto zero e unici. Perché in un luogo di lavoro dove viene promossa un’atmosfe- ra di benessere e di equilibro con i suoi elementi, l’eccellenza fiorisce in maniera più organica, con-
sapevole. Vivere la quotidianità della propria pro- fessione, circondati da un arredo che è costituito da legno, bamboo, cartone, fibre vegetali, polie- stere riciclati acquista un grande valore che coin- volge testa e cuore. Significa lavorare al meglio sentendosi parte di un mondo che rispettiamo in qualsiasi momento della nostra vita, anche quando per ore siamo comodi su una sedia ergo- nomica che ha recuperato la plastica dagli oceani o su tavoli le cui vernici non sono inquinanti. Ba- sterà allora alzare gli occhi dal computer per sen- tirsi, più che in un ufficio, dentro un paesaggio.
THE GREEN REVOLUTION
C’è un termine scientifico che negli ultimi anni ha acquisito un valore importante: la “biofilia”. Indicato per la prima volta da Erich Fromm e sviluppato dal biologo Edward O. Wilson, la biofilia è l’amore che l’uomo prova per ciò che, come la natura, è vita, e per questo si connette ad essa emotivamente. Occuparsi delle piante e dei fiori, infatti, così come vi- vere in un ambiente che se ne prende cura, rende la nostra esistenza migliore. Specie se lo spazio è quello dove lavoriamo, tanto che si sta sviluppando un trend chiamato il “design biofilico”. Ma in cosa piante e fiori in ufficio e al lavoro possono migliorare la nostra quoti- dianità?
Abbinare in armonia piante vere a piante finte, per gli angoli con meno luce o troppo esposti al calore, è la soluzione ideale
per un luogo di lavoro elegante e funzionale. LAURA MIDDEA - CATEGORY MANAGER ARREDO
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RENDONO L’AMBIENTE PIÙ PULITO E SALUBRE 01
INCREMENTANO LA PRODUTTIVITÀ PROIETTANDO UN SENSO DI PROPOSITIVITÀ
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AIUTANO A CREARE UN’ATMOSFERA PIÙ SERENA E RILASSATA
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DANNO PERSONALITÀ ALL’ARREDAMENTO RENDENDOLO PIÙ ORIGINALE E COLORATO
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buoni motivi
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RINFRESCANO L’ARIA ABBASSANDO NATURALMENTE LA TEMPERATURA
per avere piante in ufficio
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ATTRAGGONO I TALENTI PROMUOVENDO UN AMBIENTE PIÙ STIMOLANTE
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RIDUCONO L’INQUINAMENTO ACUSTICO
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ACCRESCONO IL SENSO DI APPARTENENZA AD UN LUOGO DI LAVORO
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09
DIVENTANO DELLE PRESENZE “AMICHE” CON CUI CRESCERE INSIEME OGNI GIORNO
PROMUOVONO IL BUON UMORE E LA GENTILEZZA
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