La cui disfunzione contribuisce alla persistenza dell’infiammazione e alla variabilità del flusso aereo, soprattutto nelle forme più gravi. L’epitelio delle vie aeree non è quindi un semplice rivestimento, ma una componente attiva e specializzata del sistema di difesa polmonare. Sebbene essenziale nella protezione da agenti patogeni e sostanze irritanti, una sua attivazione prolungata può contribuire alla progressione di patologie respiratorie croniche. Questo ambito rappresenta oggi una delle frontiere più attive della ricerca. Un farmaco anti-allarmine è già stato approvato per l’asma grave, e strategie simili sono in fase di sperimentazione per la BPCO. La crescente conoscenza del ruolo dell’epitelio respiratorio sta aprendo nuove prospettive terapeutiche, mirate non solo al controllo dell’infiammazione, ma anche alla salvaguardia della barriera respiratoria.
In questo contesto la protezione dell’apparato respiratorio, inteso come sistema integrato, rappresenta una priorità di sanità pubblica. Ridurre l’esposizione agli inquinanti, rafforzare le difese epiteliali e intervenire precocemente sui processi infiammatori è essenziale per prevenire e limitare l’impatto delle malattie respiratorie croniche, soprattutto nelle popolazioni esposte ai rischi ambientali delle aree metropolitane.
Fonti
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