Un’intelligenza artificiale di cui fidarsi
di Elena Sofia Ruzzetti*
Allora raccontavo quanto fosse difficile per un algoritmo comprendere il ricchissimo e ambiguo linguaggio umano; oggi sembra quasi naturale che possa persino generarlo in modo convincente. Oggi modelli di linguaggio come ChatGPT sono parte della vita quotidiana, e le conversazioni di tre anni fa in cui cercavo di spiegare il mio lavoro sembrano ormai preistoriche. Il problema basilare che i modelli di linguaggio sono addestrati a risolvere è predire quale sia la parola più probabile sulla base delle precedenti, in un processo iterativo. Moderni modelli di linguaggio riescono a predire bene quale sia la risposta corretta. Ma la correttezza di un algoritmo non è mai stato l’unico parametro di giudizio. Per essere davvero utile, un sistema deve anche essere affidabile: ecco perché si parla di Trustworthy AI, cioè un’IA di cui possiamo fidarci. L’UE ne ha definito i principi nel 2019: perché possa essere definito affidabile, un sistema di IA deve rispettare sette pilastri.
Nelle linee guida viene evidenziata la centralità dell’essere umano , che deve sempre poter controllare e
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*Dottoranda in Data Science - elena.sofia.ruzzetti@uniroma2.it
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