Nordea Nordic Friends 2023 - Italian

Sempre più persone vogliono contribuire attivamente a creare un mondo più sostenibile. Ciò comprende anche le proprie decisioni di investimento. Nordea vuole aiutarle a raggiungere questi obiettivi

REALI Per fare progressi reali verso un’economia “verde”, è il momento di coinvolgere le imprese con emissioni elevate / 08

RESISTENTI In 200 anni le obbligazioni garantite europee non sono mai andate in default. Oggi dimostrano le loro qualità / 12

ROBUSTE Le imprese statunitensi divengono sempre più sostenibili e ciò le renderà in futuro molto più forti / 16

Materiale pubblicitario solo per investitori professionali, conformemente alla definizione della direttiva MiFID Gli investimenti riguardanti i comparti dei fondi devono essere effettuati sulla base del Prospetto informativo e del Documento contenente le informazioni chiave (KID). nordic friends

EDIZIONE 01/2023

In mezzo a inflazione galoppante, tassi elevati e debolezza economica, la strategia Global Stable Equity di Nordea è una stabile roccaforte per gli investitori / 04 La forza della stabilità

2 LISTA DEI FONDI

Tabella fondi Maggiori informazioni sulla gamma completa di prodotti di Nordea sul sito nordea.it

Soluzioni ESG

NORDEA 1, SICAV

ISIN

CLASSE DI AZIONI

VALUTA DATA DI LANCIO

IN QUESTA EDIZIONE

Azioni Europa European Small and Mid Cap Stars Equity Fund 1

LU0417818407

BP

EUR

23/03/2009

European Stars Equity Fund

LU1706106447

BP

EUR

14/11/2017

Nordic Stars Equity Fund

LU1079987720

BP

EUR

19/08/2014

Mercati emergenti Asian Stars Equity Fund

LU2152927971

BP

USD

28/04/2020

Chinese Equity Fund

LU0975278572

BP

USD

05/12/2013

Emerging Stars Equity Fund

LU0602539602

BP

USD

15/04/2011

Emerging Stars ex China Equity Fund

LU2528868008

BP

USD

27/09/2022

Latin American Equity Fund

LU0309468808

BP

EUR

01/08/2007

Global Global Real Estate Fund

LU0705260189

BP

USD

15/11/2011

Global Stable Equity Fund

LU0112467450

BP

EUR

02/01/2006

ü

Global Stable Equity Fund – Euro Hedged

LU0278529986

BP

EUR

05/03/2007

Global Stars Equity Fund

LU0985320562

BP

USD

17/05/2016

Nord America North American Stars Equity Fund Obbligazioni Covered bonds European Covered Bond Fund

LU0772958525

BP

USD

30/05/2012

ü

LU0076315455

BP

EUR

05/07/1996

ü

European Covered Bond Opportunities Fund

LU1915690595

BP

EUR

29/01/2019

Low Duration European Covered Bond Fund

LU1694212348

BP

EUR

24/10/2017

Credit Emerging Stars Bond Fund

LU1915689316

BP

USD

17/01/2019

Emerging Stars Corporate Bond Fund

BP

USD

10/08/2022

LU2500359935

European Corporate Stars Bond Fund

BP

EUR

10/01/2019

LU1927797156

European Cross Credit Fund

LU0733673288

BP

EUR

22/02/2012

European Financial Debt Fund

LU0772944145

BP

EUR

28/09/2012

European High Yield Bond Fund

LU0141799501

BP

EUR

04/01/2006

European High Yield Stars Bond Fund

BP

EUR

15/01/2019

LU1927798717

North American High Yield Stars Bond Fund

LU1937720214

BP

USD

07/02/2019

US Corporate Bond Fund

LU0458979746

BP

USD

14/01/2010

US Corporate Stars Bond Fund

LU1933824283

BP

USD

05/02/2019

US High Yield Bond Fund

LU0278531610

BP

USD

28/07/2008

Soluzioni flessibili Soluzioni multi-asset Flexible Fixed Income Fund

LU0915365364

BP

EUR

02/05/2013

Stable Return Fund

LU0227384020

BP

EUR

02/11/2005

Investimenti alternativi liquidi Alpha 7 MA Fund

LU1807426207

BP

EUR

23/05/2018

Alpha 10 MA Fund

LU0445386369

BP

EUR

30/09/2009

Alpha 15 MA Fund

LU0607983896

BP

EUR

11/08/2011

Fondi tematici sostenibili Global Climate and Environment Fund 2

LU0348926287

BP

EUR

13/03/2008

Global Climate and Social Impact Fund

LU2355687059

BP

USD

06/07/2021

Global Climate Engagement Fund

LU2463526074

BP

USD

26/04/2022

ü

Global Gender Diversity Fund

LU1939214778

BP

USD

21/02/2019

Global Green Bond Fund

LU2327920356

BP

EUR

22/04/2021

Global Sustainable Listed Real Assets Fund

LU2500361329

BP

USD

17/08/2022

Si noti che non tutti i comparti e le classi di azioni potrebbero essere disponibili nel proprio paese. 1 Con effetto dal 01/08/2022, il comparto Nordea 1 – European Small and Mid Cap Equity Fund ha assunto la denominazione di Nordea 1 – European Small and Mid Cap Stars Equity Fund . 2 Chiuso a nuovi investitori il 26/02/2021.

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3

EDITORIALE + SOMMARIO

In questo numero

Care lettrici e cari lettori,

dopo un anno incredibilmente difficile, dall’inizio del 2023 i mercati finan- ziari e l’economia mondiale nel suo complesso hanno mostrato una buona

tenuta. Tuttavia lo scenario rimane incerto. Anche se i prezzi dell’energia sono calati significativamente dopo l’impennata provocata dall’invasione russa dell’Ucraina lo scorso anno, l’in- flazione è ancora elevata in numerose parti del mondo sviluppato e ciò spinge le banche centrali a conti- nuare a innalzare i tassi d’interesse. Sebbene sia ormai possibile ottenere rendimenti del 3-4% con investimenti generalmente sicuri, è un livello molto inferiore all’attuale inflazione. Nei prossimi mesi, per avere rendimenti pari o superiori all’inflazione, gli investitori dovranno probabilmente accettare rischi più elevati, il che può essere problematico. Infatti inflazione e volatilità sembrano destinate a rimanere elevate nel breve periodo e le tensioni geopolitiche, compresa la dolorosa guerra in Ucraina, permangono. Inoltre vediamo già segnali dell’impatto dell’inasprimento delle condizioni finanziarie, con i recenti fallimenti bancari negli Stati Uniti e il deterioramento di aree del mercato immobiliare. Poiché l’investimento in azioni è tipicamente la componente più rischiosa di un portafoglio diversificato, è probabile che gli inve- stitori cercheranno sempre più spesso soluzioni azionarie che si rivelino stabili. Nella storia di copertina di nordic friends , i gestori della nostra strategia Global Stable Equity spiegano perché le im- prese con fondamentali solidi sono quelle meglio posizionate per resistere a forti pressioni sui prezzi e ad altri momenti di incertez- za. Anche i covered bond europei hanno fama di grande stabilità. Sebbene di recente abbiano risentito del sentiment negativo sul settore bancario, la cosa ha creato un’opportunità per abili gestori attivi. Pensate: non c’è mai stato un default nel mercato dei covered bond europei dalla sua nascita oltre due secoli fa! Infine, dopo una dinamica pluriennale apparentemente inarre- stabile per l’ESG, l’investimento sostenibile è stato oggetto di un acceso dibattito di recente. Però restiamo convinti delle potenziali- tà di lungo periodo della sostenibilità sia per gli investitori che per le imprese. Siamo all’inizio di una transizione pluridecennale verso un mondo più verde, e – come potete leggere – riteniamo essen- ziale che gli investitori si impegnino a dialogare con i maggiori responsabili delle attuali emissioni. Noi tutti di NAM desideriamo ringraziarvi per il vostro continuo supporto e la fiducia dimostrataci. Vi auguriamo il meglio per il periodo estivo e speriamo di rivedervi presto.

In copertina

4

La forza della stabilità Nei periodi di forte volatilità, le azioni stabili forniscono al portafoglio la tanto desiderata stabilità. In primo piano 8 Impegnarsi per il cambiamento Solo coinvolgendo le società ad elevate emissioni di CO2, diventa possibile realizzare un vero cambiamento. Sguardo sul mercato 12 Sani e salvi Da 200 anni i covered bond europei offrono agli investitori sicurezza e protezione. Opinione macro 15 L’inflazione si raffredda L’inflazione generale dà segni di rallentamento. Ma la tregua è solo temporanea. Inside Nordea 16 Il vantaggio americano Le società statunitensi stanno recuperando in termini di sostenibilità, e ciò dà loro un vantaggio in più. ESG decifrato 19 Agire in modo sostenibile. Investire in modo sociale. Affrontare la “S” di ESG non è solo la cosa giusta da fare, ma è anche opportuno dal punto di vista

finanziario. Lounge

20

Cordiali saluti

La strategia di sostenibilità dà i suoi frutti È Midsummer, giochiamo! Alla ricerca di soluzioni Molti premi per Nordea Nordic point of view: costruire per il futuro

Fabio Caiani Head of Fund Distribution Italy

EDIZIONE 01/2023

4 IN COPERTINA

Le “Stable Equities” possono aiutare gli investitori a trovare una strada percorribile in un contesto di forte inflazione, alti tassi e debole crescita. La forza della stabilità

nordic friends

IN COPERTINA 5

„ Il nostro approccio mira ad individuare imprese con utili stabili e bilanci solidi, che siano fattori di stabilità nei periodi di maggiore volatilità. Claus Vorm gestore presso Nordea Asset Management

diversi titoli di alto profilo nei servizi di comunica- zione e nell’informatica hanno qualità stabili, come il colosso tecnologico Alphabet. 1 Queste imprese cre- scono spesso a tassi più elevati delle tipiche azioni nell’universo di investimento, ma sono comunque relativamente stabili, meno cicliche e attualmente quotano a valutazioni interessanti”. Fondamentali solidi danno stabilità Robert Næss, che gestisce il portafoglio insieme a Vorm, afferma che la stabilità è una qualità sottova- lutata nel contesto attuale. “Considerando le attuali condizioni d’investimento, gli investitori dovranno individuare soluzioni in grado di offrire protezione in un’ampia varietà di scenari economici e di merca- to”, dice Næss. “Secondo noi gli investitori devono affrontare le sfide fondamentali con investimenti basati sui fondamentali. Le imprese di maggiore successo per il resto dell’anno e oltre saranno pro- babilmente quelle in grado di resistere a un’inflazio- ne persistente, a tassi d’interesse elevati e ad una lunga fase di debolezza economica”. Il processo d’investimento impiegato da Vorm e Næss nel Nordea 1 – Global Stable Equity Fund prevede un esame approfondito dei fondamentali: il team analizza l’andamento del prezzo del titolo di una società, dei suoi utili, dei suoi dividendi, dell’E- BITDA e del cash flow negli anni precedenti. Oltre a ciò si dà priorità assoluta ad un elemento chiave: la stabilità. “Il nostro approccio mira ad individuare imprese con utili stabili e bilanci solidi, che siano fattori di stabilità nei periodi di maggiore volatilità”, afferma Vorm. “Non ricerchiamo in primis azioni a basso beta o con dividendi alti. Tuttavia il processo

Dopo aver affrontato condizioni di mercato turbo- lente e difficili l’anno scorso, gli investitori hanno iniziato il 2023 con la speranza di un contesto più favorevole. Ma lungi dall’essere calma, la prima parte del 2023 è stata caratterizzata da frequenti episodi di volatilità e paura. Sebbene gran parte della recente instabilità dei mercati abbia riguarda- to le significative oscillazioni dell’inflazione e delle aspettative sui tassi d’interesse, i timori per le con- dizioni di alcuni istituti bancari globali hanno creato ulteriore incertezza. Dato che questa volatilità più elevata nei mercati sembra destinata a persistere, è comprensibile che gli investitori siano più attenti ai rischi nell’imme- diato futuro. Poiché agli investitori di lungo periodo serve l’esposizione ai mercati azionari, le azioni delle imprese più solide dovrebbero registrare una domanda crescente. Nel 2005 il Multi Assets Team di Nordea Asset Management (NAM) ha coniato il concetto di “Stable Equities”, ossia azioni stabili tipicamente meno sensibili al ciclo economico rispetto al mercato nel suo complesso. Queste imprese producono prodotti o offrono servizi per- lopiù essenziali per i consumi quotidiani. “Le azioni stabili sono spesso considerate “noiose” e perciò ri- cevono meno attenzione da parte dei mercati e del pubblico in generale”, spiega Claus Vorm, gestore del Nordea 1 – Global Stable Equity Fund . Più attenzione è dedicata alle azioni “calde” e con narrazioni interessanti, tipicamente di imprese ope- ranti in settori a forte innovazione tecnologica. “Non essendo alla ribalta, le quotazioni delle azioni stabili non riflettono necessariamente una ponderazione razionale dei rendimenti attesi rispetto al rischio“, spiega Vorm.

In sintesi ` Le azioni stabili possono sembrare “noiose”, ma la stabilità è una qualità sottovalutata nel contesto attuale ` I gestori ricercano attivamente imprese con utili stabili e bilanci solidi, che fungono da stabilizzatori nei periodi di volatilità più elevata ` Le società di migliore qualità sono in grado di proteggere i margini di profitto anche in contesti inflazionistici

Inoltre numerose imprese meritano la qualifica “sta- bile” ma non sono “noiose”, rimarca Vorm: “Di fatto

1 I riferimenti a società o altri investimenti non costituiscono sollecitazione alla compravendita di tali investimenti, ma hanno scopo illustrativo.

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6 IN COPERTINA

Forte come una roccia: le “azioni stabili” possono offrire agli investitori una solida base, una caratteristica particolarmente importante in un contesto ricco di sfide e molto volatile.

Vorm. Il suo collega Næss aggiunge: “Grazie a modelli di business solidi e ad un management di valore, le società di alta qualità sono in grado di proteggere i margini, anche in contesti inflazioni- stici. Ricavi robusti e solidi margini fanno sì che tali imprese possano mantenere utili stabili indipen- dentemente dall’inflazione”. Fino a poco tempo fa la strategia Nordea 1 – Global Stable Equity Fund non aveva ancora affrontato un lungo periodo di elevata inflazione. Il team ha monitorato gli utili per azione di colossi di beni di consumo di marca, come Coca-Cola, Procter & Gamble e Johnson & Johnson 2 nei periodi di forte inflazione osservati negli anni ‘70 e ‘80. Queste imprese, regolarmente presenti nel portafoglio negli ultimi anni, hanno sistematicamente dimostrato una elevata capacità di dettare i prezzi.

d’investimento di solito porta ad un portafoglio che include azioni con un beta più basso e un dividend yield più alto del mercato nel suo complesso”. Resistere alle turbolenze da elevata inflazione Dopo oltre un decennio di tassi d’interesse storica- mente bassi e di stimoli monetari senza precedenti, il contesto d’investimento è molto cambiato nell’ul- timo anno. In uno scenario di elevata inflazione, alti tassi d’interesse e con le nuvole della recessio- ne ancora vicine, gli investitori azionari hanno biso- gno di soluzioni che fanno fronte a tale situazione. Per fronteggiare la forte inflazione, Vorm e Næss pensano che gli investitori dovrebbero privilegiare le imprese di qualità più elevata. “Il nostro universo d’investimento è costituito da società di alta qualità con utili stabili, che spesso hanno marchi forti o posizioni di leader di mercato, il che consente loro di aumentare i prezzi”, spiega

Le valutazioni sono fari Inoltre, in un mondo di tassi d’interesse elevati,

2 I riferimenti a società o altri investimenti non costituiscono sollecitazione alla compravendita di tali investimenti, ma hanno scopo illustrativo.

nordic friends

IN COPERTINA 7

„ Società di alta qualità sono capaci di

proteggere i loro margini di profitto – perfino in un contesto di forte inflazione. Robert Næss gestore presso Nordea Asset Management

flow, possiamo anche guardare con maggiore fidu- cia al rapporto prezzo/utili quale misura rappresen- tativa del valore di una società. Secondo noi è molto difficile fidarsi delle valutazioni di una società che ha utili volatili”, sottolinea Næss. Più sicurezza riducendo il rischio legato agli utili Di fronte alla prospettiva di una recessione Vorm e Næss cercano infine di individuare società meno sensibili al ciclo economico, con un rischio fonda- mentale inferiore. “Nelle fasi di recessione i mercati spesso scendono per due motivi: utili in calo o inferiori alle aspettative o le aspettative sugli utili vengono tagliate dal mercato. Il nostro approccio d’investimento in Stable Equities riduce al minimo entrambi i rischi”, sostiene Vorm. Il gestore continua: “Utili stabili sono un elemento chiave per selezionare le Stable Equities. Con il nostro processo di selezione individuiamo imprese di alta qualità in grado di mantenere profitti stabili durante tutto il ciclo economico, comprese le fasi di contrazione.” La maggior parte di esse sono meno sensibili alla crescita dell’economia rispetto alla media di mercato. L’orientamento alle valutazioni dà un ulteriore livello di protezione, in quanto i titoli stabili presentano un minore rischio di calo delle valutazio- ni. “Perciò la ridotta volatilità degli utili si traduce in minore volatilità delle quotazioni azionarie e della performance. Infatti nei periodi in cui il multiplo prezzo/utili è sceso fortemente nel mercato, i profitti del nostro portafoglio hanno avuto una tenuta mol- to migliore”, 3 conclude Vorm. 

Vorm e Næss ritengono che gli investitori farebbero meglio a dare la preferenza a società con valuta- zioni attraenti. “Abbiamo un approccio flessibile e a gestione attiva per il Nordea 1 – Global Stable Equity Fund , ma per via del nostro orientamento alle valutazioni, il portafoglio tende ad avere una quantità maggiore di azioni Value rispetto a quelle Growth”, afferma Næss. “Posizioni con valutazioni più basse sono meno sensibili agli alti tassi d’interesse dal punto di vista tecnico, in quanto viene attribuito minore peso alle aspettative di lungo periodo”, spiega Næss. Secon- do l’esperto ciò è analogo alla sensibilità ai tassi d’interesse di un’obbligazione, che sarà inferiore in quelle a più breve scadenza. Azioni con valutazioni più basse danno anche un rischio inferiore, essendo meno volatili di quelle con valutazioni più alte. “Pri- vilegiando società a basso rischio con fondamentali sottostanti solidi, come ad esempio gli utili e il cash

Nordea 1 – Global Stable Equity Fund

Claus Vorm e Robert Næss

Gestori

EUR

Valuta di riferimento

LU0112467450 (BP-EUR) LU0097890064 (BI-EUR)

ISIN



02/01/2006 (BP-EUR, BI-EUR)

Data di lancio

3 I rendimenti presentati sono passati e non sono indicativi di quelli futuri. Gli investitori potrebbero non recuperare l’intero capitale investito. Il valore degli investimenti può sia aumentare che diminuire e Lei potrebbe perdere parte o la totalità dell’importo investito.

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8 IN PRIMO PIANO

Impegnarsi per il cambiamento

Il Nordea 1 – Global Climate Engagement Fund punta a un cambiamento reale impegnandosi in un dialogo con le imprese per ridurne l’impatto ambientale e allinearle ad un’economia a basse emissioni di CO2. 1

Mentre il mondo intraprende il lungo cammino verso una società più verde, la transizione dalla produzione e dal consumo di energia fossile verso le rinnovabili ha priorità assoluta. Però sono ancora numerose le imprese rimaste indietro nella transizione ecologica, specie quelle che producono la gran parte delle emissioni attuali, maggiormente responsabili dell’inquinamento globale. Di conseguenza queste im- prese hanno visto un esodo significativo degli investi- tori. La crescente considerazione dei fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) ha contribuito a questa

In sintesi ` Numerose imprese che attualmente hanno un impatto ambientale rilevante dovrebbero svolgere un ruolo cruciale nella transizione verso un’economia verde ` Vi è valore inespresso che può essere realizzato, convincendo il mercato nel suo insieme del loro posto nella futura economia verde. NAM spinge queste società a prendere impegni basati sulla scienza e a dimostrare piani di sostenibilità credibili

1 L’effettivo raggiungimento di un obiettivo d’investimento, di risultati e rendimenti attesi di una struttura d’investimento non può in alcun modo essere garantito. Il valore degli investimenti può sia aumentare che diminuire e Lei potrebbe perdere parte o la totalità dell’importo investito.

nordic friends

IN PRIMO PIANO 9

„ Impegnandoci a dialogare con le

imprese con forti emissioni, vogliamo produrre cambiamenti reali. Alexandra Christiansen gestore presso Nordea Asset Management

fondo. “Di fatto molte di queste imprese continueran- no ad operare nella futura economia a basse emissioni e alcune potrebbero persino svolgere un ruolo cruciale nel conseguimento di importanti obiettivi di sostenibi- lità. Escluderle dai portafogli può sembrare giusto in teoria, ma avrà uno scarso impatto sul mondo reale.” Christiansen e la sua squadra ritengono che un im- portante fattore per realizzare il valore insito in queste imprese sia convincere il mercato della loro futura im- portanza e della loro capacità di generare rendimenti positivi nell’economia verde di domani. “Ciò significa prendere impegni con la massima trasparenza e su basi scientifiche, facendo in modo che i dirigenti si attengano a tali impegni e misurando poi i progressi fatti”, afferma il gestore. “Ciò significa anche dimostra- re in pratica la fattibilità dei loro piani di sostenibilità sulla base di un’allocazione credibile del capitale”. Nella gestione del Nordea 1 – Global Climate Engagement Fund , Christiansen è coadiuvata da Thomas Sørensen e Henning Padberg, i rinomati gestori delle strategie Global Climate and Environment e Global Climate and Social Impact di NAM, nonché da tutto il team Fundamental Equities. Inoltre possono avvalersi delle ampie competenze in termini di enga- gement e di analisi del team Responsible Investments di NAM, composto da 22 esperti. 3 I cinque principali pilastri della sostenibilità Per realizzare un cambiamento significativo tramite l’impegno al dialogo, il team si concentra su cinque fattori di sostenibilità. Naturalmente uno dei criteri chiave è dato dalle emissioni di gas serra, che sono la principale causa del riscaldamento globale. Poiché la produzione economica necessita di moltissima energia, anche il management energetico è essenziale per raggiungere gli obiettivi ambientali. La gestione delle risorse idriche e dei rifiuti è un altro tema fonda- mentale. Le risorse naturali non possono soddisfare la crescente domanda e nel lungo termine ciò crea incertezza per le imprese fortemente dipendenti dalle risorse naturali. Analogamente, alle imprese serve supporto per gestire le risorse naturali, il che include l’impiego di materiali riciclati e rinnovabili, il minore ricorso a forniture chiave e la massimizzazione dell’ef- ficienza delle risorse nella produzione. Infine i dirigenti devono essere disposti a riposizionare le imprese, rendendole resilienti alla transizione e ai rischi fisici dei

fuga di capitali, in quanto gli asset manager hanno cercato di dimostrare di investire in base a criteri di sostenibilità. Nordea Asset Management (NAM) può vantare una lunga esperienza negli investimenti sostenibili grazie al rinomato Nordea 1 – Global Climate and Environment Fund , da più di 15 anni uno dei mag- giori veicoli Articolo 9 2 in Europa. La strategia Global Climate and Environment ha avuto successo, sele- zionando le imprese che offrono soluzioni innovative per il clima. Tuttavia NAM ha compreso che si deve mirare attivamente a una riduzione delle emissioni nel mondo reale. Questo è stato un importante motivo per il lancio del Nordea 1 – Global Climate Engagement Fund lo scorso anno: “Ci impegniamo a dialogare con alcune delle società responsabili delle maggiori emis- sioni”, dice Alexandra Christiansen, gestore del nuovo

2 Fonte: © 2023 Morningstar, Inc. Tutti i diritti riservati. Data: 31/03/2023. 3 Data: 31/03/2023.

EDIZIONE 01/2023

10 IN PRIMO PIANO

„ Nonostante le forti emissioni, l’industria siderurgica è un fattore chiave per la transizione energetica. Alexandra Christiansen gestore presso Nordea Asset Management Invece di escludere certi settori industriali in base alle emissioni attuali, i gestori NAM considerano il quadro d’insieme. Il loro obiettivo: un futuro sostenibile.

Global Climate Engagement Fund . 4 “Nonostante le forti emissioni l’industria siderurgica è determinante per la transizione energetica. Un parco eolico offshore o un impianto fotovoltaico, per esempio, possono utilizzare l’acciaio in quantità molto maggiori rispetto a un tradizionale impianto di carbone o gas”, spiega Christiansen. “Anche se così non fosse, un materiale così diffuso come l’acciaio non può essere ignorato nel processo di decarbonizzazione globale. Decarbo- nizzare la fabbricazione dell’acciaio è un momento da prendere molto sul serio nel contesto di un obiettivo di zero emissioni nette globali”. ArcelorMittal 5 , uno dei maggiori produttori di acciaio al mondo, riveste un ruolo centrale nel dibattito sull’in- vestimento nella produzione di acciaio “verde” tramite

cambiamenti climatici. “Impegnandoci con le imprese, collaboriamo con la dirigenza per valutare e conse- guire obiettivi di breve e lungo termine significativi, con verifiche regolari dei progressi compiuti”, spiega Christiansen. Se la dinamica positiva si arresta, il team di NAM può decidere di intensificare il dialogo oppure disinvestire. Imprese dal lato giusto del cambiamento Causando circa il 9% delle emissioni globali, un settore a forti emissioni di anidride carbonica come quello dell’acciaio è visto negativamente in base ai criteri ESG. È quindi poco probabile che le azioni di questo comparto siano presenti in numerose strategie d’investimento incentrate sulla sostenibilità. Tuttavia le imprese siderurgiche fanno parte del Nordea 1 –

4 Data: 31/05/2023. 5 I riferimenti a società o altri investimenti non costituiscono sollecitazione alla compravendita di tali investimenti, ma hanno scopo illustrativo.

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IN PRIMO PIANO 11

immediato, pone le basi per un futuro impatto positivo sull’economia reale nel lungo termine. La fattibilità dell’impegno con le società è essenziale, in termini sia di disponibilità che di capacità di adeguarsi da parte del management. Tale approccio permette agli inve- stitori di evitare società non in grado o non disposte a effettuare la transizione. “Impegnandoci a dialogare con le imprese, ci concentriamo sull’adozione da parte della dirigenza delle dovute misure per soddisfare le nostre aspettative, per esempio fissando obiettivi ade- guati, basati su dati scientifici”, sottolinea Christiansen. “Se le nostre iniziative di engagement portano i loro frutti e il mercato nel complesso inizia a credere in queste imprese ed a sostenerle, ci rivolgeremo ad altre imprese con forti emissioni. In questo modo intendiamo avere il maggior impatto possibile nel mondo reale e creare valore per i nostri clienti,” conclude Christiansen. 

l’impiego della tecnologia dell’idrogeno e della cattura dell’anidride carbonica nel processo di produzione. Però, pur impegnandosi a decarbonizzare, la società finora ha solo alcuni progetti di produzione siderurgica verde. Per questo motivo NAM continuerà a dialogare con il management. “Insisteremo sulla responsabilità del management per gli impegni di decarbonizzazione presi e stiamo spingendo per un piano di transizione più trasparente e dettagliato”, afferma Christiansen. Una differenza tangibile nel lungo periodo Per i gestori che puntano a costruire un portafoglio con basse emissioni di CO2, ci sono diversi approcci. Un’opzione spesso adottata è disinvestire dai settori e dalle società ad alte emissioni, il che riduce subito l’impronta di carbonio rispetto all’indice di riferimen- to. Però così si penalizzano diversi settori chiave per la transizione e non si ha oltretutto la possibilità di produrre un cambiamento nel mondo reale. Un altro metodo sta nell’investire in imprese con emissioni re- lativamente basse in una fase avanzata del ciclo di transizione. Sebbene ciò riduca effettivamente l’im- pronta di carbonio di un portafoglio nel breve e medio periodo, non permette di includere investimenti che producano una significativa decarbonizzazione. L’approccio più coerente con l’obiettivo di una reale decarbonizzazione, formulato dalla Glasgow Financial Alliance for Net Zero, è investire in società con emissio- ni relativamente elevate nella fase iniziale del ciclo di transizione. Anche se può non tradursi in un beneficio

Nordea 1 – Global Climate Engagement Fund

Alexandra Christiansen

Gestore

USD

Valuta di riferimento

LU2463526074 (BP-USD) LU2463525423 (BI-USD)

ISIN



26/04/2022 (BP-USD, BI-USD)

Data di lancio

EDIZIONE 01/2023

12 SGUARDO SUL MERCATO

I covered bond europei possono rivelarsi un’ottima scelta per investitori alla ricerca di sicurezza. Sono una vera alternativa ai titoli di Stato tradizionali ed hanno anche altre qualità ugualmente interessanti. Sani e salvi

Dopo anni di bassi rendimenti, seguiti da un dra- stico calo dei prezzi nel 2022, le performance dei mercati del reddito fisso sembrano finalmente de- stinate a risalire. Sarà probabilmente una strada in salita a causa degli effetti negativi delle politiche re- strittive delle banche centrali globali, di un’economia mondiale volatile e delle attuali incertezze politiche in Europa e altrove. Ciò detto, crediamo che le attuali dinamiche di mercato abbiano creato un’opportunità davvero interessante nel mercato dei covered bond come alternativa ai titoli di Stato in Europa. I recenti eventi nel settore bancario, causati dal fallimento di Silicon Valley Bank, hanno alimentato interrogativi sulla sicurezza del debito degli emittenti finanziari e un inevitabile ampliamento dei relativi spread. I covered bond europei non sono rimasti im- muni, dato che sono emessi da istituzioni finanziarie. L’impatto si è visto ultimamente nel marzo di quest’an- no, quando i timori del mercato per Credit Suisse hanno dato luogo a un ampliamento arrivato fino a circa 20 pb degli spread tra i titoli di Stato europei e i covered bond. “Storicamente questo effetto di conta- gio ha creato interessanti opportunità di investimento in quest’asset class”, afferma Henrik Stille, gestore

del Nordea 1 – European Covered Bond Fund . “Ci sono poi dinamiche di offerta in gioco nel mercato dei titoli risk-free che dovrebbero favorire i covered bond europei come alternativa attraente al debito sovrano”. A suo giudizio un fattore chiave per capire bene questi due punti è l’apprezzare il livello di sicurezza che i covered bond possono offrire agli investitori. La duplice sicurezza dei covered bond “Uno dei principali vantaggi dell’investimento in cove- red bond europei è la loro elevata qualità creditizia”, sottolinea Stille. Queste obbligazioni sono tipicamente emesse da banche e altre istituzioni finanziarie che,

In sintesi

` I recenti eventi nel settore bancario hanno determinato un ampliamento degli spread del debito di emittenti finanziari, inclusi i covered bond ` Al contempo, le dinamiche di offerta nel mercato fanno pensare che il momento attuale sia quello giusto per investire in covered bond europei piuttosto che in titoli di Stato

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SGUARDO SUL MERCATO 13

„ Le dinamiche di offerta di lungo periodo indicano che i covered bond europei sono ben posizionati per sovraperformare i titoli di Stato europei. Henrik Stille gestore presso Nordea Asset Management

nella maggior parte dei casi, hanno bilanci solidi e rating creditizi elevati. Inoltre gli asset del cover pool sottostanti a queste obbligazioni sono generalmente di alta qualità, essendo per la maggior parte mutui residenziali dal loan to value contenuto. A differenza degli ABS (Asset Backed Securities), i pool dei covered bond escludono i prestiti in sofferenza, il che aggiunge un ulteriore livello di sicurezza. “In aggiunta a una qualità creditizia elevata, i covered bond sono un tipo di strumento di debito che offre agli investitori un livello aggiuntivo di sicurezza grazie alla caratteristica della doppia rivalsa, che significa che gli obbligazioni- sti possono rivalersi sia sull’emittente che sugli asset sottostanti”, spiega Stille. “Di fatto, non c’è mai stato un default nel mercato dei covered bond europei dalla sua nascita, oltre 200 anni fa”. A livello aggregato, ciò significa che i covered bond hanno una molteplicità di caratteristiche che li rendono degli investimenti interessanti a basso rischio. Protezione integrata Al di là delle loro caratteristiche di sicurezza intrinse- che, i covered bond europei sono anche soggetti alla protezione regolamentare della Direttiva UE in materia di risanamento e risoluzione degli enti

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14 SGUARDO SUL MERCATO

La sicurezza innanzitutto: il pesce pagliaccio arancione è un abitante molto cauto degli oceani, e ciò per una buona ragione, non avendo mezzi per difendersi dai predatori. Perciò cerca rifugio tra le anemoni di mare, i cui tentacoli velenosi lo proteggono.

creditizi (Bank Recovery and Resolution Directive, BRRD), che esclude i covered bond dal bail-in. Il bail-in è un meccanismo di risoluzione che scatta per le istituzioni finanziarie sull’orlo del fallimento imponendo la cancellazione dei debiti nei confronti dei creditori. “I bail-in sono stati presi in considera- zione in tutto il mondo per cercare di ridurre l’onere gravante sui contribuenti”, afferma Stille. “L’esenzione dei covered bond fa sì che, in caso di default banca- rio, la BRRD escluda questi titoli dall’assorbimento delle perdite tramite il bail-in. Ciò non succede invece per il debito senior e per altri titoli che si trovano più in basso nella struttura del capitale. Grazie a questa disposizione regolamentare, i covered bond presen- tano un livello di sicurezza pari a quello dei depositi garantiti nei conti bancari. Attualmente ciò include patrimoni fino a un valore di EUR 100.000”. Nuove opportunità Quindi, perché questo è un momento molto interes- sante per esporsi ai covered bond, anziché ai titoli di Stato come investimento sicuro in Europa? “Abbiamo già menzionato l’ampliamento degli spread, che di per sé è un motivo per considerare un investimento in quest’asset class”, afferma Stille. “Tuttavia, nel mercato vi sono anche dinamiche di offerta di lungo periodo che indicano che i covered bond europei sono ben posizionati per sovraperformare i titoli di Stato europei”. Stando a una rassegna di mercato di Citigroup Inc. pubblicata a gennaio di quest’anno, l’offerta netta di titoli di Stato nell’area euro era di cir- ca 100 miliardi di euro nel 2022. Lo stesso documento prevede che questo dato aumenterà di quattro o cinque volte nel 2023 in quanto i governi europei

emetteranno debito per finanziare ampi disavanzi correnti. Al contempo la Banca centrale europea (BCE) non ha solo interrotto il suo programma di quantitative easing (QE) ma sta anche attivamente realizzando un quantitative tightening (QT) dal 1° marzo. “Ciò significa che la BCE non sarà più un acquirente di tutti questi nuovi titoli di Stato”, spiega Stille. “Starà quindi agli investitori privati acquistare le emissioni aggiuntive”. Per contro, i collocamenti di covered bond europei dovrebbero diminuire del 50% rispetto all’anno precedente. “Il motivo è che l’attività di erogazione di nuovi mutui in Europa è estremamente bassa per il momento. Pertanto, vi sono emissioni solo quando le obbligazioni in scadenza devono essere sostituite”, sostiene Stille. “Con le attuali dinamiche di merca- to, è difficile immaginare che gli spread tra i titoli di Stato europei e i covered bond non si riducano, quanto meno, ai livelli medi storici. Secondo noi ciò rende l’investimento in covered bond europei molto interessante attualmente”. 

Nordea 1 – European Covered Bond Fund

Henrik Stille

Gestore

EUR

Valuta di riferimento

LU0076315455 (BP-EUR) LU0539144625 (BI-EUR) 05/07/1996 (BP-EUR) 09/12/2011 (BI-EUR)

ISIN

Data di lancio

nordic friends

OPINIONE MACRO 15

Laurent Gorgemans , CFA, Global Head of Investment Products presso Nordea Asset Management:

L’inflazione si raffredda

Primo traguardo raggiunto: l’inflazione dà segni di rallentamento. Ma la battaglia che le banche centrali stanno combattendo non è finita e il rischio di una recessione non è scomparso. Servono quindi strategie flessibili e di copertura.

Finalmente le politiche monetarie restrittive in tutto il mondo, l’inasprimento delle condi- zioni finanziarie e dei criteri di erogazione dei prestiti (dopo le recenti turbolenze che hanno interessato alcune banche) iniziano ad avere effetto e i mercati stanno registrando il tan- to auspicato raffreddamento dell’inflazione. In particolare l’inflazione generale sta rallentando, grazie al calo dei costi del gas naturale. Ma ciò non significa che l’azione di contrasto all’inflazione da parte delle banche centrali sia finita. Anzi, i tassi dell’inflazione di base, cioè quella calcolata escludendo le voci più volatili quali alimentari ed energia, rimangono alti. Le misure finanziarie continuano ad inasprirsi Le ultime rilevazioni economiche creano un sen- timent contraddittorio. Alcuni indicatori (come le richieste di sussidi per i disoccupati) segnalano una minore crescita, mentre altri sono ancora promet- tenti, e ciò, assieme ai negoziati sul tetto del debito, ha portato i rendimenti dei titoli di Stato statunitensi ad essere piuttosto volatili. Le banche centrali resta- no impegnate a riportare l’inflazione intorno al 2% e ulteriori rialzi non sono da escludere. Negli Stati Uniti potremmo assistere a due trimestri di crescita negativa nel 2023, il che rappresenta, per definizione, una recessione. In Europa la cresci- ta economica sarà probabilmente molto modesta, stando alle aspettative generali. In questo contesto la Banca centrale europea (BCE) dovrà continuare a innalzare i tassi per contenere l’inflazione di base e, cosa ancora più importante, frenare le aspettati- ve di futura inflazione. In Cina, dopo le sessioni tenute dal Congresso nazionale del popolo e dalla Conferenza politi- ca consultiva del popolo cinese, l’orientamento pro-crescita è stato nuovamente enfatizzato e la politica monetaria è stata allentata. L’inflazione è sotto controllo in questa parte del mondo.

Sollievo temporaneo: per il momento il pericolo di un surriscaldamento sembra sventato a fronte del calo, su scala globale, dei tassi d’inflazione.

L’obiettivo di crescita del Prodotto interno lordo (PIL) cinese è stato fissato a circa il 5%.

Quali sono le soluzioni per gli investitori? Alcuni segmenti dei mercati finanziari sono più allettanti oggi di quanto non lo fossero nel 2022. I rendimenti delle obbligazioni, sia sovrane che so- cietarie, sembrano interessanti per alcuni investitori, date le prospettive economiche meno brillanti. In termini reali, tuttavia, la situazione si fa più difficile. Nell’eventualità di una contrazione economica più pronunciata, i covered bond rimangono una scelta prudente. Al contempo, le imprese che offrono cash flow stabili e robusti dovrebbero essere in grado di affrontare bene questo contesto. La volatilità rimarrà probabilmente elevata per il resto dell’anno sia per il reddito fisso che per le azioni, lasciando la porta aperta a soluzioni la cui strategia d’investimento abbia la flessibilità di adattarsi e possa sfruttare diverse direzioni dei mercati finanziari. 

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16 INSIDE NORDEA

Il vantaggio americano

I gestori del Nordea 1 – North American Stars Equity Fund , Joakim Ahlberg e Johan Swahn, spiegano perché le azioni della regione rimangono un’allocazione fondamentale nei portafogli degli investitori.

nordic friends

INSIDE NORDEA 17

„ Gli Stati Uniti sono l’economia più innovativa e flessibile al mondo e offrono società eccezionali in cui investire. Joakim Ahlberg gestore presso Nordea Asset Management

Joakim Ahlberg: Tutte le strategie ESG STARS di NAM hanno tre obiettivi chiari: investire in imprese che soddisfano elevati standard ESG, avere un impatto duraturo con la nostra allocazione del capitale e for- nire alfa ai nostri clienti, battendo il benchmark 1 . Se si guarda alla nostra area, gli Stati Uniti sono l’economia più innovativa e flessibile al mondo e continueranno ad offrire società eccezionali in cui investire nel lungo periodo. Perciò le azioni nordamericane rimarranno un’allocazione fondamentale nella maggior parte dei portafogli degli investitori. Passando al tema ESG, il mercato azionario nord- americano ha sempre avuto poco interesse per il tema sostenibilità. Da quando gestite questo fondo, è cambiato qualcosa? Joakim Ahlberg: Assolutamente sì. Cinque anni fa non poche imprese non volevano incontrarci per parlare di ESG. Oggi i manager non solo sono disposti a discutere di ESG, ma ascoltano le nostre proposte e le mettono in pratica. Ci sono ancora ostacoli, come interferenze politiche in certi Stati, ma i dirigenti delle imprese riconoscono sempre più spesso la necessità di migliorare i profili ESG e le prassi di reporting. Non crediamo che questa dinamica possa essere fermata. Adesso, Johan, a parte i criteri ESG, ci puoi dire qualcosa del vostro processo fondamentale bottom-up per la selezione delle azioni?

Il gestore responsabile Joakim Ahlberg (a sinistra) e il co-gestore Johan Swahn non si limitano a monitorare i mercati azionari nordamericani, ma verificano anche i loro progressi in ambito ESG.

La gamma di fondi ESG STARS di Nordea Asset Management (NAM) non ha bisogno di presen- tazioni per i lettori di lunga data di nordic friends. Dal lancio del primo fondo STARS nel 2011, Nordea ha costruito un’ampia gamma di soluzioni azionarie e obbligazionarie, in cui i fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) sono parte integrante del proces- so d’investimento. Oggi i fondi ESG STARS di NAM includono offerte sia globali che regionali. Una di queste strategie regionali, il Nordea 1 – North Ame- rican Stars Equity Fund , è stata ristrutturata secondo la filosofia STARS alla fine del 2018. Qui di seguito nordic friends parla con il gestore Joakim Ahlberg e il co-gestore Johan Swahn degli sviluppi ESG in Nord America e delle prospettive per i mercati azionari nel 2023 e oltre. Per iniziare, Joakim; cinque anni fa questo fondo è passato nella gamma ESG STARS di NAM. Ci puoi ricordare gli scopi di questa strategia?

Johan Swahn: Joakim ed io abbiamo quasi 40 anni di esperienza combinata e il nostro approccio attivo

In sintesi ` I dirigenti delle imprese del Nord America riconoscono sempre più spesso la necessità di migliorare il profilo ESG e le prassi di reporting delle società ` In un contesto di maggiore volatilità sui mercati, i gestori continuano a privilegiare i titoli di qualità migliore ` I programmi di spesa “verde” dell’amministrazione Biden daranno una spinta di lungo periodo ai corrispondenti settori produttivi

1 L’effettivo raggiungimento di un obiettivo d’investimento, di risultati e rendimenti attesi di una struttura d’investimento non può in alcun modo essere garantito. Il valore degli investimenti può sia aumentare che diminuire e Lei potrebbe perdere parte o la totalità dell’importo investito.

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18 INSIDE NORDEA

I due gestori credono nelle opportunità d’investimento di lungo periodo negli Stati Uniti per investitori con un focus sulla sostenibilità.

investimenti per il clima da 370 miliardi di dollari nell’ambito dell’Inflation Reduction Act dell’ammini- strazione Biden.

mira a cogliere opportunità imperdibili in due tipo- logie di azioni. È un processo identico a quello del Nordea 1 – Global Stars Equity Fund , di cui siamo parimenti responsabili. Nel primo segmento ci sono le azioni che chiamiamo “moat and tailwind”, che costituiscono circa il 70% del portafoglio. I vantaggi competitivi distintivi (“moat”) e le spinte strutturali (“tailwind”) per queste azioni sono in grado di forni- re rendimenti interessanti nel lungo periodo su base corretta 2 per il rischio. Il restante 30% del portafo- glio è allocato in quello che chiamiamo segmento del “divario di aspettative”, ossia azioni sulle quali abbiamo un giudizio sostanzialmente diverso ri- spetto al mercato. Questo segmento richiede spesso maggiori ricerche e necessita di una due diligence approfondita prima di assumere una posizione. Tut- tavia, ciò può permettere di ottenere un potenziale di rialzo molto interessante. Nell’ultimo anno circa abbiamo osservato un’ele- vata volatilità sui mercati. In che modo ciò incide sulle vostre valutazioni per le azioni? Joakim Ahlberg: Le nostre stime per le azioni nordamericane sono ottimistiche a lungo termine, ma in questo periodo volatile è stato prudente avere un posizionamento leggermente difensivo e privilegiare titoli di qualità più elevata. Perciò ricerchiamo sempre occasioni per sfruttare anomalie di breve termine nei mercati. Sul lungo periodo vale la pena di menzionare la significativa spinta della spesa “verde” negli Stati Uniti, come ad esempio gli

Potete indicarci una società che dovrebbe benefi- ciare della rivoluzione verde negli Stati Uniti?

Johan Swahn: Una società su cui siamo ottimisti è NextEra Energy3, il maggiore produttore di energia rinnovabile negli Stati Uniti. Poiché la generazio- ne di energia è responsabile di oltre il 70% delle emissioni globali di gas serra, decarbonizzare il settore è essenziale per le nostre ambizioni di zero emissioni nette. NextEra, che genera elettricità dal vento, dal sole e dal gas naturale, possiede uno dei servizi di pubblica utilità di maggior qualità nell’intero paese, la sua controllata Florida Power and Light. Più in generale, siamo fiduciosi sulla capacità di generazione di energia solare dell’im- presa nel lungo periodo. 

Nordea 1 – North American Stars Equity Fund

Team Fundamental Equities

Gestore

USD

Valuta di riferimento

LU0772958525 (BP-USD) LU0772957808 (BI-USD)

ISIN



30/05/2012 (BP-USD, BI-USD)

Data di lancio

2 L’effettivo raggiungimento di un obiettivo d’investimento, di risultati e rendimenti attesi di una struttura d’investimento non può in alcun modo essere garantito. Il valore degli investimenti può sia aumentare che diminuire e Lei potrebbe perdere parte o la totalità dell’importo investito. 3 I riferimenti a società o altri investimenti non costituiscono sollecitazione alla compravendita di tali investimenti, ma hanno scopo illustrativo.

nordic friends

INSIDE NORDEA 4

decifrato ESG

Affrontare la “S” di ESG non è solo la cosa giusta da fare, ma è anche vantaggioso dal punto di vista finanziario, e questa opinione è sempre più condivisa dagli investitori. Agire in modo sostenibile. Investire in modo sociale.

Molti pensano che la sostenibilità riguardi l’ambiente, ma è vero solo in parte. In tutto il mondo, le disuguaglianze sociali sono in aumento e rappresentano sfide reali per aspetti fondamen- tali della società e dell’economia, tanto nei mercati emergenti quanto in quelli sviluppati. Nel 2015 le Nazioni Unite (ONU), riconoscendo la neces- sità di tutelare il futuro benessere della società globale, hanno lanciato 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goal, SDG) da raggiungere entro il 2030. Per conseguirli, sono necessari investimenti per 5.000-7.000 miliardi di USD l’anno. Gli SDG offrono un quadro di riferimento comune con cui imprese e investitori possono allineare la creazione di valore di lungo periodo ai bisogni più pressanti nel mondo. Dato che 11 dei 17 SDG ONU riguardano sfide a livello sociale, ci sono ottime opportunità d’investimento nel gap tra bisogni sociali e le soluzioni disponibili. C’è una domanda enorme in aree come accesso alla finanza, istru- zione, abitazioni a costi accessibili e molto altro. L’idea che investire nelle persone ed agire per affrontare problemi sociali sia positiva per il bu- siness è condivisa da gruppi di investitori in tutto il mondo. Un’azienda che può soddisfare questa domanda è in una posizione che le permette di generare rendimenti interessanti. Anche il contra- rio è vero: le imprese con una storia non brillante in materia di diritti umani o prassi lavorative potranno soffire per frequenti interruzioni delle filiere produttive, a detrimento sia dei risultati operativi che della reputazione del brand. “Noi di Nordea Asset Management siamo profondamente

Assicurare un’istruzione di qualità inclusiva ed equa è uno dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

convinti che adoperarsi per conseguire gli SDG sociali sia nel migliore interesse degli investitori, poiché la redditività degli investimenti dipende dal benessere duraturo della società globale,” afferma François Passant, ESG Leader presso Nordea Asset Management. 

Nordea offre tre soluzioni azionarie focalizzate sulla “S” di ESG:

` Nordea 1 – Global Climate and Social Impact Fund ` Nordea 1 – Global Social Empowerment Fund ` Nordea 1 – Global Social Solutions Fund

Per ulteriori informazioni: nordea.it/SoluzioniTematicheSostenibilita

EDIZIONE 02.2018 EDIZIONE 01/2023

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