Dizionario Enciclopedico di Psicoanalisi dell'IPA

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spostamento- in accordo con il processo primario- di una energia che si muove liberamente. Solo venendo fortemente investite da energia libidica queste idee inconsce possono guadagnare l’accesso al sistema preconscio/conscio. Tuttavia, a causa della censura del preconscio, questo processo prenderà la forma di una formazione di compromesso, resa evidente da sintomi, sogni e paraprassie. Principalmente attraverso lo studio dei sogni, Freud realizzò che l’inconscio è caratterizzato non solo dall’assenza di consapevolezza, ma anche dal suo modo di funzionare, e ciò portò all’introduzione del fondamentale concetto di processo psichico primario. Nel capitolo settimo di “L’Interpretazione dei Sogni”, Freud notò che l’assurdità del sogno non poteva essere ascritta semplicemente al lavoro della censura. “Dobbiamo dunque ammettere che alla formazione del sogno partecipano due tipi di processi psichici, di natura diversa; uno crea pensieri onirici perfettamente corretti, equivalente al pensiero normale; l’altro procede con essi in modo assai strano, scorretto” (Freud, 1899, p. 544). Il processo primario e il simbolismo inconscio del processo primario dei sogni sono caratterizzati dal fluttuare libero dell’energia psichica che viaggia senza ostacoli attraverso meccanismi di condensazione e spostamento. A causa della libertà con la quale l’energia può essere trasferita, idee intermedie , che assomigliano a formazioni di compromesso, sono costruite attraverso la condensazione. Le regole logiche del pensiero ancorato alla realtà - il processo secondario e il linguaggio simbolico - non si applicano al processo primario. Per esso vale il principio di non contraddizione. Idee contraddittorie esistono l’una a fianco all’altra, senza che nessuna delle due venga eliminata. “ Le rappresentazioni che trasferiscono l’una all’altra le proprie intensità sono quelle che hanno tra loro i rapporti più deboli e sono congiunte da tipi di associazioni che il nostro pensiero disdegna” . (ibid. p. 543). Mentre Freud aveva cominciato ascrivendo alla censura un ruolo determinante nei processi irrazionali dell’inconscio, finì poi per accordare al processo primario un ruolo fondamentale accanto ai pensieri logici della coscienza. I processi irrazionali, scrive, “sono i processi primari ; si verificano ogni volta che alcune rappresentazioni, abbandonate dall’investimento preconscio e lasciate a sé stesse, sono in grado di appagarsi con l’energia non inibita, e tendente a scaricarsi, che proviene dall’inconscio” (ibid., p. 551). Quindi, nella vita psichica il processo primario è un funzionamento libero dalle inibizioni del pensiero cosciente. Il processo primario dovrebbe essere inteso come un principio organizzante, presente nella normale vita adulta come un’alternativa al processo secondario logico dominante, il quale è invece organizzato verbalmente con il suo linguaggio simbolico e comunicativo. Un’importante caratteristica del processo primario è la tolleranza dell’ambiguità e della contraddizione. Un’altra è la sua modalità di soddisfazione allucinatoria del desiderio, come atto percettivo nel presente (Freud, 1912 a). Così inteso, il processo primario è un processo cognitivo che differisce sostanzialmente dalla definizione di cognizione della psicologia cognitiva. Tuttavia, è nei suoi scritti sulla metapsicologia che Freud (1915 a, b, c) ha sistematizzato il concetto di inconscio nei suoi aspetti economici, dinamici e topografici. In “Pulsioni e loro destini” (Freud, 1915 a) le pulsioni vengono definite come qualcosa al limite tra il mondo fisico e quello mentale.

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