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e diviene per lui difficile introiettare la funzione di contenitore della madre stessa, e di identificarvisi in modo da inserirla in modo adeguato in una parte di sé stesso. D’altronde, anche se la predisposizione psichica del bambino è normale, quando la funzione di contenimento della madre è insufficiente, la madre stessa non riesce ad afferrare e a comprendere bene l’esperienza d’ansia proiettata dal neonato. In una tale situazione, quello che la madre restituisce al bambino non riesce ad integrarsi e il significato è confuso; perciò il bambino non può accettarlo come una propria significativa esperienza. Quindi, insieme con un +K che favorisce la crescita c’è anche un –K che implica una relazione simbiotica o parassitaria tra il Contenuto e il Contenitore ( ♂♀ ), che starebbe a significare un altro modo di affrontare la situazione emotiva, opposto in tal caso al pensiero e alla crescita conseguente, cioè a dire una relazione che potrebbe condurre ad una distruzione reciproca. Applicando poi il concetto di “contenimento” ai sistemi sociali, Bion descrisse il conflitto tra il gruppo (o l’ordine sociale costituito, il sistema) e il mistico, cioè quell’individuo che porta un’idea nuova ma potenzialmente destabilizzante nel gruppo stesso. Il soggetto che rappresenta la nuova idea deve essere contenuto all’interno del gruppo, ma questo può condurre al fatto che la nuova idea possa essere o distrutta dal gruppo medesimo oppure che quest’ultimo possa cadere in pezzi sotto la sua pressione. Con la comparsa di –K si manifesta la presenza di invidia e di un sentimento di paura, che collaborano in ultima analisi per non far sviluppare pensieri e nemmeno la creatività necessaria, elementi essenziali secondo il modello bioniano di vita mentale. La configurazione – ( ♂♀), ( cioè meno Contenitore/Contenuto), conduce ad un crescente sistema morale e all’emergenza di un “Super Io che sostiene la superiorità morale di disfare e di disimparare, e il beneficio di criticare tutto” (Sandler, 2009, pag. 262-63; citazione tradotta per la presente edizione (N.d.T.). In questo specifico contesto è interessante notare che nel suo testo del 1970 (1973c) “Attenzione ed Interpretazione”, Bion fa riferimento a un modello Contenitore/Contenuto di tipo modificato, che inizialmente è presentato come Cambiamento Catastrofico, nel quale potrebbe verificarsi un’espansione di entrambi questi elementi. Quando nel volume del 1970 (1973c) “Attenzione e Interpretazione: approccio scientifico all’insight in psicoanalisi e nei gruppi” Bion riassunse e sviluppò ulteriormente il suo sistema teorico, il contributo sul “Contenimento” apparve modesto, ma col passare del tempo divenne un concetto importante, nuovo e organizzante i pensieri psicoanalitici. Ha permesso infatti ad analisti e terapeuti di qualsiasi provenienza di parlare con una lingua comune intorno alla comunicazione affettiva e pre-lessicale madre/bambino. Con i concetti di Contenitore e Contenuto Bion sembra avere aperto un sentiero veramente nuovo in direzione del vertice della topografia della mente, di pari passo con la riorganizzazione delle funzioni L (Love), H (Hate), K (Knowledge), destinate ad interagire con il Contenitore/Contenuto. A questo proposito, la natura dell’interazione che si creava all’interno del Sé e tra il Sé e gli oggetti era in precedenza limitata alle operazioni di proiezione e di introiezione (più tardi
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