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partecipanti e incarna meccanismi interazionali e intrapsichici. Ogni evento del campo riceve contributi da entrambi i partecipanti” (Akhtar 2009, p. 37; citazione tradotta per questa edizione, N.d.T.). L’elaborazione di Langs è vista principalmente in termini di “regole fondamentali” della situazione psicoanalitica che delimitano e contribuiscono alle proprietà comunicative del campo. Specifica inoltre tre forme di “campo interazionale-comunicativo”: di tipo A, laddove la comunicazione simbolica e lo spazio dell'illusione sono possibili; di tipo B, laddove predominano identificazione proiettiva e azioni; di tipo C, dove ogni comunicazione è distrutta e il campo è svuotato di significato (ibid, p. 37). In “Psychoanalytic Terms and Concepts” di Elizabeth Auchincloss ed Eslee Samberg (2012), il concetto di ‘campo’ è menzionato nelle voci “Intersoggettività”, “Psicoanalisi Relazionale” e “Psicoanalisi Interpersonale”. Qui,18 al centro dell’intera cornice e dell’esplorazione psicanalitica (Auchincloss, Samberg 2012, p. 122) c’è il “campo intersoggettivo” di Robert D. Stolorow, Bernard Brandchaft e George E. Atwood (1987), derivato dalla filosofia fenomenologica e dal contestualismo, che viene collocato all’intersezione delle due soggettività e generato dall'interazione tra transfert e controtransfert. Il ‘Campo Interpersonale’ di Donnel Stern (1997) - che ha radici nell’opera di Harry S. Sullivan ed è influenzato, tra altri, da Erich Fromm e Sándor Ferenczi - viene presentato come correlato alla potenziale ‘esperienza non formulata’, per cui la forma esplicita che tale esperienza andrà ad assumere dipende dalla natura del ‘campo interpersonale’ all’interno del quale avviene la sua formulazione. È stato sottolineato che nei suoi scritti successivi Stern (2010) estende queste idee anche in merito agli enactment (Auchincloss e Samberg 2012, p. 119). Il tema centrale di una Psicoanalisi Relazionale ad ampio raggio (Greenberg e Mitchell 1983) è la descrizione di una psicologia bipersonale in cui “…paziente e analista funzionano insieme in un campo interpersonale, co-costruendo una matrice transfert/controtransfert e co-creando uno spazio intersoggettivo in cui avviene il lavoro analitico” (Auchincloss e Samberg 2012, p. 222; citazione tradotta per questa edizione, N.d.T.). L’eterogeneità delle definizioni nordamericane, come prima accennato, riflette una complessità in cui alcune correnti di idee e tradizioni si intersecano, mentre altre percorrono percorsi separati e paralleli. In seguito verranno descritte diverse fonti e sviluppi del concetto di campo relativamente alla sua evoluzione nella psicoanalisi in America Latina, Nord America ed Europa. Lo scopo è di facilitare la comprensione della complessità contemporanea, e della proliferazione e fecondazione incrociata delle teorie e dei concetti del campo psicoanalitico all’interno di tutte le regioni IPA, come si vedrà nei prossimi paragrafi. Per nostra scelta stilistica , i termini ‘controtransfert’ e ‘ campo bi-personale’ vanno intesi in questo modo in tutta la trattazione, a meno che non sia indicato diversamente all’interno di un particolare quadro concettuale o in specifiche citazioni. I termini ‘campo psicoanalitico’, ‘campo’ o ‘Campo’, vengono utilizzati facendo riferimento a una particolare rete concettuale o a uno specifico autore, se non diversamente precisato.
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