Dizionario Enciclopedico di Psicoanalisi dell'IPA

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II. F. L’ultima teoria (dualistica) delle pulsioni e il processo dell’azione differita Nella scomparsa dell’uso da parte di Freud del concetto di Nachträglichkeit fu determinante l’elaborazione nel 1920 di una qualità fondamentale di tutte le pulsioni, la tendenza a tornare a uno stato precedente e infine allo stato inorganico (Chervet, 2009). Quest’ultima teoria dualistica delle pulsioni implica l’introduzione della pulsione di morte, ovvero il dualismo tra Eros e Thanatos. L’importanza data alla direzione progressiva dalla parola Nachträglichkeit non tiene sufficientemente conto dell’altro aspetto del processo, il ruolo principale di lavoro psichico regressivo prodotto dal processo di “azione differita” sull’attrazione traumatica e regressiva, aspetto essenziale che viene compiuto quotidianamente dalla funzione onirica rispetto ai tanti eventi traumatici del giorno prima del sogno. Sebbene inizialmente legato solo alla genesi dei sintomi isterici, il processo di “azione differita” giunse ad essere gradualmente considerato come l’essenza della natura bifasica della sessualità umana collegando il periodo edipico alla pubertà, con l’interruzione del periodo di latenza. È stato poi esteso al normale funzionamento mentale e all’oscillazione tra notte e giorno, coinvolgendo sia il percorso regressivo che quello progressivo. Così la sua generalizzazione è stata rafforzata in un momento in cui il termine stesso ha cessato di essere utilizzato. II. G. L’evoluzione della teoria della regressione e del trauma Il destino di questo concetto, con la sua comparsa e la sua scomparsa seguendo la realtà processuale bifasica che indica, può essere spiegato con l'interiorizzazione della nozione di traumatismo all’interno della metapsicologia. All’inizio del suo lavoro Freud collegò il trauma a una seduzione troppo precoce (Freud, 1893-1895) che coinvolgeva un’altra persona reale , il seduttore. L’evento della seduzione traumatica accelera la temporalità dello sviluppo della sessualità o dell’Io, che si risvegliano troppo presto, portando alla precocità della sessualità o alla prematurità dell’Io. In seguito la definizione dell’evento traumatico si evolve negli scritti di Freud. Egli ritenne che l’effetto traumatico provenisse da fantasie inconsce, che diventano efficaci dopo la loro rimozione. Così, il traumatismo psichico appare nachträglich. All’interno della sua teoria del narcisismo, il trauma è dovuto a un conflitto che coinvolge la risessualizzazione del narcisismo sotto l’influenza di richieste pulsionali istintuali, e il conflitto tra impulsi sessuali e impulsi dell’Io. Questo conflitto è un effetto dell’attrazione negativa derivante dalla rimozione primaria. Questa concezione si ricollega a quella presente negli “Studi sull'isteria” del 1892-1895 circa un’attrazione proveniente dal nucleo traumatico soggetto a rimozione. Nel 1915 Freud (1915a) aggiunge che questa rimozione avviene sotto l’influenza dell’attrazione negativa della rimozione primaria, che è l’atto inconscio originario.

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