Torna all’indice
III. D. Sviluppi in America Latina
III. Da. Introduzione In America Latina, il termine intersoggettività deve essere soggetto a specificazioni al fine di indicare a quale prospettiva teorica si riferisce e ai modi con cui è applicato. Questa chiarificazione è importante perché, particolarmente in Argentina, questo concetto è usato da due orientamenti differenti: la prospettiva centrata sul legame , e la prospettiva relazionale . a) La prospettiva centrata sul legame è basata sul modello britannico delle relazioni oggettuali sviluppato da Bion e dai suoi seguaci e sulla psicoanalisi francese post-lacaniana, specialmente René Kaës. Questo approccio è stato ben recepito nelle società psicoanalitiche. È applicato a gruppi, famiglie e coppie. b) La prospettiva relazionale è stata accolta molto bene in Cile e in Perù e sta costantemente crescendo in Uruguay, Brasile, Argentina e Messico. Questa prospettiva è basata sulle idee di Ferenczi, Balint, Fairbairn, Bowlby, Winnicott, Kohut e, più recentemente, S. Mitchell, J. Greenberg, D. Stern, R. Stolorow, O. Renik, J. Benjamin, J. Lichtenberg, L. Fosshage, D. Orange, e numerosi autori delle scuole relazionali ed intersoggettiviste nordamericane. In Cile parecchi anni fa è stata fondata una sezione molto attiva dell’Associazione Internazionale per la Psicoanalisi e la Psicoterapia Relazionale (IARPP), che ha organizzato nel 2013 un convegno che ha avuto una buona partecipazione. Una piccola sezione dello IARPP fu istituita anche in Perù nel 2017. In entrambi i paesi alcuni dei membri sono anche membri dell’IPA, mentre altri hanno seguito tipi diversi di training, come quello junghiano, o cognitivo, o sistemico, o basato sulla mindfulness. Fra la psicoanalisi basata sul legame e quella relazionale vi sono convergenze e divergenze. Fra le convergenze vi è il concetto del transfert inteso come evento non soltanto ripetitivo ma anche nuovo. Entrambi gli approcci, inoltre, valutano il caso e l’evento come motivatori psichici. Le principali divergenze sono nelle aree seguenti: 1) Le motivazioni che spingono l’attività psichica: l’approccio basato sul legame non si distacca dal postulato freudiano del desiderio sessuale infantile come motivazione essenziale, mentre l’approccio relazionale prende in considerazione il desiderio edipico ma include anche altre motivazioni, come quelle che possono essere soddisfatte da azioni specifiche effettuate da altri esseri umani (attaccamento, riconoscimento, e così via). Esso considera anche la regolazione psichica, l’esplorazione, il gioco, a cui si riferiscono, fra gli altri, Winnicott, Kohut, Lichtenberg e H. Bleichmar. 2) La base empirica: la prospettiva del legame, applicata a gruppi, coppie e famiglie, non implica un cambiamento di paradigma, che è invece all’opera nell’approccio relazionale al lavoro analitico. Qui, l’analista non è più considerato un interprete delle pulsioni e delle difese, bensì piuttosto un facilitatore della relazione analista/paziente. Di conseguenza, questa relazione darà luogo a ‘riedizioni’ di transfert generatori di conflitti e alla edizione di nuove
390
Made with FlippingBook - professional solution for displaying marketing and sales documents online